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MONDO

Schulz: "Passi fondamentali per i cittadini europei"

Terrorismo, ok Parlamento Ue obbligo comunicazione dati passeggeri a Stati

I dati che saranno trasferiti alle autorità pubbliche riguardano le informazioni fornite dai passeggeri e raccolte dalle compagnie aeree durante la prenotazione dei voli e le procedure di check-in

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Il Parlamento europeo ha approvato la nuova direttiva che regola l'utilizzo dei dati del codice di prenotazione (Pnr)) ai fini di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi. Su tale base, le compagnie aeree saranno obbligate a comunicare alle autorità i dati dei passeggeri per tutti i voli provenienti da Paesi terzi verso l'Unione Europea e viceversa. Ora manca soltanto l'approvazione formale del Consiglio. Una volta pubblicata nella Gazzetta ufficiale Ue, gli Stati membri avranno tempo due anni per recepire la direttiva nella loro legislazione nazionale.

I dati che saranno trasferiti alle autorità pubbliche riguardano le informazioni fornite dai passeggeri e raccolte dalle compagnie aeree durante la prenotazione dei voli e le procedure di check-in: data o date previste di viaggio; itinerario; informazioni relative al biglietto; indirizzo ed estremi dei passeggeri; informazioni relative al bagaglio e alle modalità di pagamento. Le compagnie aeree raccolgono e trattano già i dati Pnr (Passenger Name Record) dei loro passeggeri a fini commerciali. La direttiva non imporrà loro di raccogliere dati supplementari, nè ai passeggeri di fornire ulteriori dati oltre a quelli già forniti.

La decisione arriva al termine di cinque anni di discussioni: dopo gli attentati di Parigi e poi recentemente a Bruxelles, anche i più accaniti difensori della 'privacy' hanno dovuto cedere all'evidenza della necessità di una stretta per rafforzare la prevenzione del terrorismo. Gli Stati Ue si sono già impegnati a estendere le stesse regole ai voli interni alla Ue e ai voli charter.

Le autorità nazionali potranno chiedere dati Pnr a quelle di altri Stati, ma per ora tutte queste informazioni non finiranno in un archivio europeo condiviso: ci si limita ad armonizzare i registri nazionali di dati sui passeggeri aerei. Ogni Stato avrà la sua "Unita' di informazione sui passeggeri".

I dati dovranno essere conservati per un periodo di cinque anni ma, dopo sei mesi dal trasferimento, saranno resi anonimi mediante la mascheratura di alcuni elementi, come il nome, l'indirizzo e i contatti, elementi che potrebbero servire a identificare direttamente il passeggero. Il Parlamento ha respinto un emendamento del gruppo liberale sulla condivisione automatica delle informazioni tra i paesi.

Il trasferimento dei dati Pnr dovrebbe essere consentito solo "caso per caso" e unicamente a fini di "prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi". Per evitare discriminazioni e abusi, gli Stati membri devono vietare un trattamento dei dati che riveli l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, la religione o le convinzioni filosofiche, l'appartenenza sindacale, lo stato di salute, la
vita o l'orientamento sessuali dell'interessato.

Per il vicepresidente della Commissione Ue Timmermans 'è una prova decisa dell'impegno europeo nella lotta al terrorismo ed al crimine organizzato'. Il presidente del parlamento europeo Schulz commenta: passi fondamentali per i cittadini europei, la loro sicurezza e la tutela della privacy'.

Alfano: con Pnr aumenta sicurezza cittadini 
"Finalmente! Oggi è una buona giornata per l'Europa. Con l'adozione dell'accordo sui dati dei passeggeri (Pnr) aumenta la sicurezza dei cittadini e l'efficacia dell'azione delle forze dell'ordine nella lotta al terrorismo". Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, commenta così l'avvenuta adozione a Strasburgo, da parte del Parlamento europeo - con una larga maggioranza - della proposta di direttiva sul Passenger name records (Pnr) Ue "per la quale
- ricorda il Viminale - si è impegnato da anni in prima linea".

"L'introduzione di questo strumento - afferma Alfano - è stata fortemente sostenuta dall'Italia fin dal proprio semestre di Presidenza dell'Unione europea perchè, grazie alla conservazione per un tempo determinato e a un'effettiva condivisione, tra gli Stati membri, dei dati informativi di interesse, consentirà di mettere a disposizione delle forze di polizia nazionali e, a certe condizioni, di Europol, le informazioni fornite dai passeggeri al momento della prenotazione dei biglietti e della registrazione prima del volo, come per esempio data e itinerario del viaggio, estremi del biglietto, contatti, agente di viaggio, mezzo di pagamento, numero di posto a bordo, eventuali bagagli, ecc. Questo a fini di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale per reati di terrorismo o per altre gravi fattispecie criminali".

"L'Italia, pertanto, ne saluta con favore l'approvazione nella ferma convinzione - conclude il ministro - che il Pnr Ue rappresentera' un tassello molto importante per la sicurezza dell'Unione, con particolare riguardo verso l'attuale, grave minaccia terrorista".