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SPORT

Calcio

Bufera Superlega, Chelsea e Manchester City verso la rinuncia

Superlega, Uefa: proteggeremo il calcio da un clan egoista. Anche l'Atlético Madrid vacilla

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Le 55 federazioni associate e partecipanti al Congresso Uefa che si è chiuso questo pomeriggio a  Montreux, in Svizzera, hanno votato all'unanimità una dichiarazione in cui si sottolinea come "il congresso Uefa è fermamente convinto che la 'Super League' chiusa vada contro il concetto stesso di ciò che deve essere europeo: unificato, aperto, solidale e basato sui valori sportivi. La Uefa e le sue federazioni affiliate credono in un modello veramente europeo fondato su competizioni aperte, solidarietà e ridistribuzione per garantire la sostenibilità e lo sviluppo del gioco a beneficio di tutti e la promozione dei valori europei e dei risultati sociali".

"I club cospiratori non sono ovviamente riusciti a vedere che il loro status oggi non è stato raggiunto isolatamente, ma piuttosto faceva parte di un sistema europeo dinamico in cui i club grandi, medi e piccoli hanno tutti contribuito ai successi e alle sconfitte di tutti  - prosegue la nota -. È un affronto ai valori europei e al merito sportivo per loro presumere di avere il diritto di 'separarsi' e rivendicare l'eredità che tutti hanno costruito".

"La Uefa, le sue federazioni affiliate e tutti coloro che amano il calcio sono saldi e resisteranno e combatteranno con forza contro questa mossa dei proprietari di questi club e dei loro sostenitori nella massima misura possibile. Sappiamo moralmente qual è la posta in gioco e proteggeremo il calcio da un clan egoista a cui non importa nulla del gioco. Siamo il calcio europeo. Loro non lo sono".

Il sondaggio in Italia: tifosi divisi
Il nuovo progetto della Super League, che vede tra le squadre partecipanti Juventus, Milan e Inter, divide i tifosi italiani. È contrario al nuovo torneo europeo il 45% dei tifosi italiani, in particolare, il 35% dei supporter delle squadre partecipanti e il 56% dei club esclusi. Ad essere favorevole è, in generale, il 55% dei tifosi.

È quanto emerge da un sondaggio condotto da IZI sulla nuova competizione. Dall'indagine emerge inoltre che la  maggioranza di tutti i tifosi italiani sarebbe d'accordo su possibili sanzioni per le squadre partecipanti. Solo per una minoranza (il 46% dei tifosi delle tre squadre e il 24% delle restanti società) il provvedimento è infatti legittimo e valido e non dovrebbe comportare sanzioni da parte di Uefa e Fifa nei confronti dei 15 club  partecipanti, mentre l'opzione di bandirle dai rispettivi campionati nazionali prevale in quasi un quarto dei primi (24%) e in circa la  metà dei secondi (47%).

La pretesa da parte di Uefa e Fifa di una consistente percentuale di introiti della nuova competizione sarebbe appoggiata dal 14% dei tifosi delle squadre non partecipanti (e da ben il 20% di juventini, milanisti e interisti). Il provvedimento di squalifica dei giocatori dalla competizione delle squadre nazionali (Europei e Mondiali) sarebbe invece la migliore sanzione per uno su dieci dei supporter di  Inter, Milan e Juventus e per il 15% delle altre tifoserie. Secondo i  dati emersi più di otto tifosi su dieci preferiscono vedere le partite in Tv: la Super League non sembra avere lo stesso appeal visto che meno del 50% dei tifosi dichiara di volerla seguire in tv, nonostante il nuovo campionato sia un prodotto prettamente televisivo.

I dubbi degli analisti: Juve e Manchester giù in Borsa
La levata di scudi contro il progetto della Superlega, destinatario di critiche di governi, tifosi, organismi sportivi e club, pesa sui titoli delle società quotate che partecipano al progetto. La Juventus cede il 4,4% a 0,87 euro mentre il Manchester United arretra a New York dello 0,4% a 16,87 dollari tra i dubbi degli analisti sulla realizzabilità del progetto.

"Questo progetto semplicemente non funziona senza la Francia e la Germania", i cui club non hanno aderito, ha spiegato a Bloomberg Francois Godard, un analista media di Enders Analysis. "Come si può vendere come una lega europea se si parla solo di Milano, Madrid e Londra?". "Con l'opposizione di politici europei di rango e delle leghe calcistiche domestiche non è chiaro se la nuova lega prenderà vita", ha sottolineato Ubs in un report dedicato agli effetti su Bt Group, che trasmette la Champions League in Gran Bretagna. Per John Tinker, analista di Gabelli, "non è chiaro se la Superlega andrà avanti", anche se sarebbe "positiva per i club coinvolti in quanto aumenterebbe i ricavi e ridurrebbe il rischio", non essendo prevista l'esclusione per i membri fondatori.

Bach (Cio): in pericolo il sistema sportivo in Europa
"Gli interessi personali hanno preso il sopravvento e ciò mette in pericolo tutto il sistema di organizzazione sportiva in Europa". Lo ha detto il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, durante il Congresso Uefa che si sta svolgendo a Montreux. Bach non ha fatto un chiaro riferimento a quanto sta accadendo nel mondo del calcio con la nascita della Super League che interessa squadre di tre nazioni, Spagna, Italia e Gran Bretagna, ma il suo messaggio è stato chiaro. "In questo ambiente polarizzante, l'interesse personale ristretto e l'egoismo hanno guadagnato terreno sulla solidarietà, sui valori condivisi e sulle regole comuni - ha aggiunto Bach che domani presiederà l'Esecutivo del Cio -. Il modello sportivo europeo è minacciato da un approccio puramente orientato al profitto che ignora i valori sociali dello sport e le reali esigenze nel mondo post-coronavirus. Se si guarda tutto da una prospettiva di business, la missione sociale dello sport andrà persa. La solidarietà sarà indispensabile per permettere al movimento sportivo di uscire dalla crisi causata dalla pandemia di coronavirus".

