POLITICA
Partito Socialista Europeo
Congresso Pse: "Con il Pd siamo più forti". Schulz candidato alla guida della Commissione
Si è chiuso oggi a Roma il congresso del Pse che ha formalizzato la candidatura di Martin Schulz come candidato alla presidenza della Commissione Ue. Approvato documento di 10 punti: la priorità è il lavoro

Si è concluso a Roma il congresso del Pse (partito socialista europeo) che ha formalizzato la candidatura di Martin Schulz quale prossimo candidato socialista alla presidenza della Commissione Ue. In chiusura l'intervento del presidente del consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi dopo che ieri è stata formalizzata l’adesione dei democratici al Pse. Il premier, nella mattinata, ha incontrato l'omologo francese Jean Marc Ayrault ed il premier ceco Frank Sobotka. Seduto a fianco della leader Cgil Susanna Camusso e di Martin Schulz, Renzi ha a lungo parlato con i due, ed in particolare con la Camusso che mai aveva incontrato da quando è diventato premier.
La designazione di Schulz come candidato è stata approvata a larghissima maggioranza: 368 voti favorevoli, 2 contrari e 34 astenuti.
"Diamo il caloroso benvenuto nella nostra famiglia al Pd – ha detto in apertura d’intervento il presidente del Pse, Sergei Stanishev -. Senza il Pd la nostra famiglia non poteva considerarsi completa. Oggi siamo più forti".
Tra i primi a parlare, il ministro degli Esteri Federica Mogherini, che ha portato il saluto del Governo italiano. "Con Martin Schulz abbiamo un programma condiviso e comune per cambiare le politiche Ue. Il Pd sosterrà lo sforzo per portare il cambiamento in Italia e in Europa". "Non esiste la Germania, l'Italia, la Finlandia, la Grecia o il Portogallo – ha continuato la Mogherini parlando in inglese -: dobbiamo essere identificati politicamente e non come Paesi".
"Martin Schulz – ha detto Stanishev presentando il candidato – è un combattente che non si tirerà indietro. Sa cos’è la giustizia sociale. Noi vogliamo un'Europa nuova, non le solite politiche della destra". "Il nostro messaggio – ha spiegato il presidente del Pse - è 'tutti a votare per Martin Schulz'”. Stanishev ha poi parlato anche di Ucraina: “Dobbiamo dare un segnale chiaro: aiutare l'Ucraina a restare democratica, unita come nazione e vicina all'Europa”. Per Stanishev, che è stato premier del suo paese, la Bulgaria, l'Ue deve mantenere le porte aperte a chi combatte "per la democrazia, la pace, la giustizia in tutto il mondo". In Ucraina, ha aggiunto, l'Europa svolge un ruolo importante, e ministri degli esteri come il tedesco Steinmeier e il francese Fabius hanno ottenuto "un accordo di transizione, ma la situazione rimane molto tesa".
Tra i partecipanti al congresso anche Pierluigi Bersani, salutato al suo arrivo da un lungo applauso, Massimo D’Alema e Nichi Vendola. Il leader di Sel: "Sosteniamo Tsipras in colloquio con Schulz. Noi saremo un ponte nell'Europarlamento tra Tsipras e Schulz". Vendola ha poi reso noto che in giornata avrà un colloquio con Schulz. L’ex primo ministro D’Alema ha invece sottolineato come "I populismi rinascano per l'effetto della tecnocrazia a Bruxelles. La Commissione Ue non deve essere un organismo tecnocratico, ma un organismo democratico eletto dai cittadini". "Mai come oggi – ha aggiunto D'Alema - il futuro della Ue è nelle mani dei cittadini. La Commissione Ue con Schulz dovrà cambiare le cose. Oggi la diseguaglianza sociale è aumentata e il modello sociale europeo è diminuito, soprattutto per quanto riguarda la disoccupazione nel sud dell'Europa".
Il manifesto approvato dal congresso
Un manifesto in dieci punti, con il lavoro al primo posto. E' questo il documento approvato oggi al Congresso del Pse a Roma, con l'obiettivo di "cambiare" l'Europa dopo che i conservatori hanno portato "paura e austerita'" .
I dieci punti del manifesto:
1) Lavoro al primo posto. Di fronte a 27 milioni di disoccupati in Europa, il Pse vuole una "nuova politica industriale", la promozione di tecnologie verdi e tutele per i lavoratori, con la fine del dumping sociale, parità di salario per pari lavoro e un "decente salario minimo attraverso l'Europa".
2) Rilancio dell'economia con "innovazione, ricerca, formazione e una politica inteligente di reindustrializzazione". L'obiettivo è "maggior spazio di manovra per gli investimenti nei bilanci nazionali", ma anche un maggior coordinamento delle politiche economiche e fiscali, con priorità alla lotta contro l'evasione fiscale.
3) Mettere il settore finanziario al servizio del cittadino e dell'economia reale con nuove regole per il settore bancario, limiti per i bonus ai banchieri e l'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie.
