MONDO
Caso internazionale
La deputata USA Rashida Tlaib rifiuta il permesso umanitario: "Da Israele condizioni oppressive"
Ieri il governo israeliano aveva deciso di vietare l'ingresso a Tlaib e alla sua collega Ilhan Omar perché accusate di sostenere il boicottaggio di Israele, oggi poi ha fornito un'autorizzazione per motivi umanitari a Tlaib, che ha la famiglia in Cisgiordania

Nuovo colpo di scena nella travagliata vicenda della visita programmata in Israele da due deputate del congresso americano. La deputata del Partito democratico, di origini musulmane, Rashida Tlaib, ha rifiutato di recarsi in Israele a causa delle "condizioni oppressive" poste dallo Stato ebraico.
Ieri il governo israeliano aveva deciso di vietare l'ingresso a Tlaib e alla sua collega Ilhan Omar perché accusate di sostenere il boicottaggio di Israele, oggi poi ha fornito un'autorizzazione per motivi umanitari a Tlaib, che ha la famiglia in Cisgiordania.
Israele aveva consentito l'ingresso alla deputata democratica Usa Rashida Tlaib, per fare visita alla nonna 90enne in Cisgiordania. Il ministro dell'Interno Aryeh Deri ha annunciato l'approvazione della richiesta umanitaria presentata dalla Tlaib. L'annuncio era giunto all'indomani del divieto di ingresso alla Tlaib e all'altra deputata democratica Usa Ilhan Omar, che intendevano compiere una visita di quattro giorni nei territori palestinesi.
Le due deputate democratiche, le prime donne musulmane ad essere elette al Congresso Usa, sostengono il movimento Bds, che promuove il boicottaggio internazionale di Israele.
La decisione presa ieri dalle autorità israeliane è giunta poco dopo un intervento del presidente Usa Donald Trump, che aveva chiesto al premier israeliano Benjamin Netanyahu di negare il visto di ingresso alle due deputate, con le quali nelle scorse settimane aveva ingaggiato una aspra polemica.
Dopo il divieto di ingresso, la Tlaib ha fatto richiesta di un permesso umanitario per poter visitare i suoi parenti palestinesi che vivono in Cisgiordania, "in particolare mia nonna, che ha 90 anni e vive a Beit Ur al-Fouqa", come si legge nella richiesta presentata al ministro dell'Interno Deri.
La Tlaib è nata a Detroit da genitori palestinesi che erano emigrati negli Stati Uniti. Beit Ur al-Fouqa è una cittadina a ovest di Ramallah. "Questa porrebbe essere l'ultima occasione che ho di vederla", ha scritto la Tlaib nella sua richiesta, assicurando che "rispetterò le restrizioni e durante la mia visita non promuoverò il boicottaggio di Israele". Il ministro Deri nell'annunciare la concessione del permesso alla deputata Usa ha auspicato che la Tlaib mantenga gli impegni presi.
Ieri il governo israeliano aveva deciso di vietare l'ingresso a Tlaib e alla sua collega Ilhan Omar perché accusate di sostenere il boicottaggio di Israele, oggi poi ha fornito un'autorizzazione per motivi umanitari a Tlaib, che ha la famiglia in Cisgiordania.
Israele aveva consentito l'ingresso alla deputata democratica Usa Rashida Tlaib, per fare visita alla nonna 90enne in Cisgiordania. Il ministro dell'Interno Aryeh Deri ha annunciato l'approvazione della richiesta umanitaria presentata dalla Tlaib. L'annuncio era giunto all'indomani del divieto di ingresso alla Tlaib e all'altra deputata democratica Usa Ilhan Omar, che intendevano compiere una visita di quattro giorni nei territori palestinesi.
Le due deputate democratiche, le prime donne musulmane ad essere elette al Congresso Usa, sostengono il movimento Bds, che promuove il boicottaggio internazionale di Israele.
La decisione presa ieri dalle autorità israeliane è giunta poco dopo un intervento del presidente Usa Donald Trump, che aveva chiesto al premier israeliano Benjamin Netanyahu di negare il visto di ingresso alle due deputate, con le quali nelle scorse settimane aveva ingaggiato una aspra polemica.
Dopo il divieto di ingresso, la Tlaib ha fatto richiesta di un permesso umanitario per poter visitare i suoi parenti palestinesi che vivono in Cisgiordania, "in particolare mia nonna, che ha 90 anni e vive a Beit Ur al-Fouqa", come si legge nella richiesta presentata al ministro dell'Interno Deri.
La Tlaib è nata a Detroit da genitori palestinesi che erano emigrati negli Stati Uniti. Beit Ur al-Fouqa è una cittadina a ovest di Ramallah. "Questa porrebbe essere l'ultima occasione che ho di vederla", ha scritto la Tlaib nella sua richiesta, assicurando che "rispetterò le restrizioni e durante la mia visita non promuoverò il boicottaggio di Israele". Il ministro Deri nell'annunciare la concessione del permesso alla deputata Usa ha auspicato che la Tlaib mantenga gli impegni presi.