ITALIA
Rosà (Vicenza)
Veneto, gomme squarciate a troupe Rai che indagava su area inquinata. L'azienda: "Gravissimo"
L'azienda parla di atto intimidatorio gravissimo, inaccettabile ed intollerabile ai danni del giornalista e dell'operatore che stavano realizzando un servizio televisivo in un'area inquinata da idrocarburi e cromo esavalente in un ruscello nel Vicentino

Matteo Mohorovicich e Valerio Seren, componenti di una troupe Rai della TGR Veneto, in mattinata si sono recati a girare un servizio televisivo in un'area inquinata di Rosà, in provincia di Vicenza.
All'improvviso qualcuno furtivamente si è avvicinato al loro mezzo e ha squarciato tutte e quattro le gomme del loro furgone mentre il giornalista Matteo Mohorovicich e l'operatore Valerio Selen stavano documentando l'inquinamento da idrocarburi e cromo esavalente in un ruscello di Rosà.
Dopo le riprese, accompagnati dai componenti di un comitato di zona, la troupe di ritorno al furgone ha trovato le quattro gomme dell'auto di servizio tagliate. Sull'episodio indagano i Carabinieri.
La condanna dell'azienda Rai
"La Rai considera l'aggressione subita dal giornalista Matteo Mohorovicich e dal suo operatore, mentre stavano svolgendo il loro lavoro, un servizio giornalistico sull'inquinamento nell'area di Rosà, nel Vicentino, un atto intimidatorio gravissimo, inaccettabile ed intollerabile. La troupe al termine del sopralluogo ha ritrovato l'auto con le quattro gomme tagliate. L'azienda esprime al giornalista e all'operatore vicinanza e solidarietà". In questo modo l'azienda Rai ha stigmatizzato l'episodio.
Solidarietà e dura condanna del gesto da parte del presidente della Regione Veneto
"Un atto intimidatorio vile e ignobile da condannare senza se e senza ma". Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha portato la propria solidarietà al giornalista del Tgr Veneto ed all'operatore, bersaglio dell'atto vandalico mentre stavano documentando l'inquinamento da idrocarburi e cromo esavalente in un ruscello a Rosà. "Le mani che questa mattina hanno tagliato le ruote dell'auto della troupe della Rai del Veneto rispondono ad un codice di intimidazione malavitosa che infanga i principi basilari della nostra convivenza. A nome di tutti i veneti esprimo vicinanza ai giornalisti e agli operatori della Rai e pieno riconoscimento per il loro lavoro, volto a garantire a istituzioni e cittadini il diritto-dovere di informare e di essere informati". "Mi auguro che sia fatta luce al più presto sulla matrice e sui responsabili di questo atto inqualificabile - conclude il governatore del Veneto - e che la giustizia faccia celermente il proprio corso".
Componenti M5S Commissione di Vigilanza Rai: atto vile e vergognoso
I membri della Commissione di Vigilanza Rai del MoVimento 5 Stelle hanno espresso la dura condanna del gesto intimidatorio: "La nostra solidarietà alla troupe della Rai del Veneto che ha trovato le ruote dell'auto tagliate. In attesa del lavoro delle Forze dell'ordine condanniamo in modo assoluto quello che appare come un gesto intimidatorio vile e vergognoso ribadendo l'importanza del diritto di cronaca e della libertà dei giornalisti di documentare, soprattutto le situazioni poco chiare".
All'improvviso qualcuno furtivamente si è avvicinato al loro mezzo e ha squarciato tutte e quattro le gomme del loro furgone mentre il giornalista Matteo Mohorovicich e l'operatore Valerio Selen stavano documentando l'inquinamento da idrocarburi e cromo esavalente in un ruscello di Rosà.
Dopo le riprese, accompagnati dai componenti di un comitato di zona, la troupe di ritorno al furgone ha trovato le quattro gomme dell'auto di servizio tagliate. Sull'episodio indagano i Carabinieri.
La condanna dell'azienda Rai
"La Rai considera l'aggressione subita dal giornalista Matteo Mohorovicich e dal suo operatore, mentre stavano svolgendo il loro lavoro, un servizio giornalistico sull'inquinamento nell'area di Rosà, nel Vicentino, un atto intimidatorio gravissimo, inaccettabile ed intollerabile. La troupe al termine del sopralluogo ha ritrovato l'auto con le quattro gomme tagliate. L'azienda esprime al giornalista e all'operatore vicinanza e solidarietà". In questo modo l'azienda Rai ha stigmatizzato l'episodio.
Solidarietà e dura condanna del gesto da parte del presidente della Regione Veneto
"Un atto intimidatorio vile e ignobile da condannare senza se e senza ma". Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha portato la propria solidarietà al giornalista del Tgr Veneto ed all'operatore, bersaglio dell'atto vandalico mentre stavano documentando l'inquinamento da idrocarburi e cromo esavalente in un ruscello a Rosà. "Le mani che questa mattina hanno tagliato le ruote dell'auto della troupe della Rai del Veneto rispondono ad un codice di intimidazione malavitosa che infanga i principi basilari della nostra convivenza. A nome di tutti i veneti esprimo vicinanza ai giornalisti e agli operatori della Rai e pieno riconoscimento per il loro lavoro, volto a garantire a istituzioni e cittadini il diritto-dovere di informare e di essere informati". "Mi auguro che sia fatta luce al più presto sulla matrice e sui responsabili di questo atto inqualificabile - conclude il governatore del Veneto - e che la giustizia faccia celermente il proprio corso".
Componenti M5S Commissione di Vigilanza Rai: atto vile e vergognoso
I membri della Commissione di Vigilanza Rai del MoVimento 5 Stelle hanno espresso la dura condanna del gesto intimidatorio: "La nostra solidarietà alla troupe della Rai del Veneto che ha trovato le ruote dell'auto tagliate. In attesa del lavoro delle Forze dell'ordine condanniamo in modo assoluto quello che appare come un gesto intimidatorio vile e vergognoso ribadendo l'importanza del diritto di cronaca e della libertà dei giornalisti di documentare, soprattutto le situazioni poco chiare".