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POLITICA

Salgono le quotazioni di Maugeri all'Eni e Giordo in Finmeccanica

Governo, oggi saranno nominati i nuovi manager delle controllate

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Ultime ore per il governo per la scelta di chi andrà a guidare le principali società partecipate dal Tesoro: Eni, Enel, Finmeccanica, Terna e Poste. Accantonata l'ipotesi di rendere note le liste già nel fine settimana, l'esecutivo Renzi aspetta la chiusura delle Borse di oggi per svelare le carte, come annunciato dallo stesso premier che ha atteso anche il rientro da Washington del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. Un ruolo rilevante avranno le quote rosa.

La prima in ordine di tempo è l'Eni la cui assemblea si terrà l'8 maggio. Le liste vanno presentate 25 giorni prima dell'assemblea. Oggi sarà l'ultimo giorno utile anche per la lista di Finmeccanica che riunisce l'assemblea il 9 maggio. Per Enel c'è più tempo perché l'assemblea è il 22 maggio, così come per Terna che l'ha convocata il 27, ma è probabile che le indicazioni dei nomi per il rinnovo dei board arriveranno comunque tutte insieme oggi.

Le nomine, è certo, saranno all'insegna della novità, come ha chiaramente spiegato lo stesso Padoan da Washington: a guidare le aziende partecipate dal Tesoro saranno "persone competenti e in alcuni casi nuove", ha detto il ministro. Sulla stessa lunghezza d'onda il sottosegretario di Palazzo Chigi, Graziano Delrio, che con Renzi sta lavorando al dossier. Delrio ha sottolineato che gli italiani "saranno assolutamente sorpresi. Faremo scelte di discontinuità ma senza disperdere le energie migliori già presenti".

Difficile dunque per gli attuali vertici di Eni, Enel, Terna e Finmeccanica restare in sella. Paolo Scaroni ad di Eni, Fulvio Conti, ad di Enel e Flavio Cattaneo, numero uno di Terna, sono al terzo mandato. Inoltre proprio il Senato ha approvato, con il parere favorevole del governo, una risoluzione che fissa a tre il limite per i mandati dei vertici insieme alla necessità di requisiti di onorabilità così come richiesto dallo stesso Tesoro e da Cdp per le società controllate dal Mef. I due azionisti di maggioranza hanno chiesto che sia introdotta una clausola sull'onorabilità del consiglio nello statuto delle società partecipate nelle prossime assemblee di maggio.

Per questo la posizione di Paolo Scaroni appare essersi complicata dopo la condanna per reati ambientali in primo grado per la centrale di Porto Tolle ai tempi in cui era ad di Enel. L'ad risulta indagato poi per un giro di presunte tangenti versate dalla controllata di Eni, Saipem, per appalti in Algeria. Per il suo posto si parla insistentemente di Claudio Descalzi, attuale direttore generale della divisione Produzione ed Esplorazione, ma nelle ultime ore sembra prendere sempre più quota il nome dell'ex direttore strategie dell'Eni, Leonardo Maugeri, uscito nell'agosto 2011 per divergenze con Scaroni. Attualmente insegna ad Harvard ed è nel circolo di consulenti del presidente Barack Obama.

Più facile la posizione di Fulvio Conti assolto nel processo per Porto Tolle. Ma difficile comunque che passi al ruolo di presidente dal momento che il governo punta sul rinnovamento pur senza disperdere le competenze interne ma non è escluso che proprio questo elemento potrebbe alla fine aiutarlo a restare come presidente. Per il ruolo di amministratore delegato in primo piano sembra esserci l'attuale amministratore delegato di Enel Green Power, Francesco Starace. Ma in lista c'è anche l'attuale direttore finanziario di Enel, Luigi Ferraris.

Per Finmeccanica in pole position Giuseppe Giordo, attuale ad di Alenia Aeronautica, mentre dovrebbe essere confermato Gianni De Gennaro alla presidenza. In corsa per la poltrona di ad delle Poste sembra avere sempre più chance Domenico Arcuri, attuale ad di Invitalia.

Tra i nomi alla presidenza prendono comunque sempre più quota quelli rosa. Emma Marcegaglia, Paola Severino, ex ministro della Giustizia, e Patrizia Grieco, numero uno di Olivetti, potrebbero essere le candidate per la presidenza di Eni ed Enel. Mentre l'attuale ad dell'Espresso, Monica Mondardini, potrebbe essere la prossima presidente delle Poste.

La tornata di nomine non si esaurisce con i colossi a partecipazione pubblica. La stagione dei rinnovi dei vertici aziendali, infatti, è solo all'inizio perché molte società partecipate direttamente dal Mef hanno la dirigenza in scadenza. A breve dovranno essere rinnovati i Cda, tra gli altri, di Enav, Consap, Istituto Luce e Poligrafico.