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MONDO

Paul Nuttall, il leader anti-Ue che vuole risollevare l'Ukip

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Paul Nuttall
Paul Nuttall, ex professore di storia di 40 anni, ha la missione di dare nuova linfa al partito euroscettico Ukip dopo che il Paese ha deciso di dire addio all'Unione europea, obiettivo che è stato il cavallo di battaglia del movimento per un decennio. Dichiaratamente scettico sul cambiamento climatico e ferreo sostenitore della riduzione dell'immigrazione, Nuttall ha assunto la leadership dell'Ukip dopo le dimissioni del carismatico Nigel Farage giorni dopo la vittoria del sì nel referendum sulla Brexit del giugno 2016.

L'uscita di scena di Farage aveva aperto una cruenta battaglia per la successione nello Ukip. Steven Woolfe, uno dei favoriti, era finito in ospedale dopo una lite con Diane James, designata come leader a settembre e poi rinunciataria dopo 18 giorni a causa delle pressioni della "vecchia guardia". In queste acque agitate era emerso il nome di Nuttall, che ha preso le redini del movimento a novembre scorso, appena cinque mesi prima che la premier conservatrice Theresa May convocasse a sorpresa elezioni generali anticipate.

Secondo i sondaggi, la formazione populista potrebbe passare dal 12,6% dei voti ottenuti nel 2015 a circa il 5%. Le elezioni municipali di maggio in Inghilterra, Scozia e Galles hanno anticipato uno scenario cupo per l'Ukip, che ha perso 146 consiglieri che aveva ottenuto quattro anni prima. Alla guida del partito è l'uomo che aspira a "rimpiazzare il partito laburista" nel Paese e a convertire l'Ukip nella "voce patriottica della classe lavoratrice", secondo quanto ha detto nel suo primo discorso da leader del movimento. 

Nuttall si è laureato in Storia alla Liverpool Hope University e ha poi vissuto per un periodo in Spagna, a Barcellona, prima di tornare nel Regno Unito come professore per l'università dove aveva studiato. È entrato in politica nel 2002, presentandosi a 25 anni per il partito conservatore in elezioni municipali a Bootle, nel nord dell'Inghilterra. Nel 2004 si è unito all'Ukip e ha guidato un gruppo locale prima che la sua carriera spiccasse il volo nel 2009, quando è stato eletto all'Europarlamento.

Nel 2010 Farage lo ha designato come suo numero due, e un anno dopo Nuttall ha assunto la direzione politica della formazione. Nato negli anni '80 in una famiglia cattolica di Liverpool, dove il Labour dominava la scena politica, Nuttall ha inserito tra i suoi ideali politici la lotta contro il "marxismo culturale": "Ha trasformato l'insensato in accettabile e il senso comune in inaccettabile", ha scritto sul suo blog. 

Nel 2011 ha divorziato dopo un matrimonio di tre anni, ha un figlio e parla apertamente della sua passione per il calcio, come tifoso del Liverpool dove giocò in una categoria giovanile. E il football ha causato alcune delle controversie che hanno agitato i suoi primi mesi alla guida del fronte antieuropeo. A febbraio ha infatti dovuto cancellare dalla sua pagina web riferimenti a una presunta carriera "professionale" e ha ammesso di non avere amici tra i morti nella tragedia dello stadio di Highbury del 1989, come aveva invece detto dando il via a polemiche e critiche.

Nuttall non era stato tra i pochi che avevano accompagnato Farage negli Stati Uniti dopo la vittoria elettorale del repubblicano Donald Trump, ma ha difeso le sue politiche. "Né la Brexit né la vittoria di Trump si spiegano con una componente emotiva, ma con l'affermazione della verità. Entrambi si sono prodotti perché la gente ha capito che la verità è che la classe dominante non stava agendo a favore dei suoi interessi", ha dichiarato.