MONDO
Nucleare
Iran: pronti a far ripartire attività nucleari se Usa si ritirano da accordo
Intervista alla Cbs del ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif. Nel caso di violazione dell'intesa raggiunta sul nucleare con gli Stati Uniti, l'Iran si sentirà libero di riprendere il proprio programma nucleare

L'Iran è pronto a riprendere il proprio programma nucleare qualora gli Stati Uniti dovessero decidere di ritirarsi dall'accordo firmato nel 2015 imponendo delle nuove sanzioni. In questo caso Teheran si sentirà libero e svincolato da qualsiasi intesa con un possibile il ritorno all'arricchimento dell'uranio. E' quanto ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, in un'intervista rilasciata alla Cbs.
"Noi abbiamo preparato una serie di opzioni" nel caso Washington decidesse di ritirarsi dall'accordo, ha continuato Zarif, dichiarando che l'Iran ha pronte alcune varinati e tra queste c'è anche quella di "riprendere a una maggiore velocità le noste attività nucleari".
Tutte opzioni "previste nell'ambito dell'accordo, pronte per essere implementate, e prenderemo la decisione necessaria quando lo riterremo opportuno", ha aggiunto il titolare degli Esteri, che si trova negli Stati Uniti per partecipare a una riunione dell'Onu sul sostegno alla pace.
Teheran poi minaccia "conseguenze non molto piacevoli" per gli Stati Uniti se ci sarà l'uscita dall'intesa da parte di Trump: "Hanno l'opzione di uccidere l'accordo ma dovranno fronteggiare le conseguenze. Prenderamo le nostre decisioni sulla base dei nostri interessi di sicurezza nazionale quando sarà il momento ma qualsiasi esse siano non saranno molto piacevoli per gli Usa".
Secondo Zarif, i leader europei dovrebbero premere su Trump perché rispetti l'accordo, garantendo così la credibilità degli Stati Uniti nella comunità internazionale. Ma se Washington sarà di diverso avviso, è improbabile che l'Iran rispetti i termini dell'intesa: "Ovviamente, il resto del mondo non può chiederci di rispettare unilateralmente un accordo che è già stato violato". Il capo della diplomazia iraniana si è detto molto scettico sui tentativi di Francia e Germania di convincere gli Stati Uniti ad evitare lo scontro sul dossier iraniano ammonendo che l'unico modo di salvare l'accordo non è modificandolo ma costringere Trump a rispettarlo, come ha fatto fin qui l'Iran.
Il presidente americano Donald Trump, intanto, ha fissato al prossimo 12 maggio la scadenza concessa agli alleati europei per "rimediare alle terribili carenze" dell'intesa mentre il presidente francese Emmanuel Macron ha già invitato Trump a non abbandonare l'accordo con l'Iran.
"Noi abbiamo preparato una serie di opzioni" nel caso Washington decidesse di ritirarsi dall'accordo, ha continuato Zarif, dichiarando che l'Iran ha pronte alcune varinati e tra queste c'è anche quella di "riprendere a una maggiore velocità le noste attività nucleari".
Tutte opzioni "previste nell'ambito dell'accordo, pronte per essere implementate, e prenderemo la decisione necessaria quando lo riterremo opportuno", ha aggiunto il titolare degli Esteri, che si trova negli Stati Uniti per partecipare a una riunione dell'Onu sul sostegno alla pace.
Teheran poi minaccia "conseguenze non molto piacevoli" per gli Stati Uniti se ci sarà l'uscita dall'intesa da parte di Trump: "Hanno l'opzione di uccidere l'accordo ma dovranno fronteggiare le conseguenze. Prenderamo le nostre decisioni sulla base dei nostri interessi di sicurezza nazionale quando sarà il momento ma qualsiasi esse siano non saranno molto piacevoli per gli Usa".
Secondo Zarif, i leader europei dovrebbero premere su Trump perché rispetti l'accordo, garantendo così la credibilità degli Stati Uniti nella comunità internazionale. Ma se Washington sarà di diverso avviso, è improbabile che l'Iran rispetti i termini dell'intesa: "Ovviamente, il resto del mondo non può chiederci di rispettare unilateralmente un accordo che è già stato violato". Il capo della diplomazia iraniana si è detto molto scettico sui tentativi di Francia e Germania di convincere gli Stati Uniti ad evitare lo scontro sul dossier iraniano ammonendo che l'unico modo di salvare l'accordo non è modificandolo ma costringere Trump a rispettarlo, come ha fatto fin qui l'Iran.
Il presidente americano Donald Trump, intanto, ha fissato al prossimo 12 maggio la scadenza concessa agli alleati europei per "rimediare alle terribili carenze" dell'intesa mentre il presidente francese Emmanuel Macron ha già invitato Trump a non abbandonare l'accordo con l'Iran.