MONDO
Henri de Monspey si è impossessato di 150 metri quadri di un palazzo
Il conte prende la mansarda a Mosca. A processo per abusivismo
Il discendente di una nobile famiglia francese avrebbe danneggiato un edificio nel centro della capitale russa ed allagato diversi appartamenti
Un commerciante di origine francesi che vive in Russia, Henri de Monspey, di nobile famiglia ed inoltre pronipote del fondatore della fabbrica di porcellana Raynaud Limoges, sarà processato in Russia per abusivismo edilizio.
Oltre due anni fa il 'conte' de Monspey, che commercia in pezzi rari e d’antiquariato di porcellana, ha acquistato nella capitale russa un piccolo appartamento di circa 60 metri quadri. In seguito de Monspey si è appropriato di una mansarda, che per la legge russa è un bene condominiale inalienabile, costruendo un attico di 150 metri quadri. In pratica ha trasformato l’alloggio in un immobile di lusso, ma ha anche danneggiato la struttura residenziale, distrutto tubature, allagato gli appartamenti degli inquilini di sotto.
Le denunce alla polizia sono rimaste a lungo senza esito, qualcuno maligna per le elargizioni di laute “ricompense” a funzionari. Alla fine, constatato il pericolo di crollo del palazzo, il caso è finito in tribunale. Il 'conte' Henri de Monspey, oltre a dover smantellare l’attico, ripristinare la mansarda originale e pagare il risarcimento dei danni ai condomini danneggiati, rischia di finire in prigione per abusivismo edilizio.
Oltre due anni fa il 'conte' de Monspey, che commercia in pezzi rari e d’antiquariato di porcellana, ha acquistato nella capitale russa un piccolo appartamento di circa 60 metri quadri. In seguito de Monspey si è appropriato di una mansarda, che per la legge russa è un bene condominiale inalienabile, costruendo un attico di 150 metri quadri. In pratica ha trasformato l’alloggio in un immobile di lusso, ma ha anche danneggiato la struttura residenziale, distrutto tubature, allagato gli appartamenti degli inquilini di sotto.
Le denunce alla polizia sono rimaste a lungo senza esito, qualcuno maligna per le elargizioni di laute “ricompense” a funzionari. Alla fine, constatato il pericolo di crollo del palazzo, il caso è finito in tribunale. Il 'conte' Henri de Monspey, oltre a dover smantellare l’attico, ripristinare la mansarda originale e pagare il risarcimento dei danni ai condomini danneggiati, rischia di finire in prigione per abusivismo edilizio.