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MONDO

Due risoluzioni Onu: "Abuso irreparabile"

Giornata mondiale contro le mutilazioni femminili. Vittime 150 milioni di donne

Il ministro degli esteri Gentiloni: "Italia in prima linea contro le infibulazioni". Praticate soprattutto sulle bambine dai 4 ai 14 anni, dicono gli esperti riuniti a Roma

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"L'Italia da molti anni è in prima linea nell'azione di contrasto alle mutilazioni genitali femminili (MGF) e porta avanti questa lotta anche sul piano interno con una legislazione molto avanzata", ha dichiarato il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni nella giornata internazionale sulla lotta contro le mutilazioni genitali femminili.

Italia in prima linea
"Le MGF mettono a rischio la salute delle donne e sono il risultato di condizionamenti sociali e culturali sui quali occorre agire attraverso l'educazione e la sensibilizzazione" ha continuato il ministro.

"Abuso irreparabile"
"L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato due risoluzioni storiche sulle mutilazioni genitali femminili, nel 2012 e nel 2014, che definiscono le MGF un abuso irreparabile e irreversibile che viola i diritti umani  di donne e ragazze", ha detto Gentiloni. "In entrambi i casi - ha proseguito il ministro - l'Italia ha avuto un ruolo determinante nell'azione che ha coinvolto le società civili, le organizzazioni internazionali e i Paesi maggiormente colpiti".

Due risoluzioni Onu
"Siamo molto soddisfatti del fatto che proprio i Paesi dove le MGF sono ancora praticate siano stati i promotori delle risoluzioni all'Onu" ha affermato Gentiloni. "Ora è essenziale proseguire con attività di sensibilizzazione e formazione e con iniziative contro la violenza di genere e le pratiche discriminatorie, per aumentare la consapevolezza nelle popolazioni dell'ingiustizia e pericolosità di tale pratica", ha concluso il ministro, aggiungendo che  "oggi le Rappresentanze Permanenti d'Italia alle Nazioni Unite a New York e Ginevra co-organizzeranno due eventi di sensibilizzazione, insieme a un ampio gruppo interregionale di Paesi e agli organi e alle agenzie delle Nazioni Unite maggiormente impegnati contro le MGF".

150 milioni le donne sottoposte a infibulazione
Una pratica ancora troppo diffusa. Secondo l'ultimo rapporto dell'Organizzaizonemondiale della sanità (2014) sono tra i 140 e i 150 milioni le bambine e le donne sottoposte nel mondo a qualche forma di mutilazione genitale femminile (Mgf), in gran parte concentrate in 29 Paesi. E nei prossimi dieci anni, fa sapere ancora l'OMS, altre 30
milioni saranno a rischio infibulazione.

Soprattutto sulle bambine dai 4 ai 14 anni
"Le mutilazioni genitali femminili - sottolineano gli esperti riuniti all'auditorium del Ministero della salute - vengono praticate principalmente su bambine tra i 4 e i 14 anni, ma l'età può essere ancora più bassa: in alcuni Paesi vengono operate a un anno di vita o persino neonate di pochi giorni".

Anche in Europa
Secondo il Parlamento europeo, "il numero di donne provenienti da Paesi a forte tradizione escissoria, già sottoposte a una forma di mutilazione, si aggira intorno alle 500mila unità, mentre sarebbero 180mila le bambine a rischio di subire la pratica ogni anno nel nostro continente"