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MONDO

Durante l'udienza del mercoledì

Papa: il sinodo straordinario? Si è svolto senza censure, i vescovi "hanno parlato forte"

Davanti ai fedeli raccolti in Piazza San Pietro Bergoglio decide di illustrare il questionario che servirà a preparare il prossimo sinodo sulla famiglia e poi torna a parlare di quello straordinario dello scorso ottobre: si è svolto in piena libertà e i padri "hanno parlato forte". Nessuno scontro verbale modello Parlamento, ci tiene però a precisare. 

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Il dibattito sulla famiglia durante il sinodo straordinario dello scorso ottobre è avvenuto "senza nessuna previa censura" e quindi in piena libertà. Lo ha detto oggi durante la consueta udienza generale del mercoledì. 

Il sinodo non è il Parlamento
Prova a far sorridere, il papa, quando prosegue con il suo racconto di quanto avvenuto durante il sinodo straordinario: "Mi potreste chiedere: 'ma hanno litigato i padri?' E io risponderei: non so se hanno litigato, ma hanno parlato forte, questo sì", una frase che usa per introdurre un concetto a lui molto caro. E cioè che nella Chiesa "c'è libertà". Poi specifica che non c'erano né fazioni né schieramenti perchè il sindodo non è un Parlamento.

Il questionario verso il prossimo sinodo
Il Papa ha anche presentato alla folla radunata in Piazza San Pietro il questionario di 46 domande diffuso ieri - erano 38, invece, la volta scorsa - per preparare la prossima assemblea, il sinodo oridnario del 2015. L'obiettivo è quello di approfondire alcuni dei temi trattati durante il sinodo: l'apertura agli omosessuali e la comunione ai divorziati, il rapporto con la tradizione e il rapporto delle coppie giovani, le difficoltà dovute alla crisi e alla perdita del lavoro. Ecco alcune domande: Come aiutare chi vive in nelle convivenze a decidersi per il matrimonio? Oppure: Che risposta dare alle problematiche poste dal permanere delle forme tradizionali di matrimonio a tappe o combinato tra famiglie? Il documento sarà inviato alle Conferenze Episcopali, ai Sinodi della Chiese Orientali Cattoliche sui iuris, all'Unione dei Superiori Religiosi e ai Dicasteri della Curia Romana, in modo che promuovano la consultazione e mandino i risultati alla segreteria del sinodo entro il prossimo 15 aprile.