ITALIA
Il caso Cerciello Rega
Cc ucciso, Elder: chiedo scusa a tutti, fu peggiore notte della mia vita
L'imputato chiede di fare dichiarazioni spontanee durante il processo in Corte d'Assise: "Non mi perdonerò mai per quello che ho fatto e non mi aspetto perdono dalla famiglia Cerciello"

"Voglio chiedere scusa a tutti, alla famiglia Cerciello e ai suoi amici. Al mondo intero. Quella notte è stata la peggiore della mia vita e se potessi tornare indietro per cambiare le cose lo farei ora, ma non posso".
Lo ha affermato in aula Finnegan Lee Elder, l'americano sotto processo assieme all'amico Christian Natale Hjorth per l'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega, dopo aver chiesto alla Corte di poter fare dichiarazioni spontanee.
Il Carabiniere fu ucciso a luglio dello scorso anno con 11 coltellate nel quartiere Prati della Capitale.
I due impuntati, gli studenti americani Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel NataleHjorth, attualmente detenuti nel carcere di Regina Coeli. Oltre al reato di omicidio, nei loro confronti la Procura, contesta anche i reati di lesioni, tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale.
"Non ho parlato prima per mancanza di coraggio - ha detto il californiano davanti ai giudici della prima Corte d'Assise. In carcere ho avuto la possibilità e il tempo di riflettere. Quella notte è stata la peggiore della mia vita, non perché sono in prigione, lontano da tutti. I motivi sono altri: ho tolto la vita di una persona, ho tolto un marito a sua moglie, ho rotto un legame tra fratelli. E ho tolto un figlio a sua madre. Non potrò mai perdonarmi tutto questo".
Elder ha aggiunto che non "sarà mai capace di perdonarmi per questo e non mi aspetto che la famiglia di Cerciello possa farlo oggi, sarà difficile, ma spero che un giorno potrà farlo". Il giovane ha ammesso che quella notte "sono stati commessi molti errori. Il mio è stato il più grande. Vorrei tornare indietro per cambiare le cose, ma non posso. Tutto ciò che posso dire è che provo del rimorso. Ciò che è successo mi ha cambiato per sempre e prometto di non commettere più questi errori".
Finnegan Lee Elder, 18 anni, è considerato l’autore materiale dell’omicidio avvenuto la notte del 26 luglio nel quartiere Prati a poche centinaia di metri dall'hotel Le Meridien, in cui il giovane alloggiava insieme a Gabriel Christian Natale Hjorth. Anche quest’ultimo è a processo perché presente durante l'omicidio e accusato di aver ingaggiato lo scontro fisico con il collega di Cerciello, Andrea Varriale. Devono rispondere di concorso in omicidio, lesioni, tentata estorsione e resistenza a pubblico.
Lo ha affermato in aula Finnegan Lee Elder, l'americano sotto processo assieme all'amico Christian Natale Hjorth per l'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega, dopo aver chiesto alla Corte di poter fare dichiarazioni spontanee.
Il Carabiniere fu ucciso a luglio dello scorso anno con 11 coltellate nel quartiere Prati della Capitale.
I due impuntati, gli studenti americani Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel NataleHjorth, attualmente detenuti nel carcere di Regina Coeli. Oltre al reato di omicidio, nei loro confronti la Procura, contesta anche i reati di lesioni, tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale.
"Non ho parlato prima per mancanza di coraggio - ha detto il californiano davanti ai giudici della prima Corte d'Assise. In carcere ho avuto la possibilità e il tempo di riflettere. Quella notte è stata la peggiore della mia vita, non perché sono in prigione, lontano da tutti. I motivi sono altri: ho tolto la vita di una persona, ho tolto un marito a sua moglie, ho rotto un legame tra fratelli. E ho tolto un figlio a sua madre. Non potrò mai perdonarmi tutto questo".
Elder ha aggiunto che non "sarà mai capace di perdonarmi per questo e non mi aspetto che la famiglia di Cerciello possa farlo oggi, sarà difficile, ma spero che un giorno potrà farlo". Il giovane ha ammesso che quella notte "sono stati commessi molti errori. Il mio è stato il più grande. Vorrei tornare indietro per cambiare le cose, ma non posso. Tutto ciò che posso dire è che provo del rimorso. Ciò che è successo mi ha cambiato per sempre e prometto di non commettere più questi errori".
Finnegan Lee Elder, 18 anni, è considerato l’autore materiale dell’omicidio avvenuto la notte del 26 luglio nel quartiere Prati a poche centinaia di metri dall'hotel Le Meridien, in cui il giovane alloggiava insieme a Gabriel Christian Natale Hjorth. Anche quest’ultimo è a processo perché presente durante l'omicidio e accusato di aver ingaggiato lo scontro fisico con il collega di Cerciello, Andrea Varriale. Devono rispondere di concorso in omicidio, lesioni, tentata estorsione e resistenza a pubblico.