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ITALIA

Il figlio adottivo confessa

Coniugi uccisi in Sardegna. Droga e slot machine dopo l'omicidio, poi la fuga

Igor Diana è rimasto in casa con i cadaveri dei genitori per due giorni, poi si è dato alla fuga sul pick up del padre. Dopo averli uccisi, è uscito tranquillamente da casa, ha visto amici, ha acquistato droghe leggere, è andato al bar a giocare alle slot. Bloccato ieri sera da polizia e carabinieri dopo un cnflitto a fuoco 

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Il giorno dopo il duplice delitto da lui stesso confessato, Igor Diana, di 28 anni, è uscito tranquillamente da casa, ha visto amici, ha acquistato droghe leggere (faceva uso di hascisc e marijuana), è andato al bar a giocare alle slot e poi ha fatto perdere le sue tracce. Il giovane, secondo quanto emerso nel corso della conferenza stampa congiunta in Questura di Polizia e Carabinieri, al momento dell'arresto è apparso freddo. "Chi ha incrociato il suo sguardo per qualche secondo - ha evidenziato il dirigente della Squadra mobile di Cagliari, Alfredo Fabbrocini - lo ha visto determinato e lucido". Come lo è stato durante la fuga a tutta velocità sulla statale 293 a Nuxis, nel Sulcis, e anche quando, ormai bloccato, è sceso dal veicolo, si è puntato la pistola alla tempia, minacciando di uccidersi, ma poi senza esitare l'ha puntata contro Polizia e Carabinieri, tentando di sparare. A quel punto i poliziotti hanno aperto il fuoco ferendolo al braccio sinistro, gomito fratturato, e di striscio al braccio destro. Il 28enne è poi fuggito a piedi nascondendosi tra i cespugli dove è stato bloccato da carabinieri. In mano aveva ancora la pistola Beretta. "L'arma si è inceppata - ha spiegato ancora il dirigente della Mobile - altrimenti avremmo pianto un'altra vittima".

Igor ha dormito in casa con i cadaveri
Igor Diana, di 28 anni, e' rimasto in casa con i cadaveri dei genitori almeno fino a martedi' mattina. E' quanto emerge dalle indagini condotte dalla Squadra mobile di Cagliari. Il giovane si e' cambiato piu' volte nella casa di Settimo San Pietro (Cagliari) dove sono state trovate scarpe e indumenti sporchi di sangue. Il delitto e' avvenuto fra domenica sera e lunedi'. Il 28enne ha dormito in casa lunedi' e forse martedi', mentre ha invece dormito in auto, probabilmente, nelle campagne di Nuxis (Sulcis) subito dopo il ritrovamento dei cadaveri avvenuto mercoledi' mattina.

Movente ancora incerto, tensioni in famiglia
E' stato un delitto di impeto, quello dei coniugi Giuseppe Diana, di 67 anni, e Luciana Corgiolu, di 62, uccisi con numerose coltellate nella loro abitazione di Settimo San Pietro (Cagliari). Il figlio Igor Diana, di 28, ha confessato il duplice delitto anche se al momento e' in arrestato per tentato omicidio e porto e detenzione di arma. Il provvedimento per il duplice omicidio non e' ancora stato emesso. Durante la confessione il giovane e' rimasto freddo come durante tutte le fasi dell'arresto. Al momento gli investigatori della Squadra mobile stanno cercando di accertare il movente, di sicuro da tempo la situazione in casa era difficile, si erano gia' vissuti momenti di tensione.

"In casa scena a cui non ci si abitua"
"Non c'è gloria in questa indagine, non stiamo festeggiando il nostro operato, speri sempre di non vedere mai nella vita due persone che non meritavano di fare quella fine. Chi ha avuto la sfortuna di fare il sopralluogo in quella casa ha visto immagini a cui non ci si abitua mai". Lo ha detto il dirigente della Squadra mobile di Cagliari, Alfredo Fabbrocini, nel corso della conferenza stampa congiunta Polizia-Carabinieri per l'arresto di Igor Diana che ha confessato il delitto dei genitori adottivi Giuseppe Diana e Luciana Corgiolu.

"Il probabile autore di un delitto così assurdo non è il solito criminale che siamo abituati a conoscere - ha aggiunto Fabbrocini - non è un omicida seriale, o un rapinatore". Il dirigente della Squadra mobile si è poi soffermato sulla grande collaborazione nelle ricerche con i Carabinieri. Il fuoristrada grigio, infatti, è stato avvistato da un elicottero dell'Arma è seguito dalle pattuglie di Polizia e Carabinieri.