MONDO
La Commissione avvia il negoziato col Parlamento europeo
Ministri dell'Interno Ue: ok all'agenzia di guardacoste e guardie di frontiera europee
Il dossier sull'agenzia di guardacoste e guardie di frontiera Ue dovrebbe essere votato in Parlamento Ue e tornare al vertice dei leader del 28 e 29 giugno. La tabella di marcia prevede che le nuove guardie di frontiera siano operative ad agosto

I ministri dell'Interno europei, riuniti a Lussemburgo, hanno raggiunto un'intesa per la creazione di un'agenzia di guardacoste e guardie di frontiera Ue. Lo ha annunciato il ministro olandese alla Migrazione, Klaas Dijkhof (presidenza di turno).
L'obiettivo è che il dossier abbia il via libera del Parlamento Ue e torni al vertice dei leader del 28 e 29 giugno. La tabella di marcia prevede che le nuove guardie di frontiera diventino operative ad agosto.
Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, al termine del Consiglio Affari interni, ha sottolineato l'importanza della creazione di un Ufficio europeo per i rimpatri dei migranti economici, prevista nel quadro del regolamento della futura Guardia di frontiera e costiera europea.
Con i colleghi tedesco de Maiziere, spagnolo Fernandez Diaz e francese Bernard Cazneuve, Alfano ha parlato di Libia, "punto cruciale" e "priorità per tutta la Ue". L'obiettivo "è contribuire al processo di stabilizzazione del Paese e dare un aiuto a loro affinché loro lo diano a noi".
"Sulla guardia di frontiera europea siamo andati avanti, e si chiuderà la partita entro giugno. Qui c'è accordo, e la cosa importante è che in quel contesto sarà istituito un ufficio appositamente per i rimpatri", ha riferito Alfano. "L'obiettivo - ha spiegato - è che, una volta che si è stabilito che i migranti irregolari devono essere rimpatriati, il loro rimpatrio diventi la strategia centrale per tutta l'Ue, e in particolare per il nostro paese, che di irregolari ne ha tanti". Questi migranti, ha puntualizzato, "non devono andare in altri Stati membri, ma ritornare al loro paese d'origine".
Frontex è l'attuale agenzia per la sorveglianza delle frontiere, che sarà sensibilmente rafforzata nel nuovo sistema. "Poi - ha proseguito il ministro dell'Interno - ciascun paese avrà un collegamento con quell'Ufficio europeo. L'idea di fondo, ha concluso Alfano, è che sia l'Europa a gestire e organizzare i rimpatri, e questo è il messaggio molto chiaro e netto che si traduce nella creazione dell'Ufficio europeo per i rimpatri".
L'obiettivo è che il dossier abbia il via libera del Parlamento Ue e torni al vertice dei leader del 28 e 29 giugno. La tabella di marcia prevede che le nuove guardie di frontiera diventino operative ad agosto.
Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, al termine del Consiglio Affari interni, ha sottolineato l'importanza della creazione di un Ufficio europeo per i rimpatri dei migranti economici, prevista nel quadro del regolamento della futura Guardia di frontiera e costiera europea.
Con i colleghi tedesco de Maiziere, spagnolo Fernandez Diaz e francese Bernard Cazneuve, Alfano ha parlato di Libia, "punto cruciale" e "priorità per tutta la Ue". L'obiettivo "è contribuire al processo di stabilizzazione del Paese e dare un aiuto a loro affinché loro lo diano a noi".
"Sulla guardia di frontiera europea siamo andati avanti, e si chiuderà la partita entro giugno. Qui c'è accordo, e la cosa importante è che in quel contesto sarà istituito un ufficio appositamente per i rimpatri", ha riferito Alfano. "L'obiettivo - ha spiegato - è che, una volta che si è stabilito che i migranti irregolari devono essere rimpatriati, il loro rimpatrio diventi la strategia centrale per tutta l'Ue, e in particolare per il nostro paese, che di irregolari ne ha tanti". Questi migranti, ha puntualizzato, "non devono andare in altri Stati membri, ma ritornare al loro paese d'origine".
Frontex è l'attuale agenzia per la sorveglianza delle frontiere, che sarà sensibilmente rafforzata nel nuovo sistema. "Poi - ha proseguito il ministro dell'Interno - ciascun paese avrà un collegamento con quell'Ufficio europeo. L'idea di fondo, ha concluso Alfano, è che sia l'Europa a gestire e organizzare i rimpatri, e questo è il messaggio molto chiaro e netto che si traduce nella creazione dell'Ufficio europeo per i rimpatri".