Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-044bd153-8f1e-4ad7-842c-c92b3bd0c327.html | rainews/live/ | true
MONDO

Lasciano le responsabili di Economia e Giustizia

Scandali in Giappone, si dimettono due ministre

Condividi
Yuko Obuchi
Brutto colpo per il premier giapponese, Shinzo Abe. Due delle cinque donne ministro nel suo gabinetto si sono dimesse: prima ha lasciato il nuovo ministro dell'Economia, Yuko Obuchi, per sospette irregolarità nell'uso di fondi pubblici; poche ore dopo dopo ha presentato le sue dimissioni il ministro della Giustizia, Midori Matsushima, accusata di violazione della legge elettorale.

Le due ministre erano entrate al governo a settembre nell'ambito del primo restyling dell'esecutivo dall'arrivo al potere di Abe, nel 2012: un'operazione per rinvigorire la sua popolarità e farne un simbolo della politica a favore del ruolo femminile nel mercato del lavoro.

Appena 40enne, elegante e telegenica, Obuchi, madre di due figli e figlia di un ex primo ministro, era considerata l'immagine giusta per convincere l'opinione pubblica più scettica della necessità di riapertura dei reattori nucleari chiusi dopo il disastro di Fukushima, nel 2011 (compito peraltro difficile considerato che i sondaggi danno i giapponesi costantemente contrari). Lei in particolare è sospettata di aver speso tra il 2007 e il 2012, quando era ancora parlamentare, diversi milioni di yen (centinaia di milioni di euro) senza alcun rapporto con la sua attività politica: per sue spese personali (anche prodotti cosmetici in grandi magazzini) e per regali ai suoi sostenitori (per esempio, biglietti di teatro gratis).