POLITICA
Governo sempre diviso sulle dimissioni
Il legale di Siri: farà dichiarazioni spontanee e consegnerà una memoria ai magistrati
L'avvocato Pinelli: "E' del tutto inveritiero che tale scelta corrisponda ad un intento di sottrarsi al confronto con l'Autorità Giudiziaria". Ma lo scontro tra Salvini e Di Maio sulle dimissioni del sottosegretario leghista ai Trasporti indagato per corruzione non si ferma. Conte: domani Consiglio dei ministri sereno

Armando Siri, indagato per corruzione, renderà dichiarazioni spontanee e consegnerà una memoria difensiva ai magistrati. E' quanto precisa il suo legale. "In riferimento alle notizie apparse su alcuni organi di stampa, si precisa che in sede di presentazione spontanea del senatore Armando Siri verrà depositata una memoria difensiva al precipuo fine di rappresentare, in modo esaustivo e documentale, i rapporti con Paolo Franco Arata", scrive in una nota l'avvocato Fabio Pinelli, difensore del sottosegretario ai Trasporti sulle cui dimissioni si è acceso da giorni uno scontro nel governo tra la Lega e il Movimento 5 Stelle.
"È pertanto del tutto inveritiero che tale scelta corrisponda ad un intento di sottrarsi al confronto con l'Autorità Giudiziaria, confronto del resto richiesto dallo stesso sottosegretario. Infatti, unitamente alla presentazione della memoria difensiva, il senatore Armando Siri renderà dichiarazioni e risponderà ad eventuali richieste di chiarimenti avanzate dai magistrati", conclude il penalista.
Salvini: no prove certe, chiedo qualcosa in più
"Non c'è neanche una prova certa ma chiacchierate telefoniche di terze persone che coinvolgono altre persone e su questo chiedo qualcosa in più". Così il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, torna a parlare del caso Siri. "Se c'è la prova di colpevolezza, tanti saluti a prescindere dal colore politico. Però la colpa va dimostrata", ha aggiunto riferendosi alla possibile conta nel Consiglio dei ministri di domani in cui il premier Conte si è impegnato a porre la revoca del mandato del sottosegretario leghista.
Di Maio a Salvini: necessario passo indietro, oggi ultimo giorno utile
Ma i 5 Stelle rimangono irremovibili nella richiesta delle dimissioni. "Siri 'ha asservito la funzione pubblica a interessi privati'. Di fronte a questo è impossibile restare fermi. Se qualcuno si vuole coprire gli occhi faccia pure, il MoVimento 5 Stelle non lo farà". E' quanto scrive su Facebook il vicepremier e capo politico M5S, Luigi Di Maio. "Il Movimento non dice che Siri non debba difendersi, per carità anzi ci auguriamo che lo faccia e nelle forme che ritiene più opportune. Molto più semplicemente chiediamo che a un politico indagato per corruzione non sia concessa la possibilità di amministrare soldi pubblici. E' l'Abc del cambiamento, che questo governo ha l'ambizione di portare avanti. Non capirò mai perché la Lega in queste settimane abbia continuato a difendere Siri invece di fargli fare un passo indietro. Oggi è l'ultimo giorno utile perché Salvini comprenda l'importanza di questa vicenda. Mi auguro faccia la cosa giusta", conclude.
Conte: la situazione è chiara, domani Cdm sereno
"La situazione è molto chiara. Il mio percorso è stato molto lineare: non è stata una decisione presa a cuor leggero, vedrete che domani ci sarà un Consiglio dei ministri molto sereno". Così il premier Giuseppe Conte parlando del caso Siri a margine dell'esercitazione delle forze armate a Pratica di Mare. "Non c'è da arretrare e avanzare, la situazione è molto chiara", ha aggiunto.
"È pertanto del tutto inveritiero che tale scelta corrisponda ad un intento di sottrarsi al confronto con l'Autorità Giudiziaria, confronto del resto richiesto dallo stesso sottosegretario. Infatti, unitamente alla presentazione della memoria difensiva, il senatore Armando Siri renderà dichiarazioni e risponderà ad eventuali richieste di chiarimenti avanzate dai magistrati", conclude il penalista.
Salvini: no prove certe, chiedo qualcosa in più
"Non c'è neanche una prova certa ma chiacchierate telefoniche di terze persone che coinvolgono altre persone e su questo chiedo qualcosa in più". Così il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, torna a parlare del caso Siri. "Se c'è la prova di colpevolezza, tanti saluti a prescindere dal colore politico. Però la colpa va dimostrata", ha aggiunto riferendosi alla possibile conta nel Consiglio dei ministri di domani in cui il premier Conte si è impegnato a porre la revoca del mandato del sottosegretario leghista.
Di Maio a Salvini: necessario passo indietro, oggi ultimo giorno utile
Ma i 5 Stelle rimangono irremovibili nella richiesta delle dimissioni. "Siri 'ha asservito la funzione pubblica a interessi privati'. Di fronte a questo è impossibile restare fermi. Se qualcuno si vuole coprire gli occhi faccia pure, il MoVimento 5 Stelle non lo farà". E' quanto scrive su Facebook il vicepremier e capo politico M5S, Luigi Di Maio. "Il Movimento non dice che Siri non debba difendersi, per carità anzi ci auguriamo che lo faccia e nelle forme che ritiene più opportune. Molto più semplicemente chiediamo che a un politico indagato per corruzione non sia concessa la possibilità di amministrare soldi pubblici. E' l'Abc del cambiamento, che questo governo ha l'ambizione di portare avanti. Non capirò mai perché la Lega in queste settimane abbia continuato a difendere Siri invece di fargli fare un passo indietro. Oggi è l'ultimo giorno utile perché Salvini comprenda l'importanza di questa vicenda. Mi auguro faccia la cosa giusta", conclude.
Conte: la situazione è chiara, domani Cdm sereno
"La situazione è molto chiara. Il mio percorso è stato molto lineare: non è stata una decisione presa a cuor leggero, vedrete che domani ci sarà un Consiglio dei ministri molto sereno". Così il premier Giuseppe Conte parlando del caso Siri a margine dell'esercitazione delle forze armate a Pratica di Mare. "Non c'è da arretrare e avanzare, la situazione è molto chiara", ha aggiunto.