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MONDO

Mongolia, allarme per casi di peste bubbonica

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Nella parte occidentale della Mongolia sono stati accertati almeno due casi di peste bubbonica. Due persone sono morte e almeno 160 sono sotto osservazione. Il confine con la Russia è stato chiuso e in alcune zone della Mongolia è stata introdotta la quarantena. 

La diagnosi di peste bubbonica è stata accertata dopo la morte dei due coniugi, uomo di 38 anni e sua moglie incinta di 37 anni. A causare il decesso sarebbe la carne di marmotta. Nonostante il divieto di caccia e di consumo della carne di marmotte, a quanto pare l’uomo avrebbe ucciso una marmotta e la coppia avrebbe mangiato la sua carne. Secondo alcuni utenti che si sono scambiati i messaggi nei social russi, in Mongolia ci sarebbe la tradizione di mangiare il fegato crudo di marmotta appena uccisa. 

La coppia deceduta ha lasciato 4 figli di età compresa tra 2 e 13 anni. Sono state sottoposte all’osservazione 160 persone che avrebbero avuto contatti con la coppia contagiata. 

Le autorità mongole hanno imposto controlli severi sui voli interni in arrivo alla capitale Ulaanbaatar provenienti dalle zone coperte dalla quarantena delle città Bayan, Uglii e Khovd. Casi di peste bubbonica sono rari, di solito accadono una volta nel corso di molti anni. Proprio per questo motivo in Russia non si fanno vaccinazioni in massa contro la peste bubbonica. Per lo più si tratta di sensibilizzazione della popolazione, informando il pubblico sui focolai e l’area di diffusione della malattia tra gli animali. 

Alla popolazione si raccomanda di evitare i morsi delle pulci e di non toccare le carcasse degli animali morti.

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