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ECONOMIA

0,5 in meno rispetto al 2013

Istat, il Pil inverte la rotta torna a scendere: -0,1 nel primo trimestre

Pubblicato oggi anche il Bollettino mensile della Bce che alza la stima di crescita dell'eurozona e rivedono al ribasso le stime dell'inflazione

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Il Pil italiano, tornato in negativo nel primo trimestre, e lo spread affondano Piazza Affari che manda in fumo 17,6 miliardi. Il dato è calcolato in base al calo del 3,47% registrato Ftse All Share, l'indice che tiene conto dell'intero listino milanese. Piazza Affari in caduta libera: il Ftse Mib ha chiuso a -3,61% a 20.419 punti. In valori assoluti il Pil italiano è arretrato di 14 anni. E' quanto si rileva dalle serie storiche dell'Istat nelle quali, per trovare un dato inferiore, bisogna risalire al primo trimestre del 2000. In aumento invece secondo Eurostat il Pil nell'Eurozona, +0,2% nel trimestre e +0,9% annuo.

Listini europei in rosso
Pil sotto le stime penalizza anche  l'andamento dei listini europei. In linea con il dato precedente ma sotto le stime il Pil europeo dei primi tre mesi, salito su base congiunturale di appena lo 0,2%.

Spread ai massimi
Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude in netto rialzo, a 180 punti base dai 154 punti di ieri, segnando i massimi da circa due mesi. Il tasso sul decennale è in crescita al 3,09%. Il differenziale della Spagna sale a 171 punti base col rendimento dei Bonos al 3%.

I dati Istat
Nel primo trimestre dell'anno il Pil è tornato a scendere su base congiunturale dello 0,1%, mentre sull'anno il calo è stato dello 0,5%. Lo comunicano le stime Istat L'ultimo trimestre 2013, con un +0,1% congiunturale, aveva interrotto nove trimestri consecutivi di segni negativi. Il Pil acquisito per l'anno in corso è pari a -0,2%.

"Il calo congiunturale è la sintesi di un incremento del valore aggiunto nel settore dell'agricoltura, di un andamento negativo nell'industria e di una variazione nulla nel comparto dei servizi", spiegano dall'Istituto di statistica ricordando che il primo trimestre ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e del gennaio-marzo 2013.

Mai così basso dal 2000
In valori assoluti il pil italiano è arretrato di 14 anni. Il valore concatenato nel primo trimestre 2014 è di 340.591 miliardi di euro e - secondo le serie storiche dell'Istat - per trovare un dato inferiore, pari a 338.362 miliardi, bisogna risalire al primo trimestre del 2000, quando la tendenza dell'economia era però alla crescita.

Le stime Coldiretti
A trascinare verso il basso il prodotto interno lordo (Pil) e' il crollo dei consumi che prosegue dall'inizio del 2014. Per quanto riguarda i gli acquisti alimentari – fa sapere la Coldiretti – il calo e' stato pari a oltre il 2%, con punte del 4% per la verdura e del 5% per la pasta.
 
Secondo le elaborazioni Coldiretti dei dati Istat, i consumi alimentari degli italiani sono scesi sotto i valori minimi degli anni 80. “La spesa alimentare per abitante - scrive Coldiretti - era sempre stata tendenzialmente in crescita dal dopoguerra, fino a raggiungere l'importo massimo nel 2006 per poi crollare da allora, progressivamente e in misura crescente ogni anno.”
 
“Una leggera inversione di tendenza positiva è attesa per il 2014 perché - conclude la Coldiretti - sarà proprio la spesa alimentare - che rappresenta la seconda voce dei budget familiari - a beneficiare maggiormente del bonus di 80 euro al mese per alcune categorie di lavoratori dipendenti, disoccupati e cassintegrati che destinano una quota rilevante del proprio reddito all'acquisto del cibo”.

Germania e Francia 
Prima del dato italiano erano stati pubblicati quelli di Francia e Germania. L'economia tedesca, nel primo trimestre dell'anno, è cresciuta oltre le attese: il Pil ha registrato infatti +0,8% rispetto al trimestre precedente e +2,3% su base annua. Si tratta della maggiore espansione degli ultimi tre anni. 
 
Situazione opposta per la Francia dove, nonostante le previsioni di crescita degli analisti, il Pil non si è mosso su base trimestrale, nonostante le previsioni di un +0,1%. Economia ferma a dimostrazione delle difficoltà del primo ministro Francois Hollande di rilanciare la crescita del paese.
 
Giappone
Oggi arriva anche il dato del Giappone. Il Pil nipponico è cresciuto dell’1,5%, sui tre mesi precedenti, e del 5,9% su base annua. La forte accelerata sembra essere dovuta ad una vera e propria corsa agli acquisti (+2,1%) prima del rialzo dell'Iva, passata, il primo aprile, dal 5 all'8%.