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POLITICA

Fuga di notizie

Consip, Napolitano: ipocrisia sulle intercettazioni. Pd: attacco alla democrazia

Il presidente emerito: non c'è mai stata la volontà politica per fare una legge

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Caso Consip. La pubblicazione della telefonata tra Matteo Renzi e il padre Tiziano torna a riproporre l'annoso scontro sulle intercettazioni. 

Napolitano: ipocrisia
"Tutti adesso gridano contro l'abuso delle intercettazioni e l'abuso della pubblicazione. un'ipocrisia paurosa perché è una questione aperta da anni e anni con sollecitazioni frequenti e molto forti da parte delle alte istituzioni. Io personalmente ho messo il dito in questa piaga e non c'è mai stata una manifestazione di volontà politica per concordare provvedimenti che avessero messo termine a questa insopportabile violazione della libertà dei cittadini, dello stato di diritto e degli equilibri istituzionali". Così l'ex capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

Napolitano: abnorme ricorso a decreto sulla legge elettorale
 "Evocare l'eventuale soluzione di un decreto, anche come arma estrema per uscirne tra qualche settimana, credo sia alquanto abnorme. Non è questo che ha suggerito la Corte Costituzionale", ha poi detto Napolitano, commentando con i cronisti a Palazzo Giustiniani il confronto tra i partiti sulla riforma elettorale.

Pd: attacco alla democrazia
Matteo Renzi nega di voler chiedere una stretta sugli ascolti, pur definendo "illegittima" la pubblicazione della sua telefonata con il padre. E insinua l'ipotesi di un complotto contro il Pd quando afferma che "pur di vedermi politicamente morto c'è chi farebbe di tutto, incluso prove false". Ma il presidente dem è ancora più esplicito. "Qui c'è qualcosa - sostiene Orfini - di più profondo dell'aggressione al Pd e al suo segretario. Qui c'è qualcosa che riguarda il funzionamento della democrazia italiana e che dovrebbe allarmare tutti quanti".

Si cerca l'autore della fuga di notizie
I renziani mettono in fila gli errori sull'inchiesta, da ultimo la fuga di notizie sulle intercettazioni, e vedono un disegno per bloccare il ritorno dell'ex premier a Palazzo Chigi.  Violazione che la Procura di Roma vuole chiarire avviando verifiche che puntano a individuare il pubblico ufficiale responsabile della fuga di notizie.

M5s e Mdp all'attacco
"Da Orfini - attacca il deputato M5s Danilo Toninelli - parole eversive contro i pm che indagano su Consip e non tanto velate minacce a giornalisti d'inchiesta. Di cosa hanno paura?". Anche Mdp, alleato di maggioranza, affonda. "La storia che abbiamo vissuto - afferma Speranza - di chi denunciava accanimento delle procure e attacchi alla democrazia, sembra tornare nelle dichiarazioni di Orfini".