SCIENZA
L'evento storico
Arrivo a Plutone: mai così vicini a pianeta nano
Riflettori puntati su Plutone: massimo avvicinamento della sonda New Horizons, con il passaggio a 12.500 chilometri dalla superficie del pianeta nano alla velocità di circa 50.000 chilometri

Dopo cinque miliardi di chilometri e 9 anni attraverso il Sistema Solare, arriva il sorvolo della sonda New Horizons della Nasa al pianeta nano Plutone.
E' un evento storico, perché è la prima volta che una missione raggiunge Plutone e le sue cinque lune: Caronte, Stige, Nix, Cerbero e Idra.
Le informazioni che invierà la sonda potrebbero cambiare completamente l'idea che abbiamo del pianetino. Già dai primi dati inviati Plutone appare più grande e meno denso del previsto, il suo diametro è di 2370 chilometri e non 2368 come calcolato in precdenza.
Ci si aspetta la presenta di anelli nascosti. Sono molti anche i misteri su cui dovrà indagare la sonda, a partire da una struttura brillante a forma di cuore e quattro grandi macchie scure, ognuna grande quanto lo stato americano del Missouri, e poste alla stessa distanza fra loro. Le strutture corrono lungo l'equatore e potrebbero essere altipiani o pianure, oppure variazioni di luminosità su una superficie completamente liscia.
Quando la missione New Horizons era cominciata, nel gennaio 2006, il suo obiettivo era il nono pianeta del Sistema Solare. Tale era infatti considerato Plutone. Il declassamento a pianeta nano era stato deciso qualche mese più tardi, il 24 agosto, dall'Unione Astonomica Internazionale (Iau), in una notizia che aveva fatto il giro del mondo.
Durante il passaggio ravvicinato New Horizons sfreccia alla velocità di circa 50.000 chilometri, passando a 12.500 chilometri dalla superficie del pianeta nano, raccogliendo immagini e dati su superficie e atmosfera. La sonda resterà in silenzio radio per gran parte del tempo 'concentrata' a raccogliere dati, manderà un messaggio dopo l'avvicinamento per dire che è sopravvissuta all'incontro.
E' un evento storico, perché è la prima volta che una missione raggiunge Plutone e le sue cinque lune: Caronte, Stige, Nix, Cerbero e Idra.
Le informazioni che invierà la sonda potrebbero cambiare completamente l'idea che abbiamo del pianetino. Già dai primi dati inviati Plutone appare più grande e meno denso del previsto, il suo diametro è di 2370 chilometri e non 2368 come calcolato in precdenza.
Ci si aspetta la presenta di anelli nascosti. Sono molti anche i misteri su cui dovrà indagare la sonda, a partire da una struttura brillante a forma di cuore e quattro grandi macchie scure, ognuna grande quanto lo stato americano del Missouri, e poste alla stessa distanza fra loro. Le strutture corrono lungo l'equatore e potrebbero essere altipiani o pianure, oppure variazioni di luminosità su una superficie completamente liscia.
Quando la missione New Horizons era cominciata, nel gennaio 2006, il suo obiettivo era il nono pianeta del Sistema Solare. Tale era infatti considerato Plutone. Il declassamento a pianeta nano era stato deciso qualche mese più tardi, il 24 agosto, dall'Unione Astonomica Internazionale (Iau), in una notizia che aveva fatto il giro del mondo.
Durante il passaggio ravvicinato New Horizons sfreccia alla velocità di circa 50.000 chilometri, passando a 12.500 chilometri dalla superficie del pianeta nano, raccogliendo immagini e dati su superficie e atmosfera. La sonda resterà in silenzio radio per gran parte del tempo 'concentrata' a raccogliere dati, manderà un messaggio dopo l'avvicinamento per dire che è sopravvissuta all'incontro.