Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Consultazioni-Fico-convoca-la-maggioranza-oggi-il-tavolo-di-confronto-sul-programma-ed0379bd-d775-4930-b7f7-81e5353ec7b5.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Si lavora al contratto di governo

Consultazioni, tavolo di confronto sul programma. Iv chiede Mes, anche in parte. No del M5s

Il tavolo proseguirà domani mattina sul tema della giustizia. Domani pomeriggio il Presidente della Camera riferirà l'esito del suo mandato esplorativo al presidente della Repubblica. M5s a tavolo programma: completare reddito cittadinanza e inoltre legge elettorale con preferenze. Fonti Pd: al tavolo mai discussi organigrammi e ministeri. Renzi: no a spacchettamento ministeri

Condividi
Un maxi-tavolo tecnico di maggioranza per scrivere il contratto di governo. L'ha convocato il presidente della Camera Fico per questa mattina a Montecitorio con i gruppi protagonisti del primo giro di consultazioni. "Dagli incontri con le forze politiche della maggioranza è emersa la disponibilità a procedere a un confronto comune per raggiungere una sintesi", ha detto Fico dopo il secondo giorno di colloqui. Il lavoro del tavolo è stato sospeso all'ora di pranzo ed è ripreso intorno alle 14:20. Non hanno partecipato i leader, ma due esponenti politici per gruppo parlamentare (al momento le varie forze politiche hanno indicato i capigruppo di Camera e Senato ) più un tecnico. La riunione si è conclusa dopo le ore 21. 

Tavolo riprende domani alle 9
I lavori del tavolo per il programma convocato dal presidente della Camera Roberto Fico, nell'ambito delle consultazioni, si dovrebbe concludere domani con un verbale scritto sui temi discussi nei quattro giorni di riunione. Come spiegato al termine dei lavori di oggi da uno dei partecipanti al tavolo, su ogni tema verranno indicate eventuali distanze nelle posizioni dei partiti coinvolti. Domani il tavolo ripartirà alle 9 dalla Giustizia, con le varie forze politiche che schiereranno ciascuna i propri esperti. I parlamentari avranno quattro ore di tempo, fino alle 13, anche se, rivela il capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci, "il presidente Fico ci ha detto, come eventualità, che se avessimo bisogno di più tempo se ne farebbe carico". Salvo 'tempi supplementari', però, il presidente della Camera nel pomeriggio dovrà salire al Colle per riferire a Sergio Mattarella sull'esito della sua "esplorazione".

Iv a tavolo programma chiede cambiare prescrizione
Sulla giustizia Italia viva ha chiesto al tavolo sul programma, a quanto si apprende, un cambio di passo perché la strategia giustizialista di Bonafede "non ha funzionato". I rappresentanti di Iv avrebbero chiesto di cambiare la prescrizione, la riforma del processo penale in modo da non eliminare i diritti della difesa e di accelerare i tempi del processo civile e penale.

Marcucci: bilancio moderatamente positivo 
E' "moderatamente positivo" il bilancio della giornata del tavolo di lavoro convocato dal presidente della Camera Roberto Fico. Lo ha detto Andrea Marcucci, presidente dei senatori del Pd, al termine della riunione nella Sala della Lupa a Montecitorio. 

Pd lavora per programma solido e governo con Conte
"Il Pd lavora ad un programma solido, come avevamo già chiesto a novembre". Lo dicono fonti parlamentari Dem al termine della giornata di lavori del tavolo sul programma di governo. L'obiettivo dei Dem, sottolineano le stesse fonti, è "completare la legislatura mettendo al centro le politiche per il lavoro, la riforma degli ammortizzatori sociali, la riforma del fisco in senso progressivo, le riforme istituzionali a partire da quelle in discussione in Parlamento prima dell'apertura della crisi, la legge elettorale di stampo proporzionale, il rafforzamento della sanità territoriale, l'aumento dei fondi per la scuola fino al 5% del Pil e la gratuità scolastica fino ai 18 anni. Proposte - affermano - che parlano al Paese".

