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POLITICA

Il premier ospite alla festa nazionale di Articolo 1

Governo, Conte: "l'Italia ha bisogno di riforme non di fenomeni"

"Ora c'è un ottimo clima, non esistono personalismi" afferma il premier. Su una nuova alleanza con la Lega: "Il mio 'no' vale all'infinito". Sui migranti e l'Ue: "Oggi redistribuzione dei migranti subito, prima chiedevo cortesie personali". E su Renzi: "Era nell'aria, sorpreso dai tempi"

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Il cambio di governo ha sorpreso anche Giuseppe Conte, il presidente del Consiglio lo racconta parlando alla festa nazionale di 'Articolo 1'.

"Nel volgere di pochi giorni ho respirato un cambiamento nel paese innanzitutto. Mi ha molto sorpreso. La mia sensazione è che il Paese abbia a un tratto a ragionare in termini diversi. Si sono poi create le premesse politiche... è stato un fuoco concentrico di sollecitazioni", ha detto, intervistato da Enrico Mentana. "La prospettiva vera  - ha continuato Conte - ha assunto contorni ben definiti quando c'è stata la decisione di parlamentarizzare la crisi. Per me il passaggio davanti al Parlamento è il passaggio più trasparente e lineare. Solo con la trasparenza le istituzioni riacquistano la fiducia dei cittadini. Quello che posso garantire è la massima trasparenza nei confronti dei cittadini. Ciascuno degli interlocutori si assume la propria responsabilità di fronte al Parlamento, ai rappresentanti del popolo".

La Lega voleva proseguire, ma ho detto no
"Al Senato, poco prima che parlassi, la Lega ha ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato concretamente di voler proseguire l'esperienza di governo. Io ho detto assolutamente no" ha detto il premier. "Il mio "no" detto a Biarritz era all'infinito. Lo vede quell'orizzonte oltre il Colle?" ha concluso.

Porti chiusi formula riduttiva, mai accettata
"Quando ho parlato di immigrazione non ho mai accettato la formula riduttiva di "porti aperti e porti chiusi" e ho sempre ragionato di rispetto dei diritti fondamentali" ha affermato ancora Conte, soffermandosi sul tema dell'immigrazione.

Non vedo le Ong come nemiche del popolo
"Non vedo le Ong come nemiche del popolo, nei miei interventi non vi è mai l'ombra di questa valutazione. Il tema dell'immigrazione è complesso, invito a considerare che una visione adeguata richiede un approccio multi livello. Perché dobbiamo occuparci solo dello sbarco? Il problema è serio". ha detto.

Il problema non sono solo gli sbarchi, in Libia campi inaccettabili
"Il problema dell'immigrazione non è solo quello dello sbarco e ci impone di fare pressioni perché in Libia ci sono dei centri dove si vive in condizioni inaccettabili. L' ho detto ieri anche al presidente al Sarraj" ha aggiunto il premier.

Oggi redistribuzione dei migranti subito, prima chiedevo cortesie personali
"Oggi la redistribuzione europea ci viene assicurata subito. Prima passavo i fine settimana a chiedere cortesie personali, oggi chiedo una cortesia di sistema. E, se mi posso permettere, non è una cortesia: chiedo quello che deve pretendere l'Italia" ha precisato Conte.

Per l'Italia c'è solo la prospettiva europeista
Per l'Italia non c'è altra prospettiva che quella europeista, anche se l'Ue ha bisogno di cambiare linea ha poi detto il presidente del Consiglio. "Per me prospettive diverse (da quella europeista, ndr) sono semplicemente velleitarie, non avevamo altra prospettiva. Ma sono stato altresì consapevole che la nostra casa comune europea sta attraversando un periodo difficile".

L'europeismo acritico fa male, serve un contributo lucido
"L'Ue sta  attraversando un momento critico, ho sempre ragionato di un europeismo non fideistico: fa male un atteggiamento acritico,  serve invece un contributo lucido e critico nella  consapevolezza di essere in un sistema integrato" ha quindi precisato.

Renzi? Sorpreso dai tempi, ma il governo è sostenibile
Della scissione di Renzi "mi hanno sorpreso i tempi, e l'ho detto francamente a Renzi. Nel momento in cui un presidente incaricato in riserva deve scioglierla è bene che abbia piena contezza di come si predispongono le forze di governo. Se avessi saputo della decisione, lo dico anche nell'interesse del gruppo che si è formato, avrei preteso e voluto un'interlocuzione diretta con il gruppo stesso" ha affermato Conte, assicurando che "non è venuta meno la sostenibilità del progetto" di governo.

La mia formazione è di sinistra, ma mai militante
"Io non ho avuto incroci con questa sinistra perché non sono mai stato militante ma sono stato sempre molto attento per passione civica. La mia formazione è di sinistra, di cattolicesimo democratico. Abbiamo alcune sensibilità di temi" ha detto ancora il premier.

Non calerà l'attenzione sul reddito di cittadinanza
"Non dobbiamo distogliere l'attenzione dal reddito di cittadinanza, dobbiamo lavorare all'aspetto della formazione e a quello occupazionale perché solo così quel provvedimento non avrà carattere assistenzialistico" ha sottolineato.

Dai privati non c'e' stato il riscontro atteso su Quota 100, ma un ricambio c'e' stato
"Progettando Quota 100 avevo incontrato le partecipate dello Stato: da una ricognizione fatta a palazzo Chigi era emersa  una buona dose di ricambi tra prepensionamenti e nuove  assunzioni. Pesa molto il fatto che non tutti hanno potuto  beneficiare di questa prospettiva e che nell'imprenditoria  privata non c'è stata questo riscontro" ha spiegato poi Conte. "Un ricambio - ha  però voluto sottolineare - c'è stato. Attenzione, non  distruggiamo questo progetto riformatore. Quota 100 era un omaggio a una situazione ereditata dove c'erano state persone  che in prossimità della soglia pensionistica si erano viste dilatato l'orizzonte lavorativo, con un disagio esistenziale e familiare".

Stop a personalismi, ora c'è ottimo clima di lavoro
"C'e' un ottimo clima di lavoro, nella squadra di governo ci siamo detti dall'inizio che abbiamo preso un grande impegno con i cittadini e che non esistono personalismi. Bisogna mettere da parte l'io, ciascuno di noi è chiamato a inserirsi in questo progetto" ha continuato il presidente del Consiglio, interpellato da Enrico Mentana che gli chiedeva se nel nuovo governo ci sia maggiore amalgama rispetto al precedente.

Di Battista? Io del Pd mi fido
Conte non raccoglie l'invito di Alessandro Di Battista a non fidarsi del Pd. "Io mi fido del Pd perché è una forza che ha scelto responsabilmente di sostenere questa esperienza di governo" ha detto.

L'Italia ha bisogno di riforme non di fenomeni
L'Italia ha bisogno di riforme e non di "fenomeni". Lo ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conte parlando alla festa di 'Articolo 1'. "Il nostro paese non ha bisogno di fenomeni, ha bisogno di realizzare" le riforme. Quello del governo "e' un progetto riformatore che ha una prospettiva".