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POLITICA

Le comunicazioni del premier nell'Aula della Camera

Conte: nel prossimo Consiglio Ue sfide cruciali anche in vista delle elezioni

"Quanto alla politica commerciale, è fondamentale preservare la coesione dell'Unione europea nei confronti degli altri attori globali, dagli Stati Uniti alla Cina"

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Il premier Giuseppe Conte parla nell'Aula della Camera per le comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo, in programma il 21 e 22 marzo. Conte parla anche del memorandum di intesa sulla Via della Seta. Un unico intervento del presidente del Consiglio che tocca però diverse questioni sulle quali i parlamentari si esprimeranno, votando diversi documenti.

"Sfide cruciali nel prossimo Consiglio Ue"
Il prossimo Consiglio europeo assume una "valenza politica particolare, perché esso si svolge due mesi prima delle elezioni per il nuovo Parlamento Europeo (23-26 maggio 2019) e deve anche confrontarsi con sfide cruciali per l'Europa di oggi e di domani", ha detto il premier che ha poi affrontato la questione del mercato unico e della politica commerciale europea.

"Basta barriere nel Mercato Unico"
"Rafforzamento e approfondimento del Mercato Unico, con rimozione delle barriere ingiustificate, in particolare nel settore dei servizi, con sollecitazione per la Commissione a prospettare e realizzare una visione di lungo periodo per il futuro industriale dell'Europa. Investimenti nella ricerca e nell'innovazione. Un'equa competizione all'interno del Mercato Unico e a livello globale, con una politica commerciale ambiziosa e che protegga l'Ue contro le pratiche scorrette". Sono le azioni che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte pone al centro del prossimo Consiglio.

"Proseguire impegno commerciale con Usa e Cina"
"Quanto alla politica commerciale, è fondamentale preservare la coesione dell'Unione europea nei confronti degli altri attori globali, dagli Stati Uniti, con cui l'Ue deve proseguire l'impegno all'agenda commerciale positiva definita da Juncker e da Trump il 25 luglio scorso, e anche alla Cina", ha proseguito Conte. "Il perimetro del Memorandum of Understanding sulla Belt and Road è squisitamente economico-commerciale" e "non mette minimamente in discussione la nostra collocazione euro-atlantica", ha poi precisato il premier.  Il suo contenuto "non presenta alcun rischio per i nostri interessi nazionali ed è pienamente in linea con la strategia dell'Ue, promuovendola anzi come nessun Paese membro ha fatto sinora nel suo dialogo con Pechino", ha aggiunto.

Conte ha poi annunciato la sua partecipazione al Forum Belt and Road, in programma a Pechino il 26 e il 27 aprile. "Alla discussione al Consiglio europeo e al vertice Ue-Cina del 9 aprile seguirà la mia partecipazione alla seconda edizione del Forum Belt and Road, in programma a Pechino il 26 e il 27 aprile. Il Forum, che riunirà un numero elevato di Paesi, mi offrirà un'ulteriore occasione per promuovere, in uno spirito di collaborazione con Pechino, quella che deve essere la visione italiana ed europea sull'iniziativa Belt and Road".

Brexit: tutela per italiani anche con No Deal
A proposito della Brexit il premier ha sottolineato come "il governo italiano continuerà a lavorare per garantire la tutela dei diritti dei cittadini, delle nostre imprese e della stabilità finanziaria anche nell'ipotesi, poco auspicabile, di un'uscita senza accordo il 29 marzo 2019".

Migranti, non strumentalizzare emergenze, mi batto per gestione flussi Ue
Altra questione quella dei migranti, proprio mentre una nave ong italiana ha chiesto di sbarcare a Lampedusa. "Di fronte alla singola emergenza siamo tutti in difficoltà: dobbiamo tutti impegnarci a non strumentalizzare il singolo caso perché di fronte all'emergenza siamo tutti coinvolti", ha detto il presidente del Consiglio nelle comunicazioni in Aula alla Camera in vista del Consiglio europeo. "Il governo non si è mai sottratto all'interlocuzione sull'immigrazione. Può piacere o no, siamo portatori di una politica strutturata, multilivello. Ci siamo battuti in Ue perché fosse affermata e la trovate in buona parte nelle conclusioni del Consiglio del giugno scorso. Questo governo si sta battendo ma mi batto e mi batterò sempre perché la politica dell'immigrazione che regolazione e gestione dei flussi migratori sia affrontata in modo strutturale non emergenziale".

Clima: de-carbonizzare Ue porterebbe crescita
C'è "il sostegno italiano a un approccio ambizioso dell'Ue ai cambiamenti climatici", ha poi spiegato Conte. "Alla sfida l'Ue deve dedicare il meglio della sua capacità di adattamento ai mutamenti globali.Gli sforzi nazionali da soli non bastano. Il tema della sostenibilità è centrale anche ai fini della crescita del continente. Il potenziale di crescita dell'Europa potrebbe tornare ai livelli del passato, se solo decidessimo di accelerare la transizione verso un'Europa de-carbonizzata".