Coronavirus
La situazione in Europa
Coronavirus, diminuiscono ancora i decessi in Spagna. Francia: "Positivo bilancio riaperture"
Oms: il Regno Unito deve essere "cauto" nel riaprire o rischia

In Spagna il numero dei decessi per Covid-19 è diminuito a 138 in 24 ore, dopo i 217 notificati ieri e i 180 dei due giorni precedenti. Si tratta inoltre del numero più basso dopo i 123 decessi di lunedì. Il ministero della Sanità spagnolo ha, inoltre, reso noto che i nuovi casi di contagio sono 549 a un totale di 230.183 (+0,24%). I malati per cui è stato necessario il ricovero in ospedale sono 346 (a 124.571) e gli ingressi in terapia intensiva sono stati 29 (a 11.493).
Il governo spagnolo ha deciso di mantenere le proprie frontiere chiuse fino al prossimo 15 giugno, nel tentativo di contenere la diffusione del coronavirus. E' quanto si legge sulla Gazzetta ufficiale, precisando che viene fatta eccezione per i viaggi considerati essenziali.
La decisione accoglie una raccomandazione dell'Unione Europea a ''prolungare fino al 15 giugno le restrizioni temporanee ai viaggi internazionali verso la Ue''. Le limitazioni rispetto ai viaggi nell'Unione Europea sono in vigore dal 17 marzo, nonostante Bruxelles abbia chiesto agli Stati membri di permettere la libera circolazione interna dei cittadini europei.
"In Spagna, siamo consapevoli dell'importanza del turismo per la nostra economia e per l'occupazione e che milioni di turisti arrivano qui ogni anno. Il governo vuole portare la pandemia sotto controllo il più presto possibile per accogliere i turisti", ha dichiarato la ministra degli Esteri di Madrid, Arancha Gonzalez Laya a El Pais. Ha aggiunto che alcune regioni hanno ancora restrizioni di movimento e che sarebbe "illogico" dare agli stranieri il tipo di libertà che gli spagnoli non hanno. I provvedimenti hanno lo scopo di limitare la diffusione del virus, che ha provocato oltre 27mila vittime nel Paese.
Le autorità sanitarie della Francia hanno riferito che nelle ultime 24 ore si sono verificati 104 nuovi decessi per coronavirus, con un rallentamento dello 0,4%. Il totale dei decessi sale così a 27.529, il quarto più alto del mondo. In una dichiarazione, il ministero della Salute ha aggiunto che il numero di casi confermati è salito a 141.919, rispetto ai 141.356 di giovedì, con un incremento dello 0,4% in 24 ore.
E' "globalmente positivo" il primo bilancio della riapertura in Francia. Ad affermarlo è stata la portavoce del governo di Parigi, Sibeth Ndiaye, parlando di "misure di fine confinamento globalmente molto ben rispettate" con riferimento all'uso delle mascherine sui mezzi di trasporto pubblico. "Per noi è un elemento di soddisfazione vedere che le norme che abbiamo varato sono state ben comprese, bene adottate dall'insieme dei nostri connazionali", ha affermato intervenendo su France 2.
Un bambino di 9 anni, che era ricoverato all'ospedale di Marsiglia, nel Sud della Francia, è morto dopo aver presentato i sintomi della malati di Kawasaki, secondo alcuni legati al nuovo coronavirus. Lo riporta BfmTv. Si tratta del primo decesso nel Paese con questa patologia. A Marsiglia, dove solitamente si registrano solo tre casi all'anno con questa malattia, sono già cinque i bambini che sono stati ricoverati nell'ospedale La Timone dall'inizio della pandemia di coronavirus per questa patologia che causa l'infiammazione delle pareti dei vasi sangue. A livello nazionale, i casi riscontrati sono saliti a 125 dal primo marzo, di questi il 52% aveva il Covid-19.
In Austria il 15 maggio del 2020 sarà ricordato come il 'Tag der Wiederoeffnungen', il 'giorno delle riaperture' dopo la pesante crisi causata dal coronavirus che su tutto il territorio ha infettato 16.054 persone causando il decesso di 628.
Un giorno speciale il 15 maggio perché nel 1955 a Vienna venne firmato lo storico Trattato di Stato austriaco. Dalle 6 di questa mattina ristoranti, bar e le tipiche Konditorei (caffé-pasticcerie) hanno potuto rialzare le serrande rispettando le norme igieniche e di distanziamento sociale come la distanza di un metro tra i tavoli e la mascherina per il personale. La mascherina non è fatta obbligo per i clienti.
David Nabarro, inviato speciale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per il Covid-19, intervistato nel programma Today di BBC Radio 4, ha detto che il Regno Unito deve essere "molto cauto" nell'uscire dall'isolamento, perché c'è ancora "molto virus in giro. Non appena le persone riprenderanno a muoversi in tutto il paese potrebbero esserci molti, molti focolai".
