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POLITICA

L'Italia 'a colori'

Toscana 'rossa' da domani. Giani: sono amareggiato, il nostro tasso di contagio era sceso

Nuove restrizioni dalla mezzanotte del 15 novembre. Cambiano i colori e crescono i malumori tra governo e regioni. Il sindaco di Firenze, Nardella: il governo chiarisca

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Il week end delle chiusure fa crescere tensioni e malumori tra governo e regioni. Le nuove zone rosse entrano in vigore a mezzanotte come vuole l'ordinanza del ministro Speranza, che porta in zona rossa Campania e Toscana e in zone arancioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche. A Bologna, contro misure sempre più restrittive, hanno manifestato studenti e centri sociali. Insomma, cambiano i colori e crescono le polemiche.

"Sono amareggiato per la decisione di includerci nella zona rossa", dice senza usare troppi giri di parole il governatore toscano Eugenio Giani, perché - spiega - "sono stati presi a riferimento dati fra il 2 e l'8 novembre, momento in cui il virus stava effettivamente crescendo, ma questa settimana il tasso di contagio era sceso. In pochi giorni avevamo fatto molto". Una posizione corroborata dalla presa di posizione del sindaco di Firenze, anche lui dem Dario Nardella: "Al governo chiediamo quanta più trasparenza possibile, ho sempre difeso il meccanismo dei colori e degli automatismi, ma è importante che i cittadini sappiano".

"Essere diventati zona rossa non è un cartellino rosso, cioè non è un bollino sul sistema sanitario. Noi abbiamo ospedali di straordinaria efficienza. Il punto è il contagio. Quello che è stato fatale per la Toscana è stato l'Rt: quando si supera l'1,5 allora si va ad un rischio alto e quindi si entra in zona rossa. La fascia rossa non è un giudizio politico sull'efficienza sanitaria della Toscana", ha detto Nardella.

"C'è una cosa che lascia perplessi: siamo passati velocemente dal giallo all'arancione e poi al rosso - ha aggiunto - siamo stati appena tre giorni zona arancione e questo non è successo a nessun'altra regione. Questo è un aspetto su cui è bene che il governo dia chiarimenti. Questo meccanismo dei colori può funzionare ma è importante spiegare le tempistiche ai cittadini".  

Fa sentire la sua voce anche il governatore leghista del Friuli Venezia Giulia scivolato in zona arancione, nonostante le nuove misure anti assembramento introdotte e "senza interlocuzione preventiva" ha detto Massimiliano Fedriga, mentre il vicino governatore del Veneto Luca Zaia è più cauto: "Siamo in zona gialla plus, dietro l'angolo c'è sempre la zona arancione, se non anche quella rossa. Non abbassiamo la guardia".