M5s: sensibilità diverse, ma volontà di collaborazione
''Si è trattato di una giornata di lavoro intensa, non abbiamo mai abbandonato l'atteggiamento costruttivo anche quando il confronto è stato franco. Abbiamo riscontrato la volontà di collaborazione di tutte le parti, consapevoli del momento difficile  che attraversa il Paese, pur in presenza di temi sui quali ci sono posizioni e sensibilità diverse. Continuiamo a lavorare con spirito costruttivo, consapevoli della necessità di fare in fretta, nell'interesse esclusivo degli italiani''. Lo affermano i due  capigruppo M5s di Camera e Senato, Davide Crippa ed Ettore Licheri.

Leu: no passi avanti, ma confronto sereno
"Ognuno ha portato le sue questioni, non ci sono stati grandi passi in avanti ma il confronto e' stato sereno: nessuna rissa. La narrazione uscita oggi è diversa da quel che è stato. Le idee camminano con le gambe degli uomini, alcune soluzioni dovranno essere trovate dal presidente incaricato". Così i capigruppo Leu di Senato e Camera, Loredana de Petris e Federico Fornaro, uscendo dalla Camera al termine del tavolo di maggioranza sul programma del nuovo governo che proseguirà domani.

No incontro dei big in serata
A sera il barometro della trattativa segna negativo. A quanto apprende l'Adnkronos, i contatti e i colloqui bilaterali tra i 'pontieri' in campo non avrebbero prodotto passi avanti. Anzi. In particolare, da ambienti renziani, si stigmatizza un irrigidimento dei 5 Stelle che hanno affidato al capo politico Vito Crimi la gestione delle trattative. La situazione si è incartata e, si spiega, "in queste condizioni non ci sono le premesse" per un incontro tra i big in serata, come si era ipotizzato stamattina. L'accusa rivolta ai grillini è quella di un arroccamento nella difesa dello status quo ovvero delle postazioni di governo del Conte 2. 

Fonti Pd: al tavolo con Fico mai affrontati temi su ministeri  
"Al tavolo con il Presidente Fico ed i capigruppo non sono mai stati affrontati i temi degli organigrammi e delle strutture ministeriali. La discussione sta andando avanti dalla mattinata sui contenuti da approfondire nella seconda parte della legislatura". Lo fanno sapere fonti parlamentari del Pd.

M5s: legge elettorale con preferenze e voto 18enni
"Approviamo presto una riforma elettorale che consenta ai cittadini di indicare il proprio candidato, reintroducendo le preferenze. Consentiamo ai diciottenni di votare anche per il Senato e introduciamo la tutela dell'ambiente in Costituzione". Sono queste, secondo quanto si apprende, alcune delle proposte portate al tavolo per il programma dalla delegazione del MoVimento 5 Stelle in tema di riforme costituzionali. Oltre a queste, la delegazione pentastellata ha proposto, tra le altre cose, l'introduzione del referendum propositivo, la costituzionalizzazione dei limiti alla decretazione d'urgenza, il ricorso a una maggioranza qualificata per l'approvazione della legge elettorale. Rilanciata anche l'approvazione delle leggi sul conflitto di interessi e sulle lobby. Infine il M5s chiede l'introduzione “della tutela dell’ambiente in Costituzione”. 

M5s a tavolo programma: completare reddito cittadinanza
"Completiamo il reddito di cittadinanza con il rafforzamento delle politiche attive e dei controlli, così come era stato previsto fin dall'inizio". E' questa, a quanto si apprende da fonti parlamentari, la posizione portata al tavolo sul programma dalla delegazione M5S sul tema delle politiche del lavoro. Accanto al completamento del reddito di cittadinanza, si apprende da fonti parlamentari, dal M5s sarebbe stata avanzata, tra le altre, la proposta di una "riforma degli ammortizzatori sociali, che sarebbero destinati a tutte le categorie di lavoratori, compresi gli autonomi". Proposta - si apprende ancora - anche l'introduzione di "un salario minimo e dell'equo compenso per professionisti e lavoratori autonomi".

