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SPORT

Roma

Coni, meno contributi al calcio. Malagò: "Previsto da tempo"

Durante il consiglio federale il presidente conferma quanto previsto nella riunione informale. Nuove regole per lefederazioni: "Finanziamenti elgati ai successi"

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I contributi del Coni alla singole federazioni poggeranno d'ora in avanti "su un criterio di produttività, di risultati ottenuti": così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha spiegato ai membri del Consiglio nazionale, riuniti a Roma, la nuova 'filosofia' che sta a monte del new deal contributivo. "Fino ad oggi c'erano federazioni che avevano troppo ed altre che hanno ottenuto troppo poco - ha detto - ma certo non si può dire che questo e' un provvedimento che è uscito dall'oggi al domani. Adesso ci saranno nuovi parametri che verranno di anno in anno rivisitati e sicuramente alla fine dell'anno (dopo europei, mondiali e olimpiadi), sulla base della produttività dei risultati, ci saranno delle differenziazioni rispetto ai criteri di partenza". A proposito dei contributi statali allo sport che nel 2015 sono stati confermati in toto (-1,84% a 405,6 milioni), il presidente Malagò ha detto che "era difficile pensare che potesse andare bene così, il clima lo conosciamo ma abbiamo saputo meritarci la fiducia, questo perché abbiamo una fortissima credibiliuta' e non ci sta regalando niente e nessuno".

I tagli al calcio
Il nodo principale era quello dei contributi al calcio. Dopo le decisioni nel consiglio informale (-25 milioni di euro in meno nel 2015) il numero uno dello sport italiano ha ribadito che il provvedimento era ampiamente previsto. "Si sapeva perfettamente che usciti dalla dinamica del 18% di percentuale fissa, qualunque parametro, anche quello più a favore, non avrebbe mai potuto garantire i 62 milioni di euro su 129 milioni di euro a disposizione del Coni. Quasi il 50% dell'intero ammontare che il governo mette a disposizione del Coni".