ECONOMIA
Borse in forte rialzo, aspettando le elezioni americane

Dopo le tensioni della scorsa settimana, borse in brillante rialzo sia in Europa sia negli Stati Uniti.
La migliore è Milano che recupera il 2,56%, ma quasi 2 punti guadagnano anche Francoforte e Parigi. Poco meno Zurigo. In progresso dell’1,7% Londra, di un punto e mezzo Madrid. Anche a New York listini largamente positivi. Sopra il 2% il rialzo del Nasdaq, dell’1,9% sale il Dow Jones.
A Piazza Affari, acquisti sostenuti sui titoli bancari. Più del 22% recupera Montepaschi, Intesa San Paolo recupera quasi il 6%, Unicredit quasi cinque punti. Molto bene anche gli industriali del settore auto. Ferrari guadagna quasi il 7%, Fca più del 5, poco meno Brembo. Al ritorno in borsa dopo tredici anni Italgas chiude in leggero calo cedendo poco più di mezzo punto percentuale. Snam da cui è stata scorporata termina invece in progresso di oltre il 4%.
Buone notizie anche dal mercato obbligazionario. Si riduce a 156 punti base lo spread Btp-Bund mentre scende all’1,71% il rendimento del nostro decennale, cioè l’interesse che paghiamo sul debito pubblico. Infine, l’euro si mantiene sopra il cambio di 1 dollaro e 10 cent.
La migliore è Milano che recupera il 2,56%, ma quasi 2 punti guadagnano anche Francoforte e Parigi. Poco meno Zurigo. In progresso dell’1,7% Londra, di un punto e mezzo Madrid. Anche a New York listini largamente positivi. Sopra il 2% il rialzo del Nasdaq, dell’1,9% sale il Dow Jones.
A Piazza Affari, acquisti sostenuti sui titoli bancari. Più del 22% recupera Montepaschi, Intesa San Paolo recupera quasi il 6%, Unicredit quasi cinque punti. Molto bene anche gli industriali del settore auto. Ferrari guadagna quasi il 7%, Fca più del 5, poco meno Brembo. Al ritorno in borsa dopo tredici anni Italgas chiude in leggero calo cedendo poco più di mezzo punto percentuale. Snam da cui è stata scorporata termina invece in progresso di oltre il 4%.
Buone notizie anche dal mercato obbligazionario. Si riduce a 156 punti base lo spread Btp-Bund mentre scende all’1,71% il rendimento del nostro decennale, cioè l’interesse che paghiamo sul debito pubblico. Infine, l’euro si mantiene sopra il cambio di 1 dollaro e 10 cent.