Nabarro ha sottolineato che la Gran Bretagna deve affrontare uno "sforzo enorme" per reclutare e addestrare le migliaia di tracciatori di contatti che saranno necessari per implementare una strategia efficace di test, tracciamento e isolamento. "Questo è stato dimostrato in altri paesi come la chiave per vivere con questo virus come una minaccia costante, e andare avanti con la vita", ha detto. "Non e' una seconda ondata, e' una minaccia costante".
La capacità di testare, rintracciare e isolare deve essere presente prima che vengano tolti i blocchi, ha detto. "L'isolamento sta congelando il virus in posizione e ci da' il tempo di prepararci, così quando usciamo dall'isolamento siamo più pronti".
Niente obbligo di quarantena in Germania per i viaggiatori europei: è la linea che Berlino intende seguire nel difficile capitolo del turismo, stando alle indicazioni del ministero dell'Interno tedesco. In sostanza, nei confronti di chi entra in Germania dai Paesi dell'Ue, dallo spazio Schengen e dalla Gran Bretagna non vi sarà l'imposizione di un periodo di quarantena obbligatorio. Il governo e i Laender si limiteranno, così dice un portavoce del ministero guidato da Horst Seehofer, a proporre una "raccomandazione" alla quarantena nei confronti degli Stati con un numero di contagi ancora alto, tra cui potrebbero figurare l'Italia e la Spagna.
Una completa riapertura delle frontiere nell'Unione europea: è quanto chiede un'ampia maggioranza di cittadini in Germania interpellati nel sondaggio "Politbarometer" del secondo canale pubblico Zdf. In particolare, è il 55% degli interpellati a chiedere una rapida riapertura dei confini, mentre e' solo il 41% a dirsi contrario.
Circa il 51% dei tedeschi vede messo a rischio le proprie ferie a causa della pandemia da coronavirus, mentre un terzo degli interpellati ha rinunciato del tutto ad avere dei progetti per le vacanze.Il ministro agli Esteri tedesco Heiko Maas ha annunciato che la prossima settimana si consulterà con gli omologhi dei Paesi dell'Ue che rappresentano le principali mete turistiche per valutare come sia possibile alleggerire le limitazioni di viaggio.
In Danimarca non si sono registrate nuove vittime nelle ultime 24 ore per complicanze legate al
coronavirus. E' la prima volta che accade dal 13 marzo, mentre sono 78 i nuovi contagi nel Paese. Sono attualmente 1.449 i casi attivi nel Paese, mentre continuano a diminuire le persone ricoverate (-10) e quelle che si trovano in terapia intensiva (-3).
Il governo spagnolo ha deciso di mantenere le proprie frontiere chiuse fino al prossimo 15 giugno, nel tentativo di contenere la diffusione del coronavirus. E' quanto si legge sulla Gazzetta ufficiale, precisando che viene fatta eccezione per i viaggi considerati essenziali.
La decisione accoglie una raccomandazione dell'Unione Europea a ''prolungare fino al 15 giugno le restrizioni temporanee ai viaggi internazionali verso la Ue''. Le limitazioni rispetto ai viaggi nell'Unione Europea sono in vigore dal 17 marzo, nonostante Bruxelles abbia chiesto agli Stati membri di permettere la libera circolazione interna dei cittadini europei.
"In Spagna, siamo consapevoli dell'importanza del turismo per la nostra economia e per l'occupazione e che milioni di turisti arrivano qui ogni anno. Il governo vuole portare la pandemia sotto controllo il più presto possibile per accogliere i turisti", ha dichiarato la ministra degli Esteri di Madrid, Arancha Gonzalez Laya a El Pais. Ha aggiunto che alcune regioni hanno ancora restrizioni di movimento e che sarebbe "illogico" dare agli stranieri il tipo di libertà che gli spagnoli non hanno. I provvedimenti hanno lo scopo di limitare la diffusione del virus, che ha provocato oltre 27mila vittime nel Paese.
Le autorità sanitarie della Francia hanno riferito che nelle ultime 24 ore si sono verificati 104 nuovi decessi per coronavirus, con un rallentamento dello 0,4%. Il totale dei decessi sale così a 27.529, il quarto più alto del mondo. In una dichiarazione, il ministero della Salute ha aggiunto che il numero di casi confermati è salito a 141.919, rispetto ai 141.356 di giovedì, con un incremento dello 0,4% in 24 ore.
