Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Consulta-ancora-fumate-nera-Si-complica-elezione-di-Violante-e-Bruno-66f63454-4c33-4b7d-8c4b-49f468148110.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Montecitorio

Consulta, ancora fumata nera. Bruno: "La mia candidatura nelle mani di Berlusconi"

Per la quindicesima volta il Parlamento in seduta comune non elegge due giudici della Corte Costituzionale. Si complica l'elezione del tandem Violante-Bruno. 575 le schede bianche, 83 le nulle

Condividi
Roma
Ancora fumata nera per l'elezione di due giudici della Corte Costituzionale. Nell'Aula di Montecitorio la seduta congiunta di Camera e Senato si è conclusa per la quindicesima volta senza esito, con il tandem Violante-Bruno rimasto a contare le schede bianche. 575 in tutto, 83 le nulle, il che significa che deputati e senatori hanno rispettato in gran parte l'indicazione dei gruppi parlamentari. Violante ha preso 26 voti, Rescignio 22, Bruno 19 e Carlassare 18.  

Il candidato di Forza Italia sembra essere pronto al ritiro: "La mia candidatura nelle mani di Berlusconi". Dopo l'annuncio del Pd infatti, anche Forza Italia ha inviato un sms ai suoi deputati e senatori con l'indicazione di scheda bianca. Secondo fonti del partito di Silvio Berlusconi sono sempre più forti i dubbi tra i parlamentari azzurri sul nome di Donato Bruno. E' per questo, spiegano anche rumors in casa Pd, che è stata data l'indicazione di non voto. Dal Partito democratico sottolineano che la loro indicazione di scheda bianca non mette in discussione però il nome di Luciano Violante.
 
"E' Forza Italia - confermano parlamentari del partito di Matteo Renzi - che ha problemi su Bruno. Violante resta il nostro candidato, aspettiamo che decidano da Fi". Anche Ncd ha votato scheda bianca, mentre il MoVimento 5 Stelle ha optato per l'azione dimostrativa. Niente nomi e niente scheda bianca. Alcuni deputati Cinque Stelle hanno mostrato alla tribuna le loro schede dove, al posto del nome del candidato, erano elencati i requisiti che secondo il Movimento dovranno avere gli aspiranti all'elezione alla Corte Costituzionale. Tra tutti, le schede che riportano la parola "Onestà".
 
Nelle prossime ore sarà convocata una nuova conferenza dei capigruppo che deciderà la nuova data per eleggere i due componenti della Consulta e anche il componente laico mancante del Csm dopo che oggi Teresa Bene è stata giudicata ineleggibile per mancanza di requisiti. Intanto circola circola con insistenza una versione sullo stallo attuale secondo la quale, sin dall'inizio, il ticket Violante-Bruno partiva debole e Matteo Renzi e il Cav erano consapevoli da subito che sarebbe caduto sotto i colpi delle rispettive fronde interne. Tra i nomi  pronti a sostituire Donato Bruno quelli di Maurizio Paniz e Giovanni Guzzetta, ma in molti tra le file forziste, scommettono che c'è un altro candidato, forse un outsider, che ha in mente solo Silvio Berlusconi e per ora resterà coperto. Almeno, fino a quando il Pd non darà segnali sul cambio di cavallo per Violante, quando Camera e Senato torneranno a riunirsi in seduta comune il prossimo 2 ottobre alle 9.