MONDO
Rrapporti tesi tra Ue e Mosca
Consiglio europeo. Cena indigesta per Angela Merkel
I leader Ue respingono la proposta franco-tedesca di un vertice con Putin

Alla cena, che segna il termine della prima giornata del Consiglio europeo, va in tavola il vero tema strategico per il futuro europeo: quale rapporto vogliamo con la Russia e come contrastare le politiche aggressive di Vladimir Putin. Alla cena un pezzo dell'Unione si presenta a sostegno alla proposta franco tedesca che si riapra un canale di dialogo strutturale con Mosca partendo da un summit Ue-Russia da tenere in autunno. È una la linea sostenuta dai Paesi per lo più dell'Europa occidentale: la sintesi è del cancelliere austriaco Sebastian Kurz: "Non possiamo assistere inermi al dialogo tra Usa e Mosca". Anche Mario Draghi da la disponibilità italiana a sostenere la proposta franco-tedesca.
La proposta di rendere strutturale il dialogo con Putin fa però infuriare i paesi dell'est e soprattutto i baltici: "Per aprire un dialogo Ue con la Russia, serve che anche la Russia compia certi passi. Il dialogo è stato interrotto nel 2014 con l'annessione illegale della Crimea e gli scontri nel Donbass, questi problemi devono essere affrontati poi possiamo parlare con la Russia", dichiara il premier lettone, Krisjanis Karins al suo arrivo al vertice. "È troppo presto, perché finora non abbiamo visto un cambiamento radicale nel comportamento di Vladimir Putin" ha dichiarato il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, al termine del vertice.
Infatti il Consiglio Europeo dopo quattro ore di dibattiti respinge la proposta franco-tedesca. Il canale di dialogo diretto con il presidente russo, Vladimir Putin per ora non si riapre. Lo ha riconosciuto la stessa cancelliera tedesca Angela Merkel, come lo dovrà riconoscere anche Vladimir Putin che pure in giornata aveva comunicato alla stampa di essere favorevole alla proposta di Merkel e Macron.
Nelle conclusioni del summit sulla Russia, della proposta rimane solo la dicitura: "il Consiglio Europeo esplorerà formati e condizionalità di dialogo" con Mosca, ma soprattutto si legge che: "Per quanto riguarda il rafforzamento della nostra resilienza, il Consiglio europeo sottolinea la necessità di una risposta ferma e coordinata da parte dell'Ue e dei suoi Stati membri a qualsiasi ulteriore attività maligna, illegale e distruttiva della Russia, avvalendosi appieno di tutti gli strumenti a disposizione dell'Ue e garantendo il coordinamento con i partner". Toni molto più duri di quanto Putin forse si aspettava. "Il Cremlino capisce la politica della forza e non capisce concessioni gratuite come segno di forza", aveva anticipato il premier lettone, Krisjanis Karins.
"La posizione europea deve rimanere unita e ferma nei confronti della Russia", ha detto Draghi nel corso della cena. C'è bisogno di cooperare dove possibile, ma mantenere estrema franchezza su temi come la violazione dei diritti, limitazioni delle libertà e le interferenze nel funzionamento delle istituzioni democratiche.
La proposta di rendere strutturale il dialogo con Putin fa però infuriare i paesi dell'est e soprattutto i baltici: "Per aprire un dialogo Ue con la Russia, serve che anche la Russia compia certi passi. Il dialogo è stato interrotto nel 2014 con l'annessione illegale della Crimea e gli scontri nel Donbass, questi problemi devono essere affrontati poi possiamo parlare con la Russia", dichiara il premier lettone, Krisjanis Karins al suo arrivo al vertice. "È troppo presto, perché finora non abbiamo visto un cambiamento radicale nel comportamento di Vladimir Putin" ha dichiarato il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, al termine del vertice.
Infatti il Consiglio Europeo dopo quattro ore di dibattiti respinge la proposta franco-tedesca. Il canale di dialogo diretto con il presidente russo, Vladimir Putin per ora non si riapre. Lo ha riconosciuto la stessa cancelliera tedesca Angela Merkel, come lo dovrà riconoscere anche Vladimir Putin che pure in giornata aveva comunicato alla stampa di essere favorevole alla proposta di Merkel e Macron.
Nelle conclusioni del summit sulla Russia, della proposta rimane solo la dicitura: "il Consiglio Europeo esplorerà formati e condizionalità di dialogo" con Mosca, ma soprattutto si legge che: "Per quanto riguarda il rafforzamento della nostra resilienza, il Consiglio europeo sottolinea la necessità di una risposta ferma e coordinata da parte dell'Ue e dei suoi Stati membri a qualsiasi ulteriore attività maligna, illegale e distruttiva della Russia, avvalendosi appieno di tutti gli strumenti a disposizione dell'Ue e garantendo il coordinamento con i partner". Toni molto più duri di quanto Putin forse si aspettava. "Il Cremlino capisce la politica della forza e non capisce concessioni gratuite come segno di forza", aveva anticipato il premier lettone, Krisjanis Karins.
"La posizione europea deve rimanere unita e ferma nei confronti della Russia", ha detto Draghi nel corso della cena. C'è bisogno di cooperare dove possibile, ma mantenere estrema franchezza su temi come la violazione dei diritti, limitazioni delle libertà e le interferenze nel funzionamento delle istituzioni democratiche.