ECONOMIA
Il ministro dal festival di Trento sulle pagelle Ue di lunedì prossimo
Padoan: "Spero che Bruxelles riconosca lo sforzo dell’Italia"
Il ministro dell’Economia Padoan parla dal festival di Trento ma il pensiero è rivolto a lunedì 2 giugno, quando usciranno le pagelle della Commissione europea

Il ministro dell’Economia Padoan parla dal festival di Trento ma il pensiero è rivolto a lunedì 2 giugno, quando usciranno le pagelle della Commissione europea. "Si sa che abbiamo valutazioni diverse - dice il ministro riferendosi a Bruxelles - e mi aspetto diversità di opinione, ma i conti li faremo in autunno. Il nostro compito, è quello di essere seri e credibili per porre sul tavolo la vera questione europea: far ripartire crescita e occupazione. L’economia reale – osserva - deve tornare a crescere”. Il governo è però sicuro di poter dire la sua. “Le raccomandazioni della Commissione europea – sostiene il ministro – si fondano soprattutto sulle riforme strutturali e spero che si riconosca uno sforzo molto importante e di conseguenza un miglioramento permanente della performance dell'economia”.
Il ministro ha poi precisato che l’esecutivo al momento non modificherà le stime di crescita per il 2014 che si attestano sullo 0,8%. Ha poi spiegato che le valutazioni della Commissione europea sono diverse da quelle utilizzate del governo.
“La fiducia in Europa è insufficiente e i Governi devono lavorare in questo senso”. Insomma, “se nuovi argomenti vengono messi sul tavolo non è per svicolare – dice il ministro - ma per essere seri su crescita e occupazione e questo è l'intento del governo italiano”. Il ministro dell'Economia rilancia poi la strada delle riforme scelta dal governo. “I benefici delle riforme strutturali si avranno con il tempo - ha spiegato - un pacchetto di riforme ha impatto maggiore della somma dei suoi componenti.
Il ministro ha poi precisato che l’esecutivo al momento non modificherà le stime di crescita per il 2014 che si attestano sullo 0,8%. Ha poi spiegato che le valutazioni della Commissione europea sono diverse da quelle utilizzate del governo.
“La fiducia in Europa è insufficiente e i Governi devono lavorare in questo senso”. Insomma, “se nuovi argomenti vengono messi sul tavolo non è per svicolare – dice il ministro - ma per essere seri su crescita e occupazione e questo è l'intento del governo italiano”. Il ministro dell'Economia rilancia poi la strada delle riforme scelta dal governo. “I benefici delle riforme strutturali si avranno con il tempo - ha spiegato - un pacchetto di riforme ha impatto maggiore della somma dei suoi componenti.