ITALIA
Omicidio Faenza, arrestato ex marito e un conoscente

La Polizia di Ravenna nel corso della notte ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di due uomini, indagati in concorso per l'omicidio aggravato di Ilenia Fabbri, avvenuto a Faenza (Ravenna) lo scorso 6 febbraio. L'inchiesta, coordinata dalla procura di Ravenna e svolta dai poliziotti della squadra mobile di Ravenna e del Servizio Centrale Operativo di Roma, ha permesso di acquisire gravi elementi indiziari nei confronti dell'ex marito e di un suo conoscente, ritenuti rispettivamente mandante ed esecutore materiale dell'omicidio.
Claudio Nanni - già indagato per omicidio pluriaggravato in concorso con persona ignota - è accusato del delitto insieme ad un suo conoscente Pierluigi Barbieri, anch'egli ora in manette, accusato di essere l'esecutore materiale dell'omicidio. I due si conoscevano perché accomunati dalla passione per le moto. Il movente del delitto sarebbe da ricondurre al profondo astio che il 53enne provava nei suoi confronti della moglie che, dopo il divorzio, nel 2018 aveva intentato una causa contro Nanni per mancati compensi per il suo lavoro nella autofficina di famiglia, pari a 100mila ero ed il 26 febbraio le parti sarebbero dovute comparire in Tribunale. L'avvocato di Ilenia Fabbri ha parlato nei giorni scorsi "di un marito dal comportamento prepotente" e che voleva fare testamento perché "se fosse morta prima del divorzio, parte dei suoi beni sarebbe andata al marito". E' stato anche scoperto che Nanni fece fare un paio di duplicati di una chiave analoga per tipo a quella che apre la porta del garage al seminterrato dell'abitazione della vittima e in cui è avvenuto il delitto.
Il secondo arrestato per l'omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne sgozzata a Faenza(Ravenna) il 6 febbraio scorso, è il 51enne Pierluigi Barbieri, alias 'lo Zingaro', originario di Cervia (Ravenna) ma residente a Reggio Emilia. Barbieri era uscito dal carcere il 10 agosto scorso dopo un arresto di aprile assieme ad altre tre persone conseguente a una rapina del febbraio 2020 con lesioni aggravate ed estorsione, nel contesto di una spedizione punitiva a un 52enne di Predappio(Forlì-Cesena) peraltro disabile. Dopo il suo ritorno in libertà, Barbieri aveva di nuovo preso contatti con Nanni: un paio di volte una telecamera del distributore vicino all'officina di quest'ultimo, li aveva immortalati assieme a gennaio. Inoltre alle 5.15 del giorno del delitto, l'auto di Barbieri è stata ripresa nella zona dell'omicidio.
La svolta arriva grazie all'incrocio di una serie di indizi e di dati. Secondo gli inquirenti il mandante dell'omicidio e' l'ex marito Claudio Nanni, 53 anni, finito agli arresti assieme a Pierluigi Barbieri, anche lui 53enne, pluripregiudicato residente a Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, presunto esecutore materiale. I due si conoscevano e avrebbero pianificato il delitto già dall'estate scorsa. Dai tabulati telefonici è emerso che i due si sono visti spesso mentre l'auto di Barbieri è stata immortalata due volte nei pressi dell'officina di Nanni e intercettata la mattina del delitto nei pressi della casa di via Corbara. Barbieri sarebbe entrato con una copia delle chiavi del garage per dirigersi in camera da letto per uccidere Ilenia mentre l'altro aveva creato l'alibi partendo con la figlia per comprare un'auto in provincia di Lecco.
Barbieri era noto alle forze dell'ordine e in un'altra occasione, secondo gli inquirenti, aveva spezzato le dita a un disabile per una riscossione di crediti.
Claudio Nanni - già indagato per omicidio pluriaggravato in concorso con persona ignota - è accusato del delitto insieme ad un suo conoscente Pierluigi Barbieri, anch'egli ora in manette, accusato di essere l'esecutore materiale dell'omicidio. I due si conoscevano perché accomunati dalla passione per le moto. Il movente del delitto sarebbe da ricondurre al profondo astio che il 53enne provava nei suoi confronti della moglie che, dopo il divorzio, nel 2018 aveva intentato una causa contro Nanni per mancati compensi per il suo lavoro nella autofficina di famiglia, pari a 100mila ero ed il 26 febbraio le parti sarebbero dovute comparire in Tribunale. L'avvocato di Ilenia Fabbri ha parlato nei giorni scorsi "di un marito dal comportamento prepotente" e che voleva fare testamento perché "se fosse morta prima del divorzio, parte dei suoi beni sarebbe andata al marito". E' stato anche scoperto che Nanni fece fare un paio di duplicati di una chiave analoga per tipo a quella che apre la porta del garage al seminterrato dell'abitazione della vittima e in cui è avvenuto il delitto.
Il secondo arrestato per l'omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne sgozzata a Faenza(Ravenna) il 6 febbraio scorso, è il 51enne Pierluigi Barbieri, alias 'lo Zingaro', originario di Cervia (Ravenna) ma residente a Reggio Emilia. Barbieri era uscito dal carcere il 10 agosto scorso dopo un arresto di aprile assieme ad altre tre persone conseguente a una rapina del febbraio 2020 con lesioni aggravate ed estorsione, nel contesto di una spedizione punitiva a un 52enne di Predappio(Forlì-Cesena) peraltro disabile. Dopo il suo ritorno in libertà, Barbieri aveva di nuovo preso contatti con Nanni: un paio di volte una telecamera del distributore vicino all'officina di quest'ultimo, li aveva immortalati assieme a gennaio. Inoltre alle 5.15 del giorno del delitto, l'auto di Barbieri è stata ripresa nella zona dell'omicidio.
La svolta arriva grazie all'incrocio di una serie di indizi e di dati. Secondo gli inquirenti il mandante dell'omicidio e' l'ex marito Claudio Nanni, 53 anni, finito agli arresti assieme a Pierluigi Barbieri, anche lui 53enne, pluripregiudicato residente a Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, presunto esecutore materiale. I due si conoscevano e avrebbero pianificato il delitto già dall'estate scorsa. Dai tabulati telefonici è emerso che i due si sono visti spesso mentre l'auto di Barbieri è stata immortalata due volte nei pressi dell'officina di Nanni e intercettata la mattina del delitto nei pressi della casa di via Corbara. Barbieri sarebbe entrato con una copia delle chiavi del garage per dirigersi in camera da letto per uccidere Ilenia mentre l'altro aveva creato l'alibi partendo con la figlia per comprare un'auto in provincia di Lecco.
Barbieri era noto alle forze dell'ordine e in un'altra occasione, secondo gli inquirenti, aveva spezzato le dita a un disabile per una riscossione di crediti.