ITALIA
Incidente in provincia dell'Aquila
Abruzzo, esplode fabbrica di fuochi di artificio a Tagliacozzo: due morti
Ritrovati tra le macerie della fabbrica di fuochi Paolelli due cadaveri carbonizzati.Tre persone sono state estratte vive dai resti dell'edificio

Due persone sono morte nell'esplosione di una fabbrica di fuochi di artificio a Tagliacozzo, in provincia dell'Aquila. I soccorritori hanno estratto due cadaveri carbonizzati e tre persone vive dalle macerie della fabbrica Paolelli in località San Donato.
Gli inquirenti hanno ricostruito che al momento dello scoppio nell'edificio c'erano otto persone. In un primo tempo erano stati recuperati quattro feriti, tra i quali il titolare dell'impresa, Sergio Paolelli. Tra le vittime sembra esserci il figlio Valerio. Il corpo carbonizzato di una delle vittime é stato ritrovato nella casamatta miscele, mentre un altro cadavere è stato trovato nel laboratorio totalmente distrutto.
I vigili del fuoco e gli agenti della Forestale stanno cercando di impedire nuove esplosioni, che finora sono state tre. La deflagrazione della fabbrica ha anche innescato alcuni piccoli incendi nel bosco vicino. Intanto, sul luogo dell'incidente i soccorritori hanno istituito un posto avanzato di coordinamento delle ricerche dei dispersi. Le famiglie dei lavoratori sono accorse sul posto per cercare di avere notizie dei loro cari. Sul posto anche il sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, che ha assistito a una delle esplosioni.
La terra ha tremato per chilometri, raccontano i testimoni che hanno sentito l'esplosione. Le case sono state scosse al punto che si era pensato a un terremoto. Poi il fungo di fumo ha rivelato a tutti la probabile tragedia di San Donato. Il forte boato prodotto dall'esplosione principale ha causato danni a vetri e persiane fino a Tagliacozzo, che dista qualche chilometro dal luogo dello scoppio. Altre deflagrazioni sono state poi causate dal materiale incandescente prodotto dalla prima esplosione.
Soltanto un anno fa ci fu un'altra tragedia simile in Abruzzo, quando a Città Sant'Angelo esplose la fabbrica dei fratelli Di Giacomo. I morti allora furono cinque.
Gli inquirenti hanno ricostruito che al momento dello scoppio nell'edificio c'erano otto persone. In un primo tempo erano stati recuperati quattro feriti, tra i quali il titolare dell'impresa, Sergio Paolelli. Tra le vittime sembra esserci il figlio Valerio. Il corpo carbonizzato di una delle vittime é stato ritrovato nella casamatta miscele, mentre un altro cadavere è stato trovato nel laboratorio totalmente distrutto.
I vigili del fuoco e gli agenti della Forestale stanno cercando di impedire nuove esplosioni, che finora sono state tre. La deflagrazione della fabbrica ha anche innescato alcuni piccoli incendi nel bosco vicino. Intanto, sul luogo dell'incidente i soccorritori hanno istituito un posto avanzato di coordinamento delle ricerche dei dispersi. Le famiglie dei lavoratori sono accorse sul posto per cercare di avere notizie dei loro cari. Sul posto anche il sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, che ha assistito a una delle esplosioni.
La terra ha tremato per chilometri, raccontano i testimoni che hanno sentito l'esplosione. Le case sono state scosse al punto che si era pensato a un terremoto. Poi il fungo di fumo ha rivelato a tutti la probabile tragedia di San Donato. Il forte boato prodotto dall'esplosione principale ha causato danni a vetri e persiane fino a Tagliacozzo, che dista qualche chilometro dal luogo dello scoppio. Altre deflagrazioni sono state poi causate dal materiale incandescente prodotto dalla prima esplosione.
Soltanto un anno fa ci fu un'altra tragedia simile in Abruzzo, quando a Città Sant'Angelo esplose la fabbrica dei fratelli Di Giacomo. I morti allora furono cinque.
Fabbrica di fuochi d'artificio esplode in Abruzzo: 3 dispersi
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— paolo mantovan (@paolomantovan) July 9, 2014