SCIENZA
Pesci fossili
L'alieno degli abissi compare in Australia
Pescato un esemplare di "Mitsukurina owstoni", uno squalo preistorico. Quasi un pesce fantastico.

L'alieno degli abissi non è il titolo di un blockbuster di fantascienza di prossima uscita. È il nomignolo affibbiato al Mitsukurina owstoni, uno squalo "preistorico" detto anche "squalo goblin", che sopravvive ancora ai nostri giorni vagando negli oceani a grandi profondità.
Il responsabile della collezione ittica dell'Australian Museum, Mark McGrouther, lo definisce "davvero orrendo" soprattutto a causa della sua impressionante dentatura, composta da una serie di "piccoli pugnali".
L'esemplare nella foto è stato pescato nelle acque di Eden, cittadina sita sulla costa sud-occidentale australiana, a circa 200 metri di profondità. Da lì è stato traspirtato al locale acquario per strabiliare, con il suo bizzarro aspetto, i visitatori.
"Mitsukurina owstoni"
Lo squalo goblin è un vero e proprio pesce fossile: la specie risale infatti a 125 milioni di anni fa.
Raggiunge e supera i tre metri di lunghezza e il quintale e mezzo di peso.
Molto efficace è il suo sistema mandibolare che, quando il pesce rileva una preda, viene "sparato" in avanti per poi ritrarsi dopo la cattura.
"È un meccanismo che richiede poco dispendio di energia" spiega McGrouther "e corrisponde al carattere di questo squalo, abituato a muoversi pigramente sul fondale".
Il responsabile della collezione ittica dell'Australian Museum, Mark McGrouther, lo definisce "davvero orrendo" soprattutto a causa della sua impressionante dentatura, composta da una serie di "piccoli pugnali".
L'esemplare nella foto è stato pescato nelle acque di Eden, cittadina sita sulla costa sud-occidentale australiana, a circa 200 metri di profondità. Da lì è stato traspirtato al locale acquario per strabiliare, con il suo bizzarro aspetto, i visitatori.
"Mitsukurina owstoni"
Lo squalo goblin è un vero e proprio pesce fossile: la specie risale infatti a 125 milioni di anni fa.
Raggiunge e supera i tre metri di lunghezza e il quintale e mezzo di peso.
Molto efficace è il suo sistema mandibolare che, quando il pesce rileva una preda, viene "sparato" in avanti per poi ritrarsi dopo la cattura.
"È un meccanismo che richiede poco dispendio di energia" spiega McGrouther "e corrisponde al carattere di questo squalo, abituato a muoversi pigramente sul fondale".