Renzi: no a spacchettamento ministeri
"Non abbiamo parlato di nomi e nemmeno di numeri: i nostri colleghi della vecchia maggioranza dicono informalmente che non intendono portare elementi di discontinuità: pura tattica in attesa di domani. L'unica cosa che vorremmo evitare è che si arrivasse allo spacchettamento dei ministeri solo per accontentare più persone: sarebbe un errore triste". Così Matteo Renzi nella chat dei parlamentari Iv.

Iv chiede Mes, anche in parte. No del M5s  
Italia viva avrebbe chiesto il Mes al tavolo sul programma di governo, in corso a Montecitorio. Il tema, a quanto si apprende, è stato posto dai rappresentanti renziani, che hanno aperto anche a una richiesta parziale del prestito, previa valutazione delle misure da finanziare. Netto il No del M5s. I rappresentanti Pd avrebbero invece ribadito la posizione di non contrarietà di principio dei dem allo strumento, se ci fosse un'intesa in maggioranza, ma avrebbero più in generale posto il tema della necessità di maggiori finanziamenti per la sanità.

Iv propone commissione bilaterale riforme, presidenza all'opposizione
Italia Viva ha chiesto al tavolo sul programma, a quanto si apprende, l'istituzione di una commissione bicamerale per le riforme con presidenza all'opposizione. L'idea di una bicamerale era stata anticipata in mattinata dal deputato di Iv Roberto Giachetti. 

Bernini: Bicamerale alle opposizioni? E' doppio 'pacco'
"Pacco, doppio pacco e contropaccotto. Nessuna preclusione da parte nostra a parlare di riforme e di Recovery. La bicamerale, poi, l'abbiamo chiesta noi per primi da mesi. Ma ora non è forse un po' troppo tardi per una proposta del genere? Non siamo ipocriti. I tempi di lavoro delle bicamerali sono noti e noi tempo non ne abbiamo, perché l'Europa non aspetta e i mercati internazionali sono spietati. Non vorrei che la proposta di offrire la presidenza di questa fantomatica bicamerale alle opposizioni fosse solo un doppio pacco per rendere meno indigesto agli italiani il pacco del Conte tre".  Lo dichiara Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.

Niente documento dalla riunione del tavolo sul programma
La riunione del tavolo sul programma del governo non dovrebbe concludersi con un documento scritto. Lo hanno riferito ai cronisti Bruno Tabacci, leader di Cd, e Antonio Tasso, capogruppo del Maie alla Camera. "Non ci sarà alcun documento alla fine della riunione - ha spiegato Tasso - che serve piuttosto a verificare se non ci sono condizioni ostative ad andare avanti con le intese sul nome da indicare al presidente Mattarella per l'incarico". Analoghe le parole di Tabacci, che ha confermato l'assenza di un documento programmatico scritto al termine del tavolo.

