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MONDO

Il governo e l'Europa

A Bruxelles il Consiglio più difficile. Conte: "Sui migranti non accetteremo compromessi"

"Dall'Ue ci aspettiamo fatti- dice il premier- spero di non dover usare il veto". Bilaterale Conte-Merkel, anche Macron chiede un incontro ma non c'è tempo. Al via un vertice tutto in salita: il rafforzamento delle frontiere, la dimensione esterna e la limitazione massima dei flussi, nuovo paradigma della risposta europea al fenomeno migratorio, è l'unica certezza

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Il premier Giuseppe Conte ha bloccato l'adozione delle conclusioni della prima parte del vertice europeo, spiegando che l'Italia intende dare un voto sull'intero documento, compresa la parte dei migranti in discussione stasera. Un eventuale veto bloccherà tutto. Lo si apprende da fonti italiane.

La bilaterale con Angela Merkel
E' stato incentrato principalmente sul dossier migranti la bilaterale tra il premier Giuseppe Conte e la cancelliera tedesca Angela Merkel. Lo si apprende da fonti italiane, che ribadiscono come la linea dell'Italia sia chiara e sempre la stessa. E come nei precedenti incontri con la cancelliera, sia stato apprezzato il fatto che l'Italia si sia presentata con un documento.

Conte: "Dall'Ue aspettiamo fatti, spero di non dover usare il veto"
"Oggi toccheremo con mano se la solidarietà europea esiste o meno" ha sottolineato il presidente del Consiglio prima del vertice. "Capiremo se davvero l'Europa vuole gestire in maniera solidale il fenomeno migratorio. Compromessi al ribasso non li accetteremo" ha aggiunto, avvertendo che l'Italia è pronta a bloccare le conclusioni del summit in caso di disaccordo sulla questione migranti. Il veto "è una possibilità che non voglio considerare, ma se dovessimo arrivare a questo sicuramente per parte mia non arriveremo a conclusioni condivise".

Macron chiede un incontro ma i tempi sono stretti
Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto un bilaterale con il premier Giuseppe Conte prima dell'avvio del vertice. Ma i tempi sono diventati troppo stretti per i precedenti impegni presi da Conte (il colloquio con Tajani e poi con la Merkel). Lo si apprende da fonti italiane. I consiglieri diplomatici hanno lavorato fino all'ultimo per cercare di ricavare il tempo necessario per lo scambio, tanto che Conte è entrato al tavolo del consiglio europeo con qualche minuto di ritardo, ma non è stato possibile ritagliarlo.

Al via un vertice europeo "difficile"
Comincia oggi a Bruxelles la due giorni del Consiglio europeo. Sul tavolo dei 28 capi di Stato e di governo al centro il problema dell'immigrazione. Altri temi all'ordine del giorno sicurezza e difesa, economia e finanza. I leader dell'Ue riuniti a Bruxelles si occuperanno inoltre di Brexit e della zona euro. Il summit inizia alle ore 14. Alle 15.30 e' prevista la prima sessione di lavoro, a cui segue una conferenza stampa alle ore 19. A seguire, alle 19.30, la cena di lavoro dei leader.

Merkel: "Si decide il destino della UE"
La questione migratoria mette in gioco il "destino" dell'Europa, ha affermato la Cancelliera tedesca Angela Merkel, alla vigilia di un vertice europeo sulla questione che si annuncia assai difficile. "L'Europa deve affrontare molte sfide ma quella legata alla questione migratoria potrebbe decidere i destini dell'Unione Europea" ha dichiarato Merkel intervenendo al Bundestag dove ha fatto appello a delle soluzioni "multilaterali e non unilaterali" da parte dei Paesi membri.

"Una coalizione di volontari"
Merkel ha chiesto la creazione di una "coalizione di volontari" tra i 28 Paesi dell'Ue per concludere accordi che consentano il ritorno dei migranti nel primo Paese in cui sono stati registrati. "Non è certamente una soluzione perfetta, ma è un inizio" per controllare i cosiddetti 'movimenti secondari' dei richiedenti asilo all'interno dell'Ue, che non hanno il diritto di scegliere il loro paese ospitante, ha rimarcato Merkel. "Non possiamo lasciare soli i Paesi nei quali si verifica la maggior parte degli arrivi. Questo è il nodo centrale del regolamento di Dublino 3", argomenta la Cancelliera.

