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ITALIA

Bufera sull'inchiesta

Consip: aperti due fascicoli per rivelazione del segreto d'ufficio

Per il momento contro ignoti. Ultimo: "Basta falsità, pronto a un confronto pubblico". Si apre un'altra settimana cruciale per l'inchiesta

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La procura di Roma ha aperto due fascicoli processuali, per il momento contro ignoti, per rivelazione del segreto d'ufficio in relazione alle fughe di notizie che hanno riguardato il contenuto di audizioni sul caso Consip avvenute presso il Csm. I due fascicoli fanno riferimento a due distinti episodi di notizie coperte da segreto apparse sui quotidiani. E' il primo atto ufficiale di un'altra settimana cruciale, per tutti i risvolti politico-istituzionali che la vicenda si porta dietro- per l'inchiesta. Oltre al vertice a piazzale Clodio tra i magistrati titolari per esaminare le 'accuse' ai carabinieri del procuratore di Modena Lucia Musti (che nel frattempo ha precisato che le sono state attribuite, dalla stampa, "frasi non dette o inesatte), c'è l'audizione al Csm degli aggiunti di Napoli sui conflitti sorti all'interno della procura sulle modalita' di conduzione delle indagini da parte del pm Henry John Woodcock.

Il pm di Modena, Lucia Musti: mi sono state attribuite frasi non dette o inesatte
"Rilevo che mi vengono attribuite alcune affermazioni, anche virgolettate, che io non ho fatto ovvero che, per come riportate, non rendono in modo fedele quanto da me riferito al Csm in audizione non pubblica, conseguente a convocazione" ha detto il procuratore di Modena, Lucia Musti, aggiungendo: "Sono a disposizione del Procuratore della Repubblica di Roma".

Il capitano Ultimo: "Basta falsità. Pronto a un confronto pubblico"
Intanto, nuova presa di posizione del colonnello dei Carabinieri Sergio De Caprio, il capitano Ultimo, chiamato in causa proprio dal pm di Modena. L'ufficiale, tramite il suo avvocato Francesco Romito, dice basta "alle gravissime accuse infondate mosse nei miei confronti" sulla vicenda Consip e si dice pronto a un confronto pubblico per poter "esercitare i diritti di difesa e di informazione al cittadino". Con un'unico obiettivo: dissipare, dice ancora Ultimo, ogni dubbio rispetto a "paventate minacce alle Istituzioni e altre azioni eversive" cui hanno fatto riferimento "diversi parlamentari", "il presidente del Pd, il ministro della Difesa e infine il premier".

Renzi: no vittimismo chiedo la verità
Noi aspettiamo la verità senza gridare". Lo ribadisce il segretario del Pd Matteo Renzi, con un post su Facebook e Twitter. "Chiediamo la verità. Solo quella. Ma la vogliamo a tutti i costi", sottolinea. "Non amo il vittimismo. Non mi convince chi si piange addosso, chi ha sempre un alibi, chi vive di fantasie. Per questo sulla vicenda Consip non ho mai pronunciato parole quali golpe o complotto. Ho sempre detto una cosa diversa: pieno rispetto delle istituzioni, sempre". "Ci sono delle 'coincidenze' strane in questa storia. Toccherà ai magistrati fare chiarezza", aggiunge.