MONDO
La visita in America del Sud
Mattarella "Sento la consapevolezza di quanto l'Italia debba all'Argentina"
Il presidente della Repubblica ha reso omaggio all'Argentina e ai tanti emigranti italiani del passato parlando al Congresso

"Sento la consapevolezza di quanto l'Italia debba all'Argentina. Di quanto sia difficile considerarsi stranieri in un Paese in cui è impossibile tracciare confini tra l'identità nazionale e quella italiana. Desidero rendere omaggio a questi sentimenti, a questa straordinaria eredità costituita da legami che hanno unito, sin dalla loro nascita, i nostri Paesi, e che vedono tutt'ora una relazione del tutto speciale. Penso al quotidiano lavoro di numerosi migranti italiani qui accolti, in epoche diverse". Con queste parole il presidente Sergio Mattarella ha reso omaggio all'Argentina e ai tanti emigranti italiani del passato parlando al Congresso argentino.
"Italia e Argentina per tolleranza e inclusione"
Italia e Argentina condividono "valori di tolleranza, di democrazia, di inclusione sociale, di rispetto dei diritti umani, di fiducia nella mediazione e nel dialogo, che rendono il nostro agire nei grandi consessi internazionali parallelo e sinergico nelle modalità con le quali guardiamo ai grandi temi dell'agenda internazionale e alle sfide epocali che l'umanità si trova ad affrontare. Non a caso Argentina e Italia condividono il medesimo approccio riguardo la riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che i nostri Paesi auspicano possa assumere connotati di sempre maggiore rappresentatività ed efficacia. La continuità si riscontra anche nei contenuti che i nostri Paesi si impegnano a promuovere in ambito multilaterale. In questo senso, abbiamo un'opportunità assai rilevante: quella di poter sostenere insieme le nostre comuni visioni - quasi passandoci idealmente il testimone - con la Presidenza italiana del G7 di quest'anno e quella argentina del G20, nel 2018".
Migranti: "Fonte opportunità e crescita"
"Valori di apertura e accoglienza ci accomunano, anche su temi complessi quali quelli dei rifugiati e dei migranti, ai quali non singoli Paesi ma l'intera comunità internazionale è chiamata a dare risposte soddisfacenti e lungimiranti. L'apertura con la quale da questo Continente si è guardato al fenomeno migratorio quale fonte di opportunità, di progresso, di crescita sociale, rappresenta un esempio che dovrebbe illuminarci anche oggi".
"Protezionismo e nazionalismo antistorici"
"L'Italia crede che "in un contesto sempre più globalizzato occorra mettere a fattor comune le informazioni, le competenze, i successi, rifuggendo dalle tentazioni del protezionismo, dalle involuzioni nazionalistiche, da artificiose chiusure in se stessi, che appaiono oggi antistoriche oltre che contro la logica e contro l'interesse della comunità mondiale. Nessun Paese - per quanto ricco o potente - è in grado, da solo, di risolvere anche soltanto una delle grandi sfide con le quali l'umanità, oggi, si confronta. E' sulla base della ferma convinzione che vi sia necessità di unire invece che dividere, di aprire piuttosto che chiudere, che consideriamo, quindi, una priorità condurre a conclusione dei negoziati tra Mercosur e Unione Europea", ha aggiunto il presidente Mattarella. Siamo ormai "un "cantiere aperto" nel quale - ha aggiunto riferendosi all'accordo tra Mercosur e Unione europea - dobbiamo impegnarci con convinzione nella certezza dei vantaggi futuri. Per questo apprezziamo fortemente la spinta costruttiva impressa in proposito dall'Argentina. Ciascuna delle parti può nutrire, legittimamente, dubbi e preoccupazioni legati a singoli comparti produttivi, ma tali interessi possono trovare, nell'ambito di un dialogo attento, rispettoso, franco e approfondito, un punto di equilibrio, nell'ambito dei grandi benefici che l'accordo assicurerebbe a entrambe le comunità. Dobbiamo sforzarci di lavorare per non perdere di vista le opportunità, straordinarie, che una vasta area di libero scambio tra regioni economicamente complementari e fra Paesi amici può creare, in termini di crescita, di rafforzamento delle nostre società solidali, soprattutto in termini di prospettive per le nuove generazioni".