4) Lotta per un'Europa sociale che "non lasci nessuno indietro".
5) Un'Europa che tuteli parità e diritti della donna, che combatta razzismo, sessimo e omofobia.
6) Un'Europa della diversità, con libertà di movimento per i cittadini e "vera solidarieta'" fra i paesi membri.
7) Diritto ad una vita sana e sicura per tutti i cittadini europei.
8) Più democrazia e partecipazione.
9) Un'Europa verde.
10) Promozione dell'influenza Europa nel resto del mondo.
La designazione di Schulz come candidato è stata approvata a larghissima maggioranza: 368 voti favorevoli, 2 contrari e 34 astenuti.
"Diamo il caloroso benvenuto nella nostra famiglia al Pd – ha detto in apertura d’intervento il presidente del Pse, Sergei Stanishev -. Senza il Pd la nostra famiglia non poteva considerarsi completa. Oggi siamo più forti".
Tra i primi a parlare, il ministro degli Esteri Federica Mogherini, che ha portato il saluto del Governo italiano. "Con Martin Schulz abbiamo un programma condiviso e comune per cambiare le politiche Ue. Il Pd sosterrà lo sforzo per portare il cambiamento in Italia e in Europa". "Non esiste la Germania, l'Italia, la Finlandia, la Grecia o il Portogallo – ha continuato la Mogherini parlando in inglese -: dobbiamo essere identificati politicamente e non come Paesi".
"Martin Schulz – ha detto Stanishev presentando il candidato – è un combattente che non si tirerà indietro. Sa cos’è la giustizia sociale. Noi vogliamo un'Europa nuova, non le solite politiche della destra". "Il nostro messaggio – ha spiegato il presidente del Pse - è 'tutti a votare per Martin Schulz'”. Stanishev ha poi parlato anche di Ucraina: “Dobbiamo dare un segnale chiaro: aiutare l'Ucraina a restare democratica, unita come nazione e vicina all'Europa”. Per Stanishev, che è stato premier del suo paese, la Bulgaria, l'Ue deve mantenere le porte aperte a chi combatte "per la democrazia, la pace, la giustizia in tutto il mondo". In Ucraina, ha aggiunto, l'Europa svolge un ruolo importante, e ministri degli esteri come il tedesco Steinmeier e il francese Fabius hanno ottenuto "un accordo di transizione, ma la situazione rimane molto tesa".
Tra i partecipanti al congresso anche Pierluigi Bersani, salutato al suo arrivo da un lungo applauso, Massimo D’Alema e Nichi Vendola. Il leader di Sel: "Sosteniamo Tsipras in colloquio con Schulz. Noi saremo un ponte nell'Europarlamento tra Tsipras e Schulz". Vendola ha poi reso noto che in giornata avrà un colloquio con Schulz. L’ex primo ministro D’Alema ha invece sottolineato come "I populismi rinascano per l'effetto della tecnocrazia a Bruxelles. La Commissione Ue non deve essere un organismo tecnocratico, ma un organismo democratico eletto dai cittadini". "Mai come oggi – ha aggiunto D'Alema - il futuro della Ue è nelle mani dei cittadini. La Commissione Ue con Schulz dovrà cambiare le cose. Oggi la diseguaglianza sociale è aumentata e il modello sociale europeo è diminuito, soprattutto per quanto riguarda la disoccupazione nel sud dell'Europa".
Il manifesto approvato dal congresso
Un manifesto in dieci punti, con il lavoro al primo posto. E' questo il documento approvato oggi al Congresso del Pse a Roma, con l'obiettivo di "cambiare" l'Europa dopo che i conservatori hanno portato "paura e austerita'" .
I dieci punti del manifesto:
1) Lavoro al primo posto. Di fronte a 27 milioni di disoccupati in Europa, il Pse vuole una "nuova politica industriale", la promozione di tecnologie verdi e tutele per i lavoratori, con la fine del dumping sociale, parità di salario per pari lavoro e un "decente salario minimo attraverso l'Europa".
2) Rilancio dell'economia con "innovazione, ricerca, formazione e una politica inteligente di reindustrializzazione". L'obiettivo è "maggior spazio di manovra per gli investimenti nei bilanci nazionali", ma anche un maggior coordinamento delle politiche economiche e fiscali, con priorità alla lotta contro l'evasione fiscale.
3) Mettere il settore finanziario al servizio del cittadino e dell'economia reale con nuove regole per il settore bancario, limiti per i bonus ai banchieri e l'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie.
4) Lotta per un'Europa sociale che "non lasci nessuno indietro".
5) Un'Europa che tuteli parità e diritti della donna, che combatta razzismo, sessimo e omofobia.
6) Un'Europa della diversità, con libertà di movimento per i cittadini e "vera solidarieta'" fra i paesi membri.
7) Diritto ad una vita sana e sicura per tutti i cittadini europei.
8) Più democrazia e partecipazione.
9) Un'Europa verde.
10) Promozione dell'influenza Europa nel resto del mondo.