POLITICA
Verso nuovo voto martedì 14
Fumata nera per la Consulta, Napolitano: "Rattrista lo stallo del Parlamento"
"A poco sono valse le mie sollecitazioni, la situazione mi amareggia". Il capo dello Stato interviene così sulla mancata elezione di due giudici della Corte Costituzionale di competenza parlamentare, dopo la 17ma fumata nera. In Forza Italia avanza l'ipotesi Francesco Paolo Sisto

"Lo stallo sulla Consulta mi amereggia e mi rattrista, a poco sono valse le mie sollecitazioni". Il capo dello Stato Giorgio Napolitano esprime il proprio rammarico, dopo la 17ma "fumata nera", per l'elezione di due giudici della Corte Costituzionale, di competenza parlamentare. Nei giorni scorsi, infatti, il presidente della Repubblica aveva invitato le camere riunite a "nominare quanto prima, con una soluzione alta", i giudici della Consulta.
Nella seduta odierna, nessuno dei candidati ha infatti raggiunto il quorum dei 570 voti necessari. L'ex presidente della Camera Luciano Violante (indicato dal Pd) ha ottenuto 506 voti, mentre l'avvocato dello Stato Ignazio Caramazza (indicato da Forza Italia) si è fermato a 422.
La conferenza dei capigruppo ha convocato una nuova seduta per martedì 14 ottobre.
Napolitano: "I due giudici di competenza presidenziale saranno nominati subito"
Napolitano, poi, assicura. "Altri due membri della Corte, di nomina presidenziale, stanno per concludere il mandato, ma i loro successori saranno nominati con la massima tempestività". A novembre, infatti, spetterà proprio al Colle indicare due nuovi giudici della Consulta. Il capo dello Stato, infine, sottolinea la eccessiva "conflittualità e frammentazione politica" all'interno dei partiti e del Parlamento.
Lo stallo. Forza Italia potrebbe proporre Francesco Paolo Sisto. Speranza: "Violante ha i requisiti"
Il Pd ha sin qui tenuto sempre in campo il proprio candidato, l'ex presidente della Camera Luciano Violante. Forza Italia ha dapprima proposto l'ex garante per la Concorrenza Antonio Catricalà, poi il senatore Donato Bruno e infine l'avvocato dello Stato Ignazio Caramazza. Il primo si è "chiamato fuori" per le divisioni che la propria candidatura aveva provocato nel partito azzurro. Il secondo ha "messo la propria indicazione nelle mani di Silvio Berlusconi", a seguito di voci - non confermate nè smentite - di una sua iscrizione nel registro degli indagati, da parte della Procura di Isernia. Ignazio Caramazza - considerato un tecnico puro - non ha sin qui raccolto consenso nel partito di Berlusconi. Ora si fa strada la candidatura del presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, Francesco Paolo Sisto. Avvocato, vicino a Raffaele Fitto, sembrerebbe in grado di compattare il partito.
Il capogruppo di Fi Renato Brunetta, dopo il Movimento 5 Stelle, ha posto la questione del possesso da parte di Luciano Violante dei requisiti per essere eletto alla Consulta. "Violante ha tutti i requisiti" ha replicato il capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza. Martedì 14 la conferenza dei capigruppo ha convocato un'altra seduta comune - la diciottesima - per l'elezione. Sinistra ecologia e Libertà tiene a sottolineare che avrebbe preferito "si votasse ad oltranza".
Nella seduta odierna, nessuno dei candidati ha infatti raggiunto il quorum dei 570 voti necessari. L'ex presidente della Camera Luciano Violante (indicato dal Pd) ha ottenuto 506 voti, mentre l'avvocato dello Stato Ignazio Caramazza (indicato da Forza Italia) si è fermato a 422.
La conferenza dei capigruppo ha convocato una nuova seduta per martedì 14 ottobre.
Napolitano: "I due giudici di competenza presidenziale saranno nominati subito"
Napolitano, poi, assicura. "Altri due membri della Corte, di nomina presidenziale, stanno per concludere il mandato, ma i loro successori saranno nominati con la massima tempestività". A novembre, infatti, spetterà proprio al Colle indicare due nuovi giudici della Consulta. Il capo dello Stato, infine, sottolinea la eccessiva "conflittualità e frammentazione politica" all'interno dei partiti e del Parlamento.
Lo stallo. Forza Italia potrebbe proporre Francesco Paolo Sisto. Speranza: "Violante ha i requisiti"
Il Pd ha sin qui tenuto sempre in campo il proprio candidato, l'ex presidente della Camera Luciano Violante. Forza Italia ha dapprima proposto l'ex garante per la Concorrenza Antonio Catricalà, poi il senatore Donato Bruno e infine l'avvocato dello Stato Ignazio Caramazza. Il primo si è "chiamato fuori" per le divisioni che la propria candidatura aveva provocato nel partito azzurro. Il secondo ha "messo la propria indicazione nelle mani di Silvio Berlusconi", a seguito di voci - non confermate nè smentite - di una sua iscrizione nel registro degli indagati, da parte della Procura di Isernia. Ignazio Caramazza - considerato un tecnico puro - non ha sin qui raccolto consenso nel partito di Berlusconi. Ora si fa strada la candidatura del presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, Francesco Paolo Sisto. Avvocato, vicino a Raffaele Fitto, sembrerebbe in grado di compattare il partito.
Il capogruppo di Fi Renato Brunetta, dopo il Movimento 5 Stelle, ha posto la questione del possesso da parte di Luciano Violante dei requisiti per essere eletto alla Consulta. "Violante ha tutti i requisiti" ha replicato il capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza. Martedì 14 la conferenza dei capigruppo ha convocato un'altra seduta comune - la diciottesima - per l'elezione. Sinistra ecologia e Libertà tiene a sottolineare che avrebbe preferito "si votasse ad oltranza".