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ITALIA

La confessione

Palermo, seppellisce l'anziano cui badava e per 2 anni ne riscuote la pensione

La donna, che accudiva l'87enne da oltre vent'anni, lo ha trovato morto nel novembre 2012. Dopo avere tenuto il corpo in casa per dieci giorni, avrebbe deciso di seppellirlo in un suo appezzamento di terreno nelle campagne di Corleone

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Ha nascosto per 2 anni il cadavere del pensionato che assisteva per continuare ad incassarne la pensione. E' accaduto a Corleone, dove una badante cinquantenne ha deciso di confessare la storia al suo avvocato, portando la polizia a ritrovare il corpo dell'anziano seppellito nelle campagne del paese in provincia di Palermo.

Confessa tutto: "Non reggo più, voglio farla finita"
E' stata la stessa badante a confessare tutto, dopo essersi confidata con un legale, l'avvocato Antonio Di Lorenzo. "E' venuta nel mio studio - spiega l'avvocato -. Mi ha detto che voleva farla finita, voleva suicidarsi non ce la faceva più a sopportare quella situazione. Dopo averla rasserenata ho chiamato la polizia. Adesso aspettiamo che la scientifica trovi il cadavere". La donna, che  non è ancora in stato di fermo, ha indicato anche il luogo dove avrebbe seppellito il corpo del pensionato, nei pressi di una piccola costruzione di sua proprietà. 

Seppellirne il corpo per riscuoterne la pensione
La signora ha assistito per vent'anni l'uomo di 87 anni, fino a quando, nel novembre del 2012, tornando a casa lo ha trovato morto per cause naturali. Una decina di giorni dopo il decesso, non potendo più tenere in casa il cadavere, la badante ha deciso di seppellirlo in campagna, in modo da poter continuare a godere della pensione sociale riconosciuta dall'Inps all'anziano. Così, dopo averlo chiuso in un sacco e portato in contrada Piano di Corte, la badante ha scavato una buca e lo ha seppellito, continuando a fare la vita di sempre, certa che nessun parente sarebbe mai venuto a chiedere informazioni sull'uomo. Una verità divenuta però ogni giorno più pesante nella coscienza della donna, che nei mesi successivi ha continuato a condurre la vita normalmente, ma che successivamente ha avvertito l'esigenza di "liberarsi" di quel segreto. Da qui la decisione di confessare una storia di solitudine e degrado sulla quale la Procura di Termini Imerese adesso dovrà cercare di fare piena luce.