Media: Uefa tratta con fondo d'investimento per nuova Champions
La Uefa starebbe negoziando con un fondo di investimento britannico con sede a Londra per creare una nuova  Champions League. E' quanto riporta El Mundo Deportivo, rilanciando  indiscrezioni riferite da Bloomberg e Rmc. Secondo queste  indiscrezioni, il budget iniziale per la nuova competizione partirebbe da 4,5 miliardi di euro e potrebbe arrivare fino a 7 miliardi. La  notizia, sottolinea il quotidiano spagnolo, sarebbe la conseguenza dell'accelerazione dei progetti di riforma del calcio europeo imposta dall'annuncio della nuova Superlega.

Tribunale di Madrid 'blocca' le possibili sanzioni Uefa
Un tribunale di Madrid ha emesso una misura cautelare che impedisce alla Fifa, all'Uefa, alla Liga spagnola e alle federazioni calcistiche nazionali di prendere provvedimenti contro i club che hanno annunciato l'adesione alla Superlega di calcio. Lo riporta la stampa spagnola.

As Roma: fortemente contrari a questo modello chiuso
Anche la Roma si unisce all'elenco delle squadre contrarie al progetto Superlega. La società giallorossa "è fortemente contraria a questo modello 'chiuso', perché totalmente in contrasto con lo spirito del gioco che tutti noi amiamo - si legge in una nota del club - Certe cose sono più importanti del denaro e noi restiamo assolutamente impegnati nel calcio italiano e nelle competizioni europee aperte a tutti. Non vediamo l’ora di continuare a lavorare con la Lega Serie A, la Federazione Italiana, l’ECA  e l’UEFA per far crescere e sviluppare il gioco del calcio in Italia e in tutto il mondo. I tifosi e un calcio accessibile a tutti sono al centro del nostro sport e questo non deve essere mai dimenticato".

Johnson: no a cartello, se serve faremo legge
Il premier britannico Boris Johnson insiste nella sua crociata contro la Superlega nel calcio, spalleggiato da quasi tutto il Regno Unito, e ammonisce "i club miliardari" protagonisti del progetto che il calcio non è solo "merce" e che esiste un legame fra le squadre, i tifosi, i territori. Nelle parole pronunciate da Johnson durante la conferenza stampa odierna sull'emergenza Covid in risposta ai giornalisti, la Superlega è un'operazione "di cartello chiusa", che non rispetta lo sport. E il governo è pronto "se necessario" a fermarla con "una soluzione legislativa", pur auspicando che siano le società a correggere la rotta da sole.

Il Financial Times rivela i dettagli del progetto
Un tetto agli ingaggi dei giocatori, condivisione degli introiti e rigidi limiti di spesa. Sarebbero queste le caratteristiche finanziarie del progetto della nuova Superlega, secondo quanto rivela il Financial Times, che ha avuto accesso a documenti riservati. Si tratta, sottolinea il quotidiano finanziario, di uno schema che richiama da vicino quello degli sport professionistici Usa, finora inedito per il calcio europeo.

Secondo il progetto, che i club fondatori sarebbero decisi a portare avanti nonostante la levata di scudi sollevata dopo l'annuncio, gli  introiti derivanti dai diritti televisivi e dagli sponsor raggiungerebbero i 4 miliardi di euro. Si tratta di una cifra quasi doppia rispetto a quella dell'attuale Champions League.

Secondo fonti a conoscenza del progetto, i club fondatori della Superlega, indicati nel numero di 15, si dividerebbero il 32,5% degli introiti commerciali. Un ulteriore 32,5% verrebbe distribuito tra tutti i partecipanti, compresi i 5 club che verrebbero invitati ogni anno a far parte della Superlega. Il 20% degli introiti verrebbe invece allocato in base al "merito" o a seconda delle  prestazioni nel corso della competizione. L'ulteriore 15% verrebbe infine distribuito in base al bacino di telespettatori di ciascun  club. Una fonte direttamente coinvolta nell'accordo ha riferito che il modello distributivo assicurerebbe al vincitore incassi pari appena a 1,5 volte quelli dell'ultima classificata. Per fare un paragone, nella Liga spagnola il rapporto è vicino a 3,5. Ai club verrebbe però consentito di trattenere tutti gli introiti derivanti dai biglietti dello stadio e dalle sponsorizzazioni individuali.

Il Chelsea e il City si tirano fuori
Il Chelsea sta preparando i documenti per ritrarsi formalmente dalla Super League europea. Lo riferiscono Sky News e Bbc, dopo numerose manifestazioni di protesta dei tifosi, contrari all'iniziativa. Anche il Manchester City, oltre al Chelsea, sembra sfilarsi dal contestato progetto. A riportare la notizia su Twitter è il giornalista britannico Martin Lipton, della redazione sportiva del Sun. Secondo Lipton, i dirigenti del City hanno comunicato agli organizzatori che non vogliono più far parte della Superlega. In seguito, Anche Arsenal e United, secondo la stampa britannica, sarebbero sul punto di fare marcia indietro. Intanto, si è dimesso Ed Woodward, ceo del Manchester United, uno dei club 'fondatori' della Superlega europea. Lo riporta il 'Guardian' sottolineando che il club non ha voluto commentare la notizia.

L'Atlético Madrid sta valutando di ritirarsi dal contestato progetto della Superlega europea. Lo riportano i media spagnoli.