Su immigrazione Italia pronta al veto
Il principio di responsabilita' condivisa sui salvataggi in mare e la suddivisione dei migranti e' la 'linea rossa' che l'Italia intende tracciare in vista del Consiglio europeo di oggi e domani: senza un accordo su questo principio, il governo e' pronto a dire 'no' al documento conclusivo del Vertice. A poche ore dall'inizio del summit, riferiscono fonti a Bruxelles, la posizione dell'esecutivo sul fronte immigrazione resta ferma: l'Italia chiede un meccanismo di responsabilita' condivisa con i partner sia per l'arrivo delle navi che svolgono attivita' di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo, che per la successiva distribuzione dei migranti, ribadendo la sua richiesta ai paesi europei sulla base del principio che 'chi sbarca in Italia sbarca in Europa'.

"Posta in gioco alta, tempo breve"
Quanto alla gestione del movimenti di migranti all'interno delle frontiere Ue, tema cruciale per Angela Merkel alle prese con il braccio di ferro interno con il ministro bavarese Horst Seehofer, la risposta del governo italiano rimane la stessa: bisogna affrontare prima la gestione degli arrivi. Se ci sara' collaborazione su questo punto, ci sara' anche sui movimenti secondari. "La posta in gioco e' alta e il tempo breve", avverte il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.

Vertice in salita
Ma il vertice rimane tutto in salita: il rafforzamento delle frontiere, la dimensione esterna e la limitazione massima dei flussi, nuovo paradigma della risposta europea al fenomeno migratorio, e' l'unica certezza. Tutto il resto, dalle modalita' di accoglienza alla gestione dell'asilo e della migrazione legale, e' appeso ai sottilissimi compromessi tra i paesi, alle prese con la gestione delle proprie opinioni pubbliche e degli equilibri politici interni. Il vertice di oggi mettera' la parola fine a ogni possibilita' di rivedere il regolamento di Dublino, sulla cui riforma non solo non c'e' consenso, ma nemmeno "maggioranza qualificata" per un compromesso che preveda di introdurre un meccanismo di ripartizione dei richiedenti asilo in caso di crisi e maggiore responsabilita' per i paesi di primo ingresso.

Divisi su Dublino, Schengen a rischio
 "L'intenzione dei leader e' di continuare a lavorare al consenso", spiega una fonte Ue. Ma la stessa fonte aggiunge che secondo lo stesso Tusk, l'unica possibilita' di costruire un consenso a 28 si basa sulla protezione delle frontiere esterne, mentre il dibattito sulla riforma di Dublino "continua a essere fonte di divisioni". Senza un accordo rischia di subire un colpo forse decisivo il sistema Schengen: tra gli scenari in discussione infatti, c'e' quello della "chiusura della frontiera tra Germania e Austria e tra Austria e Italia", spiega la stessa fonte. "Questo scenario viene sempre piu' discusso" ed "e' la nostra motivazione chiave" per cercare una soluzione che "riduca drammaticamente" la pressione migratoria sull'Italia.

Rapporto Merkel-Macron sulla Russia
Un altro motivo di frizione sara' legato alle sanzioni alla Russia, che il Consiglio e' orientato a rinnovare: in serata  durante la cena, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, e il presidente francese, Emmanuel Macron, faranno un rapporto sul rispetto da parte della Russia degli accordi di Minsk sul cessate il fuoco in Ucraina dell'Est. Non e' attesa una discussione politica tra i capi di Stato e di governo dell'Ue, ma il rapporto di Merkel e Marcon "dovrebbe essere la base delle future decisioni che saranno prese a livello di Coreper (l'organismo che riunisce gli ambasciatori dell'Ue, ndr) sul rinnovo delle sanzioni per il mancato rispetto degli accordi".

Da Italia segnale di apertura a Mosca
L'Italia non chiedera' lo stop alle sanzioni, ma inviera' un segnale di apertura a Mosca, chiedendo che vengano ripristinati i finanziamenti alle piccole e medie imprese russe da parte della Bei, (la Banca europea per gli investimenti) e della Bers (la Banca per la ricostruzione e lo sviluppo).