SPETTACOLO
Roma
La camera ardente di Ettore Scola: il ricordo del mondo del cinema
Tra i primi ad arrivare Giorgio Napolitano, Eugenio Scalfari e Walter Veltroni

Una lunga e silenziosa fila di persone, vip e gente comune, si è formata questa mattina lungo il corridoio e le scale della Casa del Cinema di Roma per dare l'ultimo saluto a Ettore Scola. La camera ardente del grande regista romano, scomparso martedì, accoglie per tutta la giornata coloro che vorranno salutare l'autore di pellicole indimenticabili come Una giornata particolare o C'eravamo tanto amati. All'interno della Sala Deluxe della Casa del Cinema, davanti al feretro di Scola, un via vai silenzioso e commosso. Alle spalle, sullo schermo, le immagini dei suoi film più famosi e le fotografie che raccontano non solo la vita del regista, ma un pezzo di storia d'Italia. Istantanee che mostrano Scola insieme ai protagonisti della nostra epoca, politici e uomini di spettacolo e di cultura con cui il grande cineasta ha condiviso momenti importanti della sua vita e della nostra storia. Fin dal mattino, alla Casa del Cinema, si sono susseguiti arrivi eccellenti: tra i politici Napolitano, Casini, Zingaretti e Veltroni; tra gli intellettuali Scalfari, Veronesi e Rondi; moltissimi, ovviamente, i protagonisti del mondo dello spettacolo: i fratelli Vanzina, Liliana Cavani, Ricky Tognazzi, Giorgio Colangeli, Andrea Occhipinti, Ivano Di Matteo, Simona Marchini e Luca Verdone. La camera ardente resta aperta oggi fino alle 18 e domani dalle 10 alle 15. Successivamente, parenti,amici e collaboratori ricorderanno il grande regista presso la Sala Deluxe.
Cau"Ettore ci ha insegnato il garbo e l'eleganza, non riusciremo mai ad essere alla sua altezza. Ci ha sempre raccomandato di evitare la retorica e ogni iperbole, per questo oggi evitiamo di raccontare aneddoti e i 'c'ero anch'io' per dire semplicemente di essere felici di averlo conosciuto". Lo ha detto Paolo Virzì in attesa di entrare alla camera ardente
"Scola e' stato un eroe del cinema italiano - ha commentato Enrico Vanzina - ci ha insegnato che i film per farli bene bisogna scriverli e che attraverso la commedia si può parlare di tutto". Il premio Oscar Dante Ferretti lo definisce "un genio, mi manca molto. Abbiamo fatto insieme solo un film e grazie a lui ho vinto il mio primo David di Donatello". "Ettore era un vero maestro, sempre con il sorriso, un grande raccontatore", dice Liliana Cavani.
Giorgio Napolitano
"Uno dei maggiori protagonisti della stagione storica del cinema italiano e forse quello che ha meglio rappresentato l'evolversi e l'involversi della società italiana in anni di trasformazione e per certi aspetti anche di regressione. È stato un uomo di grande sensibilità civile, basti pensare a un capolavoro come 'Una giornata particolare', e grande genio artistico. Un costruttore di storie e protagonisti di film indimenticabili".
Sophia Loren
"Per l'emozione non riesco a parlare".
Lina Sastri
"Non ho commozione dolorosa mi sembra in questo caso che una persona se ne sia serenamente andata quando il tempo di questo Paese non corrispondeva più alla storia che aveva raccontato nei suoi film".
Enrico Lo Verso
"Ricordo più di tutto sorriso garbato, anche tagliente quando voleva, era un sorriso che ti abbracciava".
Sandro Veronesi
"Rimasi molto colpito dalla sua curiosità quando, io ero giovanissimo, e mi invitò a vedere il film 'Che ora è', io ne rimasi stupito. Non mi aspettavo una tale considerazione da un maestro del genere".
Ricky Tognazzi
"Devo tutto ad Ettore, grazie a lui ho cominciato a lavorare nel cinema, era una delle persone più gentili che abbia mai conosciuto".
Gian Luigi Rondi
"Tutti noi abbiamo perso uno degli ultimi grandi del cinema italiano".
Nicola Zingaretti
"Un grandissimo intellettuale, mite, curioso e generoso. Sempre pronto ad impegnarsi in prima persona".
Cau"Ettore ci ha insegnato il garbo e l'eleganza, non riusciremo mai ad essere alla sua altezza. Ci ha sempre raccomandato di evitare la retorica e ogni iperbole, per questo oggi evitiamo di raccontare aneddoti e i 'c'ero anch'io' per dire semplicemente di essere felici di averlo conosciuto". Lo ha detto Paolo Virzì in attesa di entrare alla camera ardente
"Scola e' stato un eroe del cinema italiano - ha commentato Enrico Vanzina - ci ha insegnato che i film per farli bene bisogna scriverli e che attraverso la commedia si può parlare di tutto". Il premio Oscar Dante Ferretti lo definisce "un genio, mi manca molto. Abbiamo fatto insieme solo un film e grazie a lui ho vinto il mio primo David di Donatello". "Ettore era un vero maestro, sempre con il sorriso, un grande raccontatore", dice Liliana Cavani.
Giorgio Napolitano
"Uno dei maggiori protagonisti della stagione storica del cinema italiano e forse quello che ha meglio rappresentato l'evolversi e l'involversi della società italiana in anni di trasformazione e per certi aspetti anche di regressione. È stato un uomo di grande sensibilità civile, basti pensare a un capolavoro come 'Una giornata particolare', e grande genio artistico. Un costruttore di storie e protagonisti di film indimenticabili".
Sophia Loren
"Per l'emozione non riesco a parlare".
Lina Sastri
"Non ho commozione dolorosa mi sembra in questo caso che una persona se ne sia serenamente andata quando il tempo di questo Paese non corrispondeva più alla storia che aveva raccontato nei suoi film".
Enrico Lo Verso
"Ricordo più di tutto sorriso garbato, anche tagliente quando voleva, era un sorriso che ti abbracciava".
Sandro Veronesi
"Rimasi molto colpito dalla sua curiosità quando, io ero giovanissimo, e mi invitò a vedere il film 'Che ora è', io ne rimasi stupito. Non mi aspettavo una tale considerazione da un maestro del genere".
Ricky Tognazzi
"Devo tutto ad Ettore, grazie a lui ho cominciato a lavorare nel cinema, era una delle persone più gentili che abbia mai conosciuto".
Gian Luigi Rondi
"Tutti noi abbiamo perso uno degli ultimi grandi del cinema italiano".
Nicola Zingaretti
"Un grandissimo intellettuale, mite, curioso e generoso. Sempre pronto ad impegnarsi in prima persona".