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MONDO

Leader Ue scelgono la linea dura

Consiglio europeo: "Altamente probabile" la responsabilità di Mosca nel caso Skripal

Financial Times: 5 Paesi Ue favorevoli a espulsioni di diplomatici russi

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Il Consiglio europeo si schiera al fianco di Londra nel caso dell'avvelenamento della ex spia russa Serghei Skripal. I leader dell'Ue scelgono linfatti la linea dura attribuendo alla Russia la responsabilità dell'attacco di Salisbury. Secondo un tweet del presiodente del Consiglio Ue, Tusk,  durante la cena è stato aggiunto alle conclusioni del vertice "che i capi di stato e di governo concordano col governo britannico, come altamente probabile, che la Russia sia responsabile per l'attacco, e che non c'è altra spiegazione plausibile".

Verso nuove sanzioni a Mosca?
L'attribuzione da parte dei leader europei della responsabilità dell'attacco di Salisbury alla Russia apre la strada a possibili sanzioni Ue contro Mosca, ha spiegato una fonte europea: "L'attribuzione è il primo passo".  

La linea dura scelta nell'incontro a tre May-Merkel-Macron
L'Italia, la Grecia, l'Ungheria e Cipro avevano espresso la loro opposizione a dare la responsabilità diretta a Mosca, rafforzando il linguaggio che era stato utilizzato nelle conclusioni della riunione dei ministeri degli Esteri di lunedì scorso. Secondo la bozza di conclusioni del vertice, l'Ue avrebbe dovuto limitarsi a prendere "in modo estremamente serio la valutazione del governo del Regno Unito che è altamente probabile che la Federazione russa sia responsabile". La svolta su una linea 'dura' è avvenuta dopo un incontro a tre tra Theresa May, Angela Merkel e Emmanuel Macron. 

Financial Times: 5 Paesi Ue favorevoli a espulsioni diplomatici russi
Almeno cinque Paesi dell'Ue - Francia, Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania - valutano un'espulsione coordinata di diplomatici russi, in risposta all'attacco di Salisbury. Lo riporta il Financial Times citando fonti diplomatiche. La possibile mossa sarebbe su iniziativa dei governi nazionali, ma la logica di fondo è quella di presentare un fronte unito nei confronti di Mosca