POLITICA
Conte: pronto il decreto coronavirus
Il decreto Coronavirus in vigore oggi. La zona rossa viene estesa a Lombardia e 14 province di Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche. Non c'è divieto assoluto di spostarsi, ma occorre motivare " sulla base di specifiche indicazioni"

Il presidente del Consiglio Giuseppe Cone ha annunciato in nottata che il Decreto Coronavirus, le cui bozze erano state rese pubbliche in serata, è stato definito e sarà in vigore appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Zona rossa estesa a Lombardia e 14 province
Rispetto alle ipotesi iniziali viene ampliata l'area interessata dal nuovo decreto del governo che limita gli spostamenti nel territorio contagiato dal coronavirus: oltre alla Lombardia, sono citate 14 province: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. In questi luoghi si applicano misure più rigorose".
No a divieto assoluto di spostarsi
Le forze di polizia saranno legittimate a chiedere conto ai cittadini che si muovono sui territori interessati dalle nuove norme per il contenimento del coronavirus: "c’è un divieto non assoluto di muoversi, ma la necessità di motivarlo sulla base di specifiche indicazioni. C’è una ridotta mobilità" ha annunciato Conte. Con il nuovo decreto non ci sono più le zone rosse, i focolai stabiliti all'inizio. "Non c'è più motivo di tenere le persone di Vo' e del lodigiano in una zona rossa confinate. Sono state create zone più ampie" ha sottolineato il Presidente del Consiglio che ha anche annunciato che "è stato sottoscritto un contratto per dare il via a una linea produttiva tutta italiana per apparecchiature di terapia intensiva e sub intensiva: avremo 500 nuove apparecchiature al mese e ci stiamo predisponendo per incrementarle. Stiamo incrementando anche le linee produttive della filiera italia". Lo annuncia il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.
Le critiche dei governatori regionali
Dopo la diffusione della bozza del decreto alcuni governatori regionali, dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana a Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna o presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, avevano fatto notare che, pur condividendo l'impianto del provvedimento, lo ritenevano in parte confuso e chiedevano spiegazioni. Conte ha anche detto che lunedì o martedì incontrerà le opposizioni.
Zona rossa estesa a Lombardia e 14 province
Rispetto alle ipotesi iniziali viene ampliata l'area interessata dal nuovo decreto del governo che limita gli spostamenti nel territorio contagiato dal coronavirus: oltre alla Lombardia, sono citate 14 province: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. In questi luoghi si applicano misure più rigorose".
No a divieto assoluto di spostarsi
Le forze di polizia saranno legittimate a chiedere conto ai cittadini che si muovono sui territori interessati dalle nuove norme per il contenimento del coronavirus: "c’è un divieto non assoluto di muoversi, ma la necessità di motivarlo sulla base di specifiche indicazioni. C’è una ridotta mobilità" ha annunciato Conte. Con il nuovo decreto non ci sono più le zone rosse, i focolai stabiliti all'inizio. "Non c'è più motivo di tenere le persone di Vo' e del lodigiano in una zona rossa confinate. Sono state create zone più ampie" ha sottolineato il Presidente del Consiglio che ha anche annunciato che "è stato sottoscritto un contratto per dare il via a una linea produttiva tutta italiana per apparecchiature di terapia intensiva e sub intensiva: avremo 500 nuove apparecchiature al mese e ci stiamo predisponendo per incrementarle. Stiamo incrementando anche le linee produttive della filiera italia". Lo annuncia il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.
Le critiche dei governatori regionali
Dopo la diffusione della bozza del decreto alcuni governatori regionali, dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana a Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna o presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, avevano fatto notare che, pur condividendo l'impianto del provvedimento, lo ritenevano in parte confuso e chiedevano spiegazioni. Conte ha anche detto che lunedì o martedì incontrerà le opposizioni.