Rosato (Iv): "Serve un documento scritto"
"Un governo nasce su un programma, è un fatto banale", dice Ettore Rosato di Iv a Tagadà su La7 a proposito del documento sul programma. "Serve un documento scritto e quella del cronoprogramma è una idea che condividiamo". "Il tavolo è convocato per parlare di altro, di temi, non del nome del premier. A noi va bene un governo che sia molto chiaro sui contenuti", ha detto Rosato, a La7. "Vediamo, dipende da come finisce la discussione". Così Rosato ha preferito evitare di indicare percentuali sulla nascita di un governo Conte Ter. "Non mi butto mai, i numeri sono cose importanti e delicate", ha aggiunto. "Non mi permetto di tirare Mario Draghi per la giacchetta ma dico una cosa che pensano tutti gli italiani: è una straordinaria risorsa per il Paese",  ha detto Rosato. "Draghi sarebbe un magnifico premier? Sarebbe un magnifico quello che volete - ha replicato sorridendo Rosato -. in questa fase non stiamo giocando a cercare il più bello, e mettiamo il più bello, ma stiamo costruendo un governo, e si costruisce con delicati equilibri. soprattutto, il governo non lo fa Italia Viva. E' un governo di coalizione". "E' assolutamente vero, ed è nell'interesse di un rapporto diverso che si deve instaurare con l'opposizione. vale per le riforme e anche per la gestione del recovery: non si può fare da soli, sono terreni su cui coinvolgere l'opposizione", ha detto Rosato su La7, confermando che il suo partito, al tavolo sul programma, ha chiesto l'istituzione di una commissione bicamerale per le riforme con presidenza all'opposizione.



Chi partecipa
Per il gruppo Misto, ogni componente è presente con una figura politica e una tecnica. Una quindicina le persone che hanno partecipato al tavolo. La riunione si è svolta nella sala della Lupa, a Montecitorio. Ci sono stati i capigruppo di M5S Davide Crippa ed Ettore Licheri, quelli del Pd Graziano Delrio e Andrea Marcucci, per Italia Viva i capigruppo Maria Elena Boschi e Davide Faraone, per Liberi e Uguali Federico Fornaro e Loredana De Petris, per 'Europeisti - MAIE - Centro Democratico' del Senato i senatori  Raffaele Fantetti e Maurizio Buccarella, per il Gruppo parlamentare 'Per le Autonomie del Senato Albert Laniece e Gianclaudio Bressa, per CD-Maie Bruno Tabacci ed  Antonio Tasso.

I temi in discussione
Sul tavolo tutti i temi, dai più discussi come la giustizia e la sanità, alle riforme istituzionali, legge elettorale, politiche industriali e del lavoro. Proprio sulla revisione delle politiche attive del lavoro, si apprende, sarebbe stata raggiunta un'intesa questa mattina.Il presidente Fico ha messo a disposizione dei gruppi anche altre sale della Camera nel caso ci fosse l'intenzione di dividersi in tavoli tematici per proseguire più spediti, ma la maggioranza dei gruppi ha ritenuto di dover procedere in un'unica formazione.

Gli scenari possibili
Resta però ancora un clima di incertezza, a partire dalle scelte di Matteo Renzi che non ha ancora dato il via libera all'indicazione di Giuseppe Conte come futuro presidente incaricato. Stessa incertezza sulla stesura del programma. Su questo punto, si apre un dibattito, non solo nel merito, ma anche nel metodo. Bruno Tabacci, Presidente di Centro democratico, ha le idee chiarissime sui limiti di una trattati va portata avanti da Fico: "Il programma-patto di legislatura dovrà essere definito con Conte quando sarà incaricato. Ma poiché sappiamo scrivere, abbiamo offerto oggi 5 punti, per dire che non possiamo giocare al fatto che in fase esplorativa facciamo un programma e poi decidiamo chi lo realizza".

Dietro le quinte si tratta già sui nomi; gli ottimisti trattano su quelli dei ministri, i più accorti su quello del premier, gli sherpa di Italia viva su ipotesi alternative alla riedizione dell'attuale maggioranza giallo rossa, il cosiddetto piano B. M5s, Pd e Leu tengono la posizione: non ci sono subordinate al Conte ter. Le differenze su programma e ministri non mancano, ma l'intenzione è quella di trovare una soluzione, cercando di evitare nodi divisivi come il Mes. 

