CULTURA
Andava in onda 50 anni fa
Prima della candid camera e dei reality c'era "Specchio segreto" di Nanni Loy
E' l'antesignano del reality. Andato in onda per la prima volta nel 1964, si ispirava al format americano Candid Camera: consisteva nel filmare le persone per strada a loro insaputa

Era il 19 novembre 1964 quando andò in onda la prima puntata di uno dei programmi più innovativi della televisione italiana, padre di tutti i reality show dal Grande Fratello in poi. Nato da un'idea del regista Nanni Loy, Giorgio Arlorio e Fernando Morandi, "Specchio segreto" partì dalla trasmissione americana di Allen Funt, trasmessa dalla Cbs nel 1960, introducendo per la prima volta la candid camera.
Uno show più simile alla commedia all'italiana
"Specchio segreto" di Loy ha scritto una pagina di televisione che fonde ironia e indagine sociale. In ogni puntata, ignari cittadini venivano messi al centro di situazioni paradossali e, attraverso microfoni e telecamere nascoste, ne venivano riprese le reazioni. Uno show-reality più vicino alla commedia all'italiana che alle candid camera americane.
Il successo
Il programma ebbe un successo straordinario: il pubblico lo guardava divertito perché quello a cui assisteva era qualcosa di inedito e divertente che metteva a nudo come mai prima l'animo degli italiani e, come uno specchio, lasciava intravedere tracce dell'individualismo e dell'alienazione sociale che cominciava a insinuarsi nell'Italia del boom economico. Lo specchio segreto, per l'appunto.
Vennero girati 25 sketch: dalla famosa zuppetta (che vedeva Loy "pucciare" la brioche nel cappuccino di ignari avventori di un bar) all'invito di Natale (Loy nei panni di un emigrante che cerca di farsi invitare al cenone di Natale), dall'evaso che cerca rifugio, all'innamorato che cerca di convincere un viaggiatore in partenza a portare un pacchetto alla fidanzata con dentro una mela morsicata.
Un cast di primo piano
Di primissimo piano il cast del programma, che andava in onda il giovedì alle 21 e 30 sul Programma Nazionale, che prevedeva, oltre a Loy, Arlorio e Morandi, il montatore Ruggero Mastroianni, i direttori della fotografia Giuseppe Ruzzolini e Marcello Gatti.
Uno show più simile alla commedia all'italiana
"Specchio segreto" di Loy ha scritto una pagina di televisione che fonde ironia e indagine sociale. In ogni puntata, ignari cittadini venivano messi al centro di situazioni paradossali e, attraverso microfoni e telecamere nascoste, ne venivano riprese le reazioni. Uno show-reality più vicino alla commedia all'italiana che alle candid camera americane.
Il successo
Il programma ebbe un successo straordinario: il pubblico lo guardava divertito perché quello a cui assisteva era qualcosa di inedito e divertente che metteva a nudo come mai prima l'animo degli italiani e, come uno specchio, lasciava intravedere tracce dell'individualismo e dell'alienazione sociale che cominciava a insinuarsi nell'Italia del boom economico. Lo specchio segreto, per l'appunto.
Vennero girati 25 sketch: dalla famosa zuppetta (che vedeva Loy "pucciare" la brioche nel cappuccino di ignari avventori di un bar) all'invito di Natale (Loy nei panni di un emigrante che cerca di farsi invitare al cenone di Natale), dall'evaso che cerca rifugio, all'innamorato che cerca di convincere un viaggiatore in partenza a portare un pacchetto alla fidanzata con dentro una mela morsicata.
Un cast di primo piano
Di primissimo piano il cast del programma, che andava in onda il giovedì alle 21 e 30 sul Programma Nazionale, che prevedeva, oltre a Loy, Arlorio e Morandi, il montatore Ruggero Mastroianni, i direttori della fotografia Giuseppe Ruzzolini e Marcello Gatti.