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SPORT

Turno infrasettimanale, venticinquesima giornata

Serie A. Il Milan si salva in extremis, pari con l'Udinese su rigore di Kessié al 97'

A San Siro è 1-1, con i friulani che vanno avanti con Becao. Cinquina dell'Atalanta sul Crotone, non felice la 'prima' di Cosmi sulla panchina calabrese. Una Roma tenace espugna 2-1 Firenze. Pari 1-1 il derby fra Genoa e Samp, in coda successo del Cagliari mentre il Benevento viene travolto in casa dal Verona

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L'Udinese va a una manciata di secondi dal colpaccio a San Siro a spese del Milan, salvato in coda al recupero dal rigore di Kessié. L'1-1 è comunque un assist per l'Inter, che può allungare in vetta nel posticipo del turno infrasettimanale. Riscatto della Roma, 2-1 in casa della Fiorentina, l'Atalanta riaggancia la Juve al 3° posto con un sonoro 5-1 ai danni del fanalino di coda Crotone. Pari 1-1 fra Genoa e Sampdoria in un derby piatto. In coda il Cagliari della nuova gestione Semplici ottiene la seconda vittoria di fila, 1-0 al Bologna, e prosegue la rincorsa salvezza. Crollo, invece, del Benevento travolto 3-0 dal Verona al 'Vigorito'.

Non un gran Milan quello visto al 'Meazza' contro i friulani. Nel primo tempo solo una bella chance per Castillejo, che conclude debolmente davanti a Musso. Più vivace la ripresa, ma grosso merito è dell'Udinese. Al 49', su pasticcio di Hernandez, cross di Pereyra, incornata di Nestorovski e Romagnoli salva sulla linea a Donnarumma battuto. Ottimi riflessi di Musso su Meité e Kessié. L'Udinese passa a sorpresa al 68', quando Becao sale di testa su corner, Donnarumma sbaglia clamorosamente l'intervento, forse aspettandosi una deviazione ravvicinata. Il Milan non trova proprio gli spazi per provare a pungere. Lo salva dal ko la topica di Stryger Larsen, che mette la mano sul cross di Rebic quando il cronometro segna 95 minuti (l'ultimo del recupero). Dal dischetto, quando siamo al 97', va Kessié che si conferma infallibile.

La 'prima' di Cosmi sulla panchina del Crotone non era facile, ma a Bergamo i calabresi hanno sognato per 45'. Il gol di Gosens al 12' sembra indirizzare la gara verso il suo spartito più atteso. Ma al 23' l'Atalanta pasticcia e Simy ne approfitta per pareggiare. I pitagorici reggono fino all'inizio della ripresa. Palomino, su calcio d'angolo, e Muriel, su regalo di Golemic, siglano il break orobico al 48' e al 50'. Ilicic cala il poker al 58', Miranchuk mette il punto esclamativo all'84'. All'inseguimento della zona Champions si riscatta la Roma. A Firenze passano gli uomini di Fonseca apparsi più convinti nell'arco della partita. Spinazzola fa e disfa in pochi minuti: al 48' gran colpo al volo su imbucata di Mancini, al 60' autogol ingenuo (non era pressato) sul cross di Ribery a coronamento di un contropiede. Dragowski ipnotizza Mayoral a tu per tu, Ribery conclude a lato una buona iniziativa personale. Pau Lopez dice di no a Vlahovic che calcia da ottima posizione. Ma è la Roma che tiene costantemente l'iniziativa e passa col 'brivido Var' all'88'. Il cross è di Karsdorp, l'inserimento al bacio è di Diawara (che aveva cominciato l'azione). Il guardalinee segnala fuorigioco dell'olandese, il Var corregge, la Roma vince.

Non una partita memorabile il 123° derby della Lanterna. Attacchi sterili, i gol sono appannaggio di due difensori. Dopo un primo tempo a ritmi da scampagnata, Zappacosta muove lo score lasciando sul posto Tonelli sul lancio di Strootman (52'). Lo stesso Tonelli si fa perdonare al 77' con lo stacco vincente su corner di Candreva. Identico risultato dell'andata, la Samp sale alla comoda quota di 31 punti mentre la cura Ballardini mette in sicurezza il Genoa ora a quota 27.

In zona 'pericolo' il Benevento crolla in casa sotto i colpi di un Verona tonico e spietato. Apre Faraoni liberato a centroarea da Lazovic (25'), goffo intervento di Foulon per l'autogol al 34', traversa di Barak al 38'. I sanniti assenti ingiustificati anche nella ripresa. Arrotonda Lasagna (50') che poi si divora doppietta personale e poker. Alla 'Sardegna Arena' decide un difensore, Rugani, che al 19' svetta sul corner di Marin. I sardi salgono a 21 punti, momentaneamente fuori dalla zona retrocessione, felsinei tranquilli a 28, il Benevento (25) comincia a sentire puzza di bruciato.