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POLITICA

Renzi: "L'uscita del Regno Unito dall'Ue sarebbe un dramma"

Ue, vertice cruciale per il futuro del Regno Unito in Europa e per l'immigrazione

I capi di Stato e di governo che compongono il Consiglio Europeo a Bruxelles per un vertice di due giorni. Al centro dei lavori la gestione di due crisi che mettono a rischio la composizione e l'essenza dell'Unione Europea: la Brexit, cioè la possibile uscita della Gran Bretagna dall'Ue, e l'afflusso dei migranti, che mette a rischio, in alcuni Paesi, la libera circolazione delle persone, una delle maggiori conquiste dell'Europa unita. 

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Si preannuncia come un Consiglio europeo di fuoco quello che si apre a Bruxelles. Al centro del vertice la questione dell'uscita del Regno Unito dall'Ue e quella degli immigrati. Alla vigilia della riunione dei 28 capi di Stato e di governo, il premier Matteo Renzi, nella consueta informativa alle Camere, ha detto che 'Europa deve "tornare ad essere una comunità", non può "essere solo un contratto". "I dossier diversi sono legati da un filo conduttore: l'Europa che immaginiamo però nei prossimi anni continuerà a essere una comunità o si ridurrà sempre di più ad essere soltanto un contratto? Il dilemma tra comunità e contratto sta alla base delle riflessioni". E spiega: "Noi come Italia pensiamo che l'Europa sia una comunità, che debba condividere valori, non solo fondi. Quando si tratta di fondi europei sono tutti in prima fila ma quando si tratta di difendere l'identità...".  

Brexit 
Un tema al centro dei colloqui è la questione del Brexit (la possibie uscita dall'Ue del Regno Unito). Il Presidente del Consiglio ha sottolineando ieri che vanno fatti tutti gli sforzi necessari per evitarlo, perchè "sarebbe un danno drammatico innanzitutto per il Regno Unito, ma anche per tutta la Ue, perché a quel punto il messaggio andrebbe oltre". E ha spiegato: "Bisogna rispettare la volontà sovrana di quel Paese. Ci sono momenti in cui il referendum è un'arma che va rispettata in tutta la sua potenza. Noi faremo il referendum sulle riforme. Saremo al fianco del Regno Unito in questa battaglia, sapendo che rischiamo di passare da 28 a 27. Spero che si voti il prima possibile" perché va evitato "ogni elemento di incertezza". Il premier britannico David Cameron arrivando al Consiglio europeo ha detto: "Combatterò per la Gran Bretagna" e "se potrò ottenere un buon accordo lo prenderò, ma non accetterò un accordo che non risponde a quello di cui abbiamo bisogno. Abbiamo un lavoro importante da fare oggi e domani e sarà duro", sottolineando che "è più importante avere la cosa giusta che una cosa qualsiasi per la fretta: con buona volontà e duro lavoro possiamo raggiungere un accordo migliore per noi".

Banche
Sul fronte delle banche il Presidente del Consiglio ricorda che l'Italia si opporrà a qualsiasi tentativo di mettere "un tetto alla presenza di titoli di Stato nei portafogli delle banche. Bisogna avere la forza di dire che in molte realtà delle banche di credito europeo c'è un eccesso di derivati e di titoli tossici", ha proseguito ricordando che "si e' fatta una discussione con una mozione di sfiducia su alcune banche toscane ma oggi ci rendiamo conto che c'e' una questione enorme che riguarda la prima banca tedesca". Infine parlando di migranti ha ribadito che il problema si risolve lavorando alla radice, "partendo dalla cooperazione". E aggiunge: "Bisogna tornare a investire nei Paesi da dove questi giovani partono".

Flessibilità prima del superministro dell'Economia
Il premier intervenendo alla Camera: "La flessibilità non è una richiesta italiana ma è l'unico modo per poter affrontare la realtà. Prima decidiamo la direzione economica e poi se fare il superministro dell'economia o no". Matteo Renzi ha anche criticato il "silenzio delle classi dirigenti negli anni dell'austerity e su quel passaggio storico in cui il Parlamento ha votato per motivi contingenti regole fiscali che sono talmente devastanti che nessun paese può permettersi di rispettarle senza uccidere l'economia". 

E a questo proposito ha ricordato: "il ministro Padoan ha preparato un documento" perchè "in questi ultimi anni l'Europa ha scelto una politica economica che ha visto crescere la disoccupazione e la distanza tra il Paese leader e gli altri". E ha aggiunto: "Dire che la Ue si occupa in maniera discutibile di banche ma non si occupa di crescita, è rispettare la nostra storia e dire la verità". L'Italia dice ancora Renzi si batte "non per i decimali ma per grandi ambizioni. Il nostro Paese ha fatto enormi passi avanti - 764mila contratti a tempo indeterminato sono il frutto di regole semplificate - e ricorda che: "Il deficit è il più basso degli ultimi dieci anni, per capacità di contenimento del debito siamo il terzo Paese dopo l'Olanda e la Germania - ha spiegato  - Se guardiamo agli amici e partner come la Spagna, la Franca e il Regno Unito, che ha fatto il taglio delle tasse in deficit, possiamo ragionare in modo diverso".

Immigrazione
Quanto alla crisi dei migranti, il vertice parte come al solito in salita: appena due giorni fa l'Austria ha annunciato l'intenzione di imporre stringenti controlli alle frontiere - incluse quelle con l'Italia - e quote agli ingressi. Mentre all'ormai consueto pre-vertice convocato dalla Merkel con 11 Paesi per discutere dei ricollocamenti e per scongiurare il crollo di Schengen, non ci sarà il premier turco Ahmet Davutoglu, trattenuto ad Ankara dopo l'attentato di ieri.