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POLITICA

Riunione a Palazzo Chigi

Conte: una manovra diversa avrebbe portato alla recessione

Incontro sugli investimenti con le principali aziende di Stato

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"Abbiamo convenuto" con i manager delle partecipate che "una diversa manovra avrebbe portato, in una prospettiva di crescita molto debole, a una fase di recessione: il nostro Paese non se lo merita, ha grandi potenzialità e lavoreremo in questa direzione".

Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlando con i cronisti a palazzo Chigi, al termine dell'incontro sugli investimenti con le principali aziende di Stato. Conte ha anche escluso la possibilità di modificare la manovra in caso di spread fuori controllo, uno scenario che ha decisamente rifiutato. E poi: "Bisogna considerare, valutate le prospettiva di crescita, che le istituzioni che si sono pronunciate sulla crescita debole adesso devono riformulare le previsioni di crescita alla luce dei piani aggiuntivi di investimento". 

Si è svolta - ha informato Conte - "la riunione che abbiamo chiamato cabina di regia per gli investimenti, la prima riunione che inaugura una cabina di regia che sarà qui a Palazzo Chigi per avviare, monitorare e assecondare il piano di investimenti che abbiamo elaborato. Abbiamo illustrato alle principali aziende di Stato la nostra manovra, i dettagli, soprattutto per quel che riguarda i piani di investimenti. Per quanto riguarda i numeri, abbiamo esplicitato che stiamo parlando di 20,7 miliardi per il prossimo triennio, parlo di quelli che abbiamo stanziato con questa legge che andiamo adesso ad approvare e poi stiamo parlando anche di quelli che erano stati precedentemente stanziati. Abbiamo anche spiegato le nostre riforme strutturali, volevamo un'interlocuzione da parte di loro che sono operatori economici privilegiati, volevamo un primo riscontro, se stiamo muovendoci bene".

Il governo ha illustrato le principali linee in materia di "semplificazione burocratica, di accelerazione dei processi di digitalizzazione, dei servizi della Pubblica Amministrazione e di semplificazione del regime fiscale".

Salvini: Fitch? Conta promozione imprese, non burocrati
"Gli imprenditori che fanno impresa, non qualche burocrate in qualche ufficio, ci ha detto che superando la legge Fornero si creeranno decine di migliaia di posti di lavoro. Questa è la promozione che mi interessa: che coloro che fanno impresa garantiscono migliaia di assunzioni nei prossimi mesi". Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini, rispondendo ai giudizi sull'Italia di Fitch.

Di Maio: tagli a editoria e a costi politica
In serata, nel corso del vertice con i ministri M5S Luigi Di Maio,  a quanto si apprende, ha chiesto con forza di inserire nella manovra il progressivo azzeramento dei finanziamenti pubblici ai giornali e il taglio dei costi alla politica eliminando il più possibile gli sprechi esistenti: auto blu e voli di Stato in primis. "Sono le nostre battaglie ed è ciò che abbiamo promesso agli italiani", ha sottolineato Di Maio.

Verso taglio mezzo miliardo euro a Difesa
Ammontano a circa 500 milioni di euro, a quanto si apprende, i tagli che saranno predisposti per il 2018-2019 alla Difesa nell'ambito della manovra. Le misure riguarderanno la sospensione di alcuni programmi (gli elicotteri NH90, i missili Camm Er ed il cosiddetto 'Pentagono italiano'), ma non saranno toccati, precisano fonti della Difesa, "gli stipendi del personale e tutto ciò che riguarda la sicurezza del Paese interna ed esterna".

Parisi: ma le partecipate sono quotate?
"Ma Enel, Eni, Leonardo, Terna, Telecom Italia sono società quotate? Come fanno i loro amministratori delegati a prendere impegni sugli investimenti in una riunione di Governo? Le condizioni del Paese sono cambiate? Rispondono agli azionisti o al Governo? Come è possibile che si prestino alle operazioni di propaganda dei 5 Stelle invece di denunciare il disastro dei tassi di interesse e dell’incertezza delle politiche economiche che stanno indebolendo il valore delle loro azioni?" Così Stefano Parisi, leader di Energie per l'Italia, dopo le notizie sull'incontro tra Governo e aziende di Stato e sulla disponibilità di società quotate a modificare i piani degli investimenti.