POLITICA
Quarto giorno di stop
Non si ferma la protesta dei taxi, auto ancora ferme a Roma
Martedì prossimo l'incontro con il ministro Delrio e si attende la decisione del Garante degli scioperi

Per il quarto giorno consecutivo il servizio taxi è fermo a Roma. I tassisti stanno protestando contro il decreto
Milleproroghe, che, di fatto, sospende per un altro anno l'efficacia di una serie di norme che dovrebbero regolamentare
il servizio degli Ncc (Noleggio con conducente) e contrastare le pratiche abusive. Una sanatoria che, secondo la categoria, favorisce Uber. Il testo del decreto Milleproroghe, che ha fatto arrabbiare i tassisti, prevede il rinvio al 31 dicembre 2017 del termine per l'emanazione del decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti finalizzato a impedire le pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio di noleggio con conducente.
Pochissime auto in servizio a Milano
Sono anche oggi pochissimi i taxi in circolazione a Milano a causa della protesta che ha di fatto bloccato il servizio almeno fino a martedì, quando ci sarà l'incontro con il ministro Graziano Delrio. I principali operatori radiotaxi spiegano che solo poche decine di macchine sono disponibili e quindi non possono garantire il servizio. Ferme anche le auto in Stazione Centrale, dove, nella notte, un tassista ha chiamato la Polizia denunciando di aver subito un'aggressione da parte di due colleghi. In Piazza Duca d'Aosta, alle 23, l'autista di 29 anni aveva appena fatto scendere un cliente al termine di una corsa quando è stato affiancato da due colleghi che gli hanno rimproverato il fatto di essere in servizio in una giornata in cui tutti gli altri erano fermi. Gli hanno poi staccato l'adesivo 'Radio' dal taxi, invitandolo ad andarlo a riprendere in Centrale, dove c'è il presidio permanente dei tassisti.
Nencini: assicurate il servizio, disponibili a trovare soluzione
I tassisti svolgono un servizio pubblico. Da quando è iniziata la protesta sono numerosi i disagi che si sono creati, soprattutto nelle grandi città, a discapito dei cittadini". Lo ha detto il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, parlando a un evento pubblico in corso a Firenze. Nencini ha ribadito "la disponibilità del Governo a trovare la soluzione per un percorso che regolamenti la materia". "Abbiamo risposto all'appello delle associazioni di rappresentanza dei taxi a sederci attorno a un tavolo, martedì prossimo, per un confronto aperto", ha aggiunto. "Rivolgo anche io un appello a chi prosegue nella protesta, prima che avvenga l'incontro: assicurate il servizio", ha concluso.
La decisione del Garante
C'è attesa anche per quanto deciderà il Garante degli scioperi dopo la richiesta di "informazioni urgenti" alle prefetture sulle proteste. Se "tali manifestazioni dovessero apparire contrarie alle norme relative all'esercizio del diritto di sciopero (tra l'altro con riguardo al preavviso, la durata, l'informativa all'utenza, la garanzia dei servizi minimi), l'Autorità aprirà un procedimento di valutazione, anche al fine dell'adozione delle relative sanzioni". La settimana scorsa il Garante ha scritto ai sindacati dei tassisti "eccependo la violazione della legge sull'esercizio del diritto di sciopero, con riferimento al mancato rispetto dell'obbligo del preavviso di 10 giorni, della mancata predeterminazione della durata dell'astensione e del mancato rispetto della garanzia delle prestazioni indispensabili". Possibile, quindi, una volta ricevute le informazioni dei prefetti, una sanzione nei confronti della categoria.
Milleproroghe, che, di fatto, sospende per un altro anno l'efficacia di una serie di norme che dovrebbero regolamentare
il servizio degli Ncc (Noleggio con conducente) e contrastare le pratiche abusive. Una sanatoria che, secondo la categoria, favorisce Uber. Il testo del decreto Milleproroghe, che ha fatto arrabbiare i tassisti, prevede il rinvio al 31 dicembre 2017 del termine per l'emanazione del decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti finalizzato a impedire le pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio di noleggio con conducente.
Pochissime auto in servizio a Milano
Sono anche oggi pochissimi i taxi in circolazione a Milano a causa della protesta che ha di fatto bloccato il servizio almeno fino a martedì, quando ci sarà l'incontro con il ministro Graziano Delrio. I principali operatori radiotaxi spiegano che solo poche decine di macchine sono disponibili e quindi non possono garantire il servizio. Ferme anche le auto in Stazione Centrale, dove, nella notte, un tassista ha chiamato la Polizia denunciando di aver subito un'aggressione da parte di due colleghi. In Piazza Duca d'Aosta, alle 23, l'autista di 29 anni aveva appena fatto scendere un cliente al termine di una corsa quando è stato affiancato da due colleghi che gli hanno rimproverato il fatto di essere in servizio in una giornata in cui tutti gli altri erano fermi. Gli hanno poi staccato l'adesivo 'Radio' dal taxi, invitandolo ad andarlo a riprendere in Centrale, dove c'è il presidio permanente dei tassisti.
Nencini: assicurate il servizio, disponibili a trovare soluzione
I tassisti svolgono un servizio pubblico. Da quando è iniziata la protesta sono numerosi i disagi che si sono creati, soprattutto nelle grandi città, a discapito dei cittadini". Lo ha detto il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, parlando a un evento pubblico in corso a Firenze. Nencini ha ribadito "la disponibilità del Governo a trovare la soluzione per un percorso che regolamenti la materia". "Abbiamo risposto all'appello delle associazioni di rappresentanza dei taxi a sederci attorno a un tavolo, martedì prossimo, per un confronto aperto", ha aggiunto. "Rivolgo anche io un appello a chi prosegue nella protesta, prima che avvenga l'incontro: assicurate il servizio", ha concluso.
La decisione del Garante
C'è attesa anche per quanto deciderà il Garante degli scioperi dopo la richiesta di "informazioni urgenti" alle prefetture sulle proteste. Se "tali manifestazioni dovessero apparire contrarie alle norme relative all'esercizio del diritto di sciopero (tra l'altro con riguardo al preavviso, la durata, l'informativa all'utenza, la garanzia dei servizi minimi), l'Autorità aprirà un procedimento di valutazione, anche al fine dell'adozione delle relative sanzioni". La settimana scorsa il Garante ha scritto ai sindacati dei tassisti "eccependo la violazione della legge sull'esercizio del diritto di sciopero, con riferimento al mancato rispetto dell'obbligo del preavviso di 10 giorni, della mancata predeterminazione della durata dell'astensione e del mancato rispetto della garanzia delle prestazioni indispensabili". Possibile, quindi, una volta ricevute le informazioni dei prefetti, una sanzione nei confronti della categoria.