Se poi l'esplorazione fallisse, se Iv tenesse duro sul no a Conte e gli altri partiti sulla chiusura ad altri premier, si scommette sull'ipotesi B. Cioè un governo con una maggioranza più ampia e un premier tecnico. Due sono ovviamente le variabili: l'ampiezza della maggioranza (si va da quella Ursula, che spazia dal M5s a Fi, a quella di larghe intese che si avventura fino a un sostegno diretto o indiretto della Lega) e il nome di chi potrebbe guidarla. A un allargamento della maggioranza hanno aperto sia lo stesso Renzi che Silvio Berlusconi. I contatti tra i due partiti sono costanti. Giovanni Toti in una intervista   sollecita "un premier forte in Europa e non abbiamo cambiato idea", "un premier che sappia unire le forze economiche e sociali e che abbia credibilità con i cittadini ma anche con le istituzioni europee e con i mercati finanziari". E dal Pd, che ha sempre chiesto il Conte ter, Luigi Zanda spiega: "Oggi sia Pd che 5Stelle puntano tutto su un Conte-ter e non fanno ipotesi di un eventuale fallimento. Mi sembra però certo che, in qualsiasi circostanza, si dovrebbero evitare elezioni politiche anticipate e prevedere che all'Italia servirà una soluzione politica fortemente europeista con un governo formato e presieduto da una personalità di alto profilo e una maggioranza forte".

Zingaretti: "Conte e Gualtieri punti fermi"
Il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha convocato per le 13 il Comitato politico del partito, di cui fanno parte i membri della segreteria, la delegazione al governo e i capigruppo. La riunione, on-line, si è svolta durante la pausa del tavolo tematico sul programma di governo. "Sono cose che non vanno nemmeno ripetute perché poi diventano una notizia". Così Zingaretti, a margine di una iniziativa della Regione Lazio, risponde a chi gli chiede se sul fronte del governo Giuseppe Conte e Roberto Gualtieri siano dei punti fermi.

Renzi: "A fine settimana spero nuovo governo all'altezza delle sfide"
"Alla fine di questa settimana avremo, spero, il nuovo governo. Dovrà essere all'altezza delle sfide di questo periodo. E dovrà essere un governo di persone capaci e meritevoli. Solo così l'Italia si salva, solo così". Lo scrive Matteo Renzi, leader di Italia viva, nella e-news.

Il centrodestra boccia ipotesi contratto. Meloni rilancia sul voto
Intanto il centrodestra insiste nel giudicare ogni ipotesi di Conte ter una soluzione inadeguata a risolvere i problemi del paese. Secondo Licia Ronzulli (Fi), non è possibile riproporre "una maggioranza che ha già fallito". Anche l'ipotesi di ripartire da un 'contratto' scritto viene bocciata dall'azzurro Giorgio Mulè: "Pensare di rilanciare l'economia e il piano vaccinale di un Paese in ginocchio con l'ennesimo patto scritto sull'acqua che omette il Mes e rinsalda l'ego di alcuni -osserva -  è semplicemente pericoloso". Sul dopo, intanto, si confermano le divisioni tra chi, come Silvio Berlusconi, auspica un governo di "alto profilo" e chi,come Giorgia Meloni insiste sulle urne. Matteo Salvini, per un giorno sembra abbandonare l'idea di un esecutivo a guida centrodestra per spingere anche lui a favore del voto anticipato: "Decreti urgenti su ospedali e vaccini, su riapertura scuole e difesa del lavoro, sui rimborsi alle imprese e sull'utilizzo dei fondi europei, e poi subito al Voto! Senza perdere più tempo. Basta -conclude il leader leghista - con questo squallido e vergognoso teatrino". "Faccio appello al presidente Mattarella, garante dell'unità e della tenuta sociale: Presidente, non permetta che passino altri giorni, altre ore, ogni giornata persa è un'azienda che chiude, un operaio che perde il lavoro" ha dichiarato in serata Matteo Salvini intervistato da Nicola Porro a Quarta Repubblica (Rete4). "Se hanno i numeri domani vengano in parlamento e lavoriamo, se non hanno i numeri basta, a casa, fine: ed entro Pasqua c'è un nuovo parlamento", ha detto il segretario della Lega.