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POLITICA

M5S all'attacco

5 Stelle in Aula, battaglia a tutto campo. E Grillo incita i suoi: "Siamo la nuova Resistenza"

Giornata di alta tensione in Parlamento con il Movimento che occupa le commissioni, protesta e annuncia ricorsi contro la "ghigliottina" decisa dalla Boldrini e presenta la richiesta di impeachment per Napolitano

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Beppe Grillo
"Siamo la nuova resistenza". Lo dice Beppe Grillo sul suo blog, incoraggiando i Cinque Stelle ad andare avanti con la determinazione mostrata in Aula. "Per vedere dove andrà a finire questo Paese guardo il mare, guardo un po' l'orizzonte. Vedo delle cose che non so neanche come interpretare. Siamo nella metafisica. C'è una legge elettorale fatta da un pregiudicato insieme a una specie di cartone animato e Verdini. Come si fa a pensare di fare una legge elettorale fatta da Verdini e da Berlusconi? Verdini ha incriminazioni e processi in corso. Non so se sarà condannato o meno, ma non si affida una roba così a uno che ha questi processi, che è un massone. Essere massoni non è reato, però se vogliono governare con la massoneria formino un nuovo partito, il Partito dei massoni, si fanno eleggere, prendono i voti e vanno dentro", spiega Grillo. 

Pronto il ricorso alla Consulta
Il M5S intende presentare ricorso alla Corte costituzionale per sollevare conflitto di attribuzione nei confronti della presidente Boldrini e dei presidenti delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia. Obiettivo: ottenere l'annullamento delle ultime votazioni su dl Bankitalia, legge elettorale e dl carceri. Intanto, prosegue la bagarre in Parlamento. Le porte di accesso agli uffici della presidente della Camera Laura Boldrini a Montecitorio sono sbarrate. Le porte a vetri blindati risultano chiuse a chiave: devono essere aperte dall'interno dai commessi dell'anticamera. Non era mai successo. "Dopo aver atteso mezz'ora ci siamo allontanati dall'ufficio di presidenza perché la Boldrini era riunita con la maggioranza per decidere il da farsi. Decidono sempre fuori dalle sedi competenti e noi non ci stiamo", dice Luigi Di Maio annunciando che il M5S lascia l'ufficio di presidenza della Camera convocato sugli incidenti. 

Tensione con il Pd alla Camera
Tensione anche in sala stampa alla Camera. Alcuni deputati grillini, fra cui Alessandro Di Battista, hanno "fatto muro" fisicamente e poi urlato, impedendo, così, al capogruppo Pd Roberto Speranza di parlare di fronte alle telecamere nella saletta di Montecitorio adibita a questo. Il capogruppo ha dovuto alla fine rinunciare e fra lui e i deputati grillini sono volate parole grosse e ne è sfociata una discussione piuttosto animata. L'episodio dopo le tensioni nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia. I deputati M5S hanno occupato l'aula e la presidenza dove si esaminava il dl carceri. La presidente Donatella Ferranti ha cambiato sede di esame e messo direttamente in votazione il mandato al relatore che ha avuto l'ok con gli emendamenti tutti respinti per l'Aula. Le tensioni sono proseguite anche dopo il voto della Commissione Affari Costituzionali della Camera sulla legge elettorale. 

Protesta in Aula
I due parlamentari del Pd Emanuele Fiano e Nico Stumpo sono usciti a forza di spintoni dalla commissione bloccata dai deputati di M5S e sono stati portati via a forza dai colleghi perché stavano per venire alle mani con i grillini. Alla fine del blocco c'è stato anche un violento alterco verbale tra il presidente Francesco Paolo Sisto e alcuni deputati di M5S. "Ieri abbiamo assistito in quest'Aula a comportamenti ed episodi gravissimi, del tutto estranei a ogni cultura istituzionale ed a ogni prassi democratica". Lo ha detto nell'Aula della Camera la presidente Laura Boldrini, applaudita da tutta l'Aula. I deputati Pd erano tutti in piedi. Del M5S erano presenti solo in tre. A tutti - ha aggiunto Boldrini - "chiedo un comportamento consono all'Aula parlamentare e di non ostacolare i lavori del Parlamento", dentro e fuori dall'Aula.  

Le polemiche sulla "ghigliottina"
Mentre la Boldrini parlava e l'Aula applaudiva, Fabio Toninelli, uno dei tre M5S in Aula si è messo un bavaglio sulla bocca. "Ieri mi sono assunta una responsabilità derivante da comportamenti altrui, da rigidità contrapposte di diverso segno che hanno scaricato l'onere di una decisione assai difficile sulla Presidenza della Camera", dice Laura Boldrini riferendosi alla sua decisione di applicare la ghigliottina sul dl Imu-Bankitalia. I Cinquestelle hanno anche disertato i lavori dell'Aula del Senato incentrati sulla discussone generale del dl Delega fiscale. Anche a Montecitorio i deputati non si sono presentati in Aula tranne Danilo Tonienelli, Mimmo Pisano e Daniela Lupo.