Consip, il giornalista Marco Lillo: Woodcock e Sciarelli non sono mie fonti
Il cronista del Fatto Quotidiano difende il magistrato e la giornalista indagati per la fuga di notizie nell'inchiesta Consip: "Sono pronto a testimoniare oggi stesso"

"La Procura di Roma ha preso un grosso brutto granchio. Federica Sciarelli, una collega che stimo e della quale mi onoro di essere amico è stata indagata per rivelazione di segreto in concorso con il magistrato Henry John Woodcock per la fuga di notizie realizzata con l'articolo del Fatto che svelava l'inchiesta Consip il 21 dicembre 2016". È quanto scrive sul sito del Fatto Quotidiano il giornalista Marco Lillo, autore di un articolo attraverso il quale i dirigenti della Consip sarebbero venuti a conoscenza dell'inchiesta avviata dai pm napoletani.
"Non sono loro le mie fonti" scrive Lillo "Federica ha subito anche il sequestro del suo telefonino. Io posso testimoniare, per quello che vale la mia parola e la mia credibilità, che in questo caso la Procura di Roma ha sbagliato. Se il procuratore Giuseppe Pignatone, l'aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Mario Palazzi, volessero sentire la mia versione sono pronto a testimoniare oggi stesso".
"Probabilmente sono indagato anche io - aggiunge - ma i pm sei mesi fa hanno ascoltato la versione di ben altri indagati come Luca Lotti o il comandante Tullio Del Sette: potranno quindi ascoltare anche al mia".
Woodcock indagato per il reato di rivelazione di segreto di ufficio
Il pm di Napoli Henry John Woodcock è indagato dalla procura di Roma, nell'ambito dell'inchiesta Consip, per violazione del segreto d'ufficio. "Ho appreso di essere indagato per il reato di rivelazione di segreto di ufficio. Ho assoluta fiducia nei colleghi della procura di Roma e sono quindi certo che potrò chiarire la mia posizione, fugando ogni dubbio ed ombra sulla mia correttezza professionale e personale" ha dichiarato il pm. "Non nego, tuttavia - ha aggiunto- di essere molto amareggiato, e che questo è per me un momento molto difficile".
"Posso però affermare, in piena serenità - ha concluso Woodcock - che la mia attività è sempre stata ispirata dal solo intento di servire la giustizia, nel rispetto delle regole". Woodcock ha ricevuto un invito a comparire con indicata la data del 7 luglio prossimo per l'interrogatorio.
"Il mio assistito è sereno e pronto a spiegare tutto quanto è stato fatto" ha detto l'avvocato Bruno Larosa, legale del pm napoletano. "Ha fiducia e non può essere altrimenti è un magistrato e come tale non può che avere fiducia nel sistema". Il penalista ha auspicato che "si svolgano accertamenti a 360 gradi al fine di escludere tutti i dubbi, perché va fatta salva la professionalità dei soggetti coinvolti".
Gli atti relativi al procedimento per rivelazione di segreto di ufficio nei confronti di Woodcock sono stati trasmessi dalla Procura di Roma al Csm e sono stati subito secretati. Al Csm è già aperta una pratica in Prima Commissione per accertare se nel filone napoletano dell'inchiesta Consip, di cui sono titolari Woodcock e Celestina Carrano, siano state commesse irregolarità.
Nei prossimi giorni la Commissione, presieduta dal laico del Pd Giuseppe Fanfani e competente sui trasferimenti d'ufficio per incompatibilità ambientale e funzionale dei magistrati, si riunirà per decidere la convocazione di un primo giro di audizioni.
Federica Sciarelli indagata per fuga di notizie
Insieme al pm Woodcock è indagata dalla Procura di Roma anche la giornalista Federica Sciarelli, nota conduttrice di "Chi l'ha visto?". Secondo quanto sostenuto dai pm di Roma, la Sciarelli avrebbe fatto da tramite tra il pm napoletano e il giornalista Marco Lillo. La fuga di notizie sull'inchiesta Consip sarebbe avvenuta lo scorso dicembre quando il procedimento è passato da Napoli a Roma per competenza.