E' "globalmente positivo" il primo bilancio della riapertura in Francia. Ad affermarlo è stata la portavoce del governo di Parigi, Sibeth Ndiaye, parlando di "misure di fine confinamento globalmente molto ben rispettate" con riferimento all'uso delle mascherine sui mezzi di trasporto pubblico. "Per noi è un elemento di soddisfazione vedere che le norme che abbiamo varato sono state ben comprese, bene adottate dall'insieme dei nostri connazionali", ha affermato intervenendo su France 2.
Un bambino di 9 anni, che era ricoverato all'ospedale di Marsiglia, nel Sud della Francia, è morto dopo aver presentato i sintomi della malati di Kawasaki, secondo alcuni legati al nuovo coronavirus. Lo riporta BfmTv. Si tratta del primo decesso nel Paese con questa patologia. A Marsiglia, dove solitamente si registrano solo tre casi all'anno con questa malattia, sono già cinque i bambini che sono stati ricoverati nell'ospedale La Timone dall'inizio della pandemia di coronavirus per questa patologia che causa l'infiammazione delle pareti dei vasi sangue. A livello nazionale, i casi riscontrati sono saliti a 125 dal primo marzo, di questi il 52% aveva il Covid-19.
In Austria il 15 maggio del 2020 sarà ricordato come il 'Tag der Wiederoeffnungen', il 'giorno delle riaperture' dopo la pesante crisi causata dal coronavirus che su tutto il territorio ha infettato 16.054 persone causando il decesso di 628.
Un giorno speciale il 15 maggio perché nel 1955 a Vienna venne firmato lo storico Trattato di Stato austriaco. Dalle 6 di questa mattina ristoranti, bar e le tipiche Konditorei (caffé-pasticcerie) hanno potuto rialzare le serrande rispettando le norme igieniche e di distanziamento sociale come la distanza di un metro tra i tavoli e la mascherina per il personale. La mascherina non è fatta obbligo per i clienti.
David Nabarro, inviato speciale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per il Covid-19, intervistato nel programma Today di BBC Radio 4, ha detto che il Regno Unito deve essere "molto cauto" nell'uscire dall'isolamento, perché c'è ancora "molto virus in giro. Non appena le persone riprenderanno a muoversi in tutto il paese potrebbero esserci molti, molti focolai".
Nabarro ha sottolineato che la Gran Bretagna deve affrontare uno "sforzo enorme" per reclutare e addestrare le migliaia di tracciatori di contatti che saranno necessari per implementare una strategia efficace di test, tracciamento e isolamento. "Questo è stato dimostrato in altri paesi come la chiave per vivere con questo virus come una minaccia costante, e andare avanti con la vita", ha detto. "Non e' una seconda ondata, e' una minaccia costante".
La capacità di testare, rintracciare e isolare deve essere presente prima che vengano tolti i blocchi, ha detto. "L'isolamento sta congelando il virus in posizione e ci da' il tempo di prepararci, così quando usciamo dall'isolamento siamo più pronti".
Niente obbligo di quarantena in Germania per i viaggiatori europei: è la linea che Berlino intende seguire nel difficile capitolo del turismo, stando alle indicazioni del ministero dell'Interno tedesco. In sostanza, nei confronti di chi entra in Germania dai Paesi dell'Ue, dallo spazio Schengen e dalla Gran Bretagna non vi sarà l'imposizione di un periodo di quarantena obbligatorio. Il governo e i Laender si limiteranno, così dice un portavoce del ministero guidato da Horst Seehofer, a proporre una "raccomandazione" alla quarantena nei confronti degli Stati con un numero di contagi ancora alto, tra cui potrebbero figurare l'Italia e la Spagna.
Una completa riapertura delle frontiere nell'Unione europea: è quanto chiede un'ampia maggioranza di cittadini in Germania interpellati nel sondaggio "Politbarometer" del secondo canale pubblico Zdf. In particolare, è il 55% degli interpellati a chiedere una rapida riapertura dei confini, mentre e' solo il 41% a dirsi contrario.
Circa il 51% dei tedeschi vede messo a rischio le proprie ferie a causa della pandemia da coronavirus, mentre un terzo degli interpellati ha rinunciato del tutto ad avere dei progetti per le vacanze.Il ministro agli Esteri tedesco Heiko Maas ha annunciato che la prossima settimana si consulterà con gli omologhi dei Paesi dell'Ue che rappresentano le principali mete turistiche per valutare come sia possibile alleggerire le limitazioni di viaggio.
In Danimarca non si sono registrate nuove vittime nelle ultime 24 ore per complicanze legate al
coronavirus. E' la prima volta che accade dal 13 marzo, mentre sono 78 i nuovi contagi nel Paese. Sono attualmente 1.449 i casi attivi nel Paese, mentre continuano a diminuire le persone ricoverate (-10) e quelle che si trovano in terapia intensiva (-3).