La lite nella lussuosa villa
Piacenza, accoltella al cuore il marito dopo l'ennesima aggressione
La donna, 62 anni, resasi conto di aver ferito gravemente il compagno di 64 ha subito chiamato la polizia. Il procuratore decide di lasciarla libera: da anni veniva maltrattata dal marito
E' maturata in un contesto di violenze famigliari la morte dell'imprenditore in pensione Giovanni Mutti, 64 anni, che è stato ucciso con due coltellate al cuore dalla moglie Angela Lanza di 62. La donna lo ha colpito con un coltello da cucina al culmine dell'ennesima lite in camera da letto al primo piano della loro lussuosa villa alle porte di Piacenza.
La donna è stata lasciata libera, da anni maltrattata dal marito
E il sostituto procuratore di Piacenza, Antonio Colonna non ha potuto non tenere conto di questa situazione famigliare difficile - fatta di violenze e soprusi che la donna doveva subire da tempo ad opera del marito - quando ha deciso di non applicare alcuna misura cautelare nei confronti della 62enne. La quale ora è indagata a piede libero per omicidio, anche se ben presto l'accusa potrebbe essere rubricata diversamente: eccesso colposo di legittima difesa.
Aggredita dall'uomo che poi ha ucciso
La moglie dell'imprenditore infatti ha raccontato agli agenti della squadra mobile diretta da Salvatore Blasco di essere stata aggredita dall'uomo la scorsa notte in casa. E la sua reazione con il coltello sarebbe stata dettata dalla paura per la propria incolumità. Una ricostruzione minuziosa e senza incertezze quella riferita dall'indagata in sede di interrogatorio, e alla quale gli inquirenti danno ampio credito. Anche perchè, resasi conto di aver ferito gravemente il marito, la donna non è scappata ma ha subito chiamato i soccorsi e ha atteso l'arrivo della polizia. L'uomo però, dopo essersi trascinato fin vicino alle scale del primo piano, è morto in un lago di sangue.
"Non volevo, non volevo"
Ora la procura di Piacenza resta in attesa dell'esito dell'autopsia che il medico legale effettuerà nelle prossime ore. Intanto Angela Lanza è tornata a casa, ancora sotto choc per l'accaduto. "Non volevo, non volevo" ha ripetuto in continuazione davanti alla polizia. "E' una donna distrutta e che sta provando molto dolore", ha spiegato l'avvocatessa Annamaria Grossi che la difende.