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ITALIA

Catania

Eruzione dell'Etna, riaperto l'aeroporto di Catania. Disagi e ritardi per i viaggiatori

Dal nuovo cratere di Sud-Est continua l'attivita' 'stromboliana' con boati, esplosioni, fontane di lava, emissione di cenere e di una colata lavica. 

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La variazione della direzione del vento ha consentito all'Unità di Crisi dell'aeroporto Fontanarossa di decidere la riapertura dell'Aeroporto di Catania a partire dalle ore 11.30. Permangono comunque delle limitazioni all'operatività dello scalo che potranno comportare alcuni disagi e ritardi nei voli: solo 5 i movimenti degli aeromobili in arrivo. Mentre i decolli sono regolari. Dall'alba gli addetti di rampa sono al lavoro a bordo delle spazzatrici per liberare la pista di volo da tracce di cenere vulcanica caduta durante la notte. Regolarmente operativo lo scalo di Comiso (Ragusa).

La situazione dello scalo puo' essere verificata sul sito, aggiornato in tempo reale, www.aeroporto.catania.it, sull'app CTAairport (http://bit.ly/23cBnhm), su Telegram (servizio di messaggistica istantanea su cui SAC, primo fra gli aeroporti italiani, ha attivato un canale, @aeroportocatania--bot) e sui profili Facebook e Twitter.

Un'altissima colonna di cenere lavica è emessa dal nuovo cratere di Sud-Est dell'Etna, che continua la sua attività eruttiva. La nuova fase ha fatto chiudere per alcune ore dalla notte scorsa l'aeroporto internazionale di Catania. 
Il codice Vona Rosso, allerta rosso sugli spazi aerei, e' stato emesso dall' Ingv di Catania che monitora l'attivita' del vulcano che prosegue con la stessa energia di ieri: dal nuovo cratere di Sud-Est continua l'attivita' 'stromboliana' con boati, esplosioni, fontane di lava, emissione di cenere e di una colata lavica. Il fronte piu' avanzato del 'braccio' e' fermo nella parete alta della desertica Valle del Bove. Il tremore registrato nei condotti magmatici interni del vulcano e' sui valori di ieri, assente l'attivita' sismica.

Etna: nuove esplosioni, fronte lavico avanza. Sceso a 1800m  
Intanto nuove esplosioni hanno scosso ieri l'Etna ancora attivo, mentre il fronte lavico avanza. Fenomeni, il cui meccanismo di innesco dell'esplosione potrebbe essere simile a quello accaduto ieri in zona Belvedere a circa 2700 metri di quota. Una prima esplosione si e' verificata alle 00.57 locali e una seconda alle ore 9:15. Entrambe sono avvenute nella zona in cui la colata lavica sta tracimando l'interno della Valle del Bove. Sostanzialmente pero' "lo scenario e' rimasto inalterato con un'attivita' eruttiva di tipo stromboliano" spiega Eugenio Privitera, direttore dell'osservatorio Etneo dell'istituto di geofisica e vulcanologia (Ingv).    La colata lavica intanto avanza, "ha percorso tutta la parete occidentale della Valle del Bove e ora si trova ai piedi della scarpata, a quota 1800 metri", spiega ancora il vulcanologo. "Ma non c'e' alcun rischio per i turisti - assicura Privitera - l'incidente accaduto giovedì e' il sesto caso che registriamo in 18 anni".    "Tutta l'eruzione avviene in una zona assolutamente desertica - aggiunge - e comunque ci sono ordinanze sindacali che regolano il flusso turistico. La zona dove sono avvenute le esplosioni di ieri e' interdetta alle escursioni". "Ci si puo' avvicinare ma solo al seguito di guide vulcanologiche", conclude.