Terrorismo: "Solo risposte transnazionali utili"
"Radicalismo, criminalità organizzata, terrorismo" sono "minacce contro le quali Argentina e Italia collaborano sempre più intensamente, nella consapevolezza che soltanto risposte transnazionali possono essere realmente efficaci nella difesa delle nostre società, del pluralismo, dello Stato di diritto, del rispetto - sempre e comunque - dei diritti di ciascun essere umano e di ciascun popolo".
"Italia e Argentina per tolleranza e inclusione"
Italia e Argentina condividono "valori di tolleranza, di democrazia, di inclusione sociale, di rispetto dei diritti umani, di fiducia nella mediazione e nel dialogo, che rendono il nostro agire nei grandi consessi internazionali parallelo e sinergico nelle modalità con le quali guardiamo ai grandi temi dell'agenda internazionale e alle sfide epocali che l'umanità si trova ad affrontare. Non a caso Argentina e Italia condividono il medesimo approccio riguardo la riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che i nostri Paesi auspicano possa assumere connotati di sempre maggiore rappresentatività ed efficacia. La continuità si riscontra anche nei contenuti che i nostri Paesi si impegnano a promuovere in ambito multilaterale. In questo senso, abbiamo un'opportunità assai rilevante: quella di poter sostenere insieme le nostre comuni visioni - quasi passandoci idealmente il testimone - con la Presidenza italiana del G7 di quest'anno e quella argentina del G20, nel 2018".
Migranti: "Fonte opportunità e crescita"
"Valori di apertura e accoglienza ci accomunano, anche su temi complessi quali quelli dei rifugiati e dei migranti, ai quali non singoli Paesi ma l'intera comunità internazionale è chiamata a dare risposte soddisfacenti e lungimiranti. L'apertura con la quale da questo Continente si è guardato al fenomeno migratorio quale fonte di opportunità, di progresso, di crescita sociale, rappresenta un esempio che dovrebbe illuminarci anche oggi".
"Protezionismo e nazionalismo antistorici"
"L'Italia crede che "in un contesto sempre più globalizzato occorra mettere a fattor comune le informazioni, le competenze, i successi, rifuggendo dalle tentazioni del protezionismo, dalle involuzioni nazionalistiche, da artificiose chiusure in se stessi, che appaiono oggi antistoriche oltre che contro la logica e contro l'interesse della comunità mondiale. Nessun Paese - per quanto ricco o potente - è in grado, da solo, di risolvere anche soltanto una delle grandi sfide con le quali l'umanità, oggi, si confronta. E' sulla base della ferma convinzione che vi sia necessità di unire invece che dividere, di aprire piuttosto che chiudere, che consideriamo, quindi, una priorità condurre a conclusione dei negoziati tra Mercosur e Unione Europea", ha aggiunto il presidente Mattarella. Siamo ormai "un "cantiere aperto" nel quale - ha aggiunto riferendosi all'accordo tra Mercosur e Unione europea - dobbiamo impegnarci con convinzione nella certezza dei vantaggi futuri. Per questo apprezziamo fortemente la spinta costruttiva impressa in proposito dall'Argentina. Ciascuna delle parti può nutrire, legittimamente, dubbi e preoccupazioni legati a singoli comparti produttivi, ma tali interessi possono trovare, nell'ambito di un dialogo attento, rispettoso, franco e approfondito, un punto di equilibrio, nell'ambito dei grandi benefici che l'accordo assicurerebbe a entrambe le comunità. Dobbiamo sforzarci di lavorare per non perdere di vista le opportunità, straordinarie, che una vasta area di libero scambio tra regioni economicamente complementari e fra Paesi amici può creare, in termini di crescita, di rafforzamento delle nostre società solidali, soprattutto in termini di prospettive per le nuove generazioni".
Terrorismo: "Solo risposte transnazionali utili"
"Radicalismo, criminalità organizzata, terrorismo" sono "minacce contro le quali Argentina e Italia collaborano sempre più intensamente, nella consapevolezza che soltanto risposte transnazionali possono essere realmente efficaci nella difesa delle nostre società, del pluralismo, dello Stato di diritto, del rispetto - sempre e comunque - dei diritti di ciascun essere umano e